Rifugio Colverde: Escursioni e Sentieri Imperdibili a San Martino di Castrozza
La montagna in quota è una meta ideale non solo per i professionisti del trekking, ma anche per le famiglie che vogliono condividere l’emozione del panorama dai 2.000 ai 2.500 metri s.l.m.. San Martino di Castrozza offre, infatti, la possibilità di avvicinarsi alle cime con comodi impianti di risalita.
Raggiunte le sommità, grandi e piccini, oltre a godere di una vista eccellente, possono trovare un ottimo ristoro nei rifugi, affrontare facili trekking formato famiglia nonché usufruire di speciali baby park.
Come Arrivare: Gli Impianti Colverde-Rosetta
Comodamente dal centro di San Martino di Castrozza, si raggiungono con una semplice passeggiata gli impianti di risalita Colverde-Rosetta, che portano dal paese a quota 2.500 metri. Il primo impianto, la cabinovia Colverde da 8 posti, porta in meno di 15 minuti alla spettacolare terrazza panoramica dell’omonimo rifugio a quota 2.000, da dove parte il secondo blocco impianti, la funivia della Rosetta che porta in meno di 5 minuti alla sommità dell’Altipiano delle Pale di San Martino a quota 2.500.
Mini-Trekking nei Dintorni del Rifugio Colverde
Mini-Trekking a Malga Pala
Dall’arrivo della cabinovia Colverde a quota 2.000 metri è possibile raggiungere Malga Pala con una breve passeggiata di circa 15 minuti lungo un comodo sentiero che parte dalla pista da sci a destra dell’impianto. Qui si possono assaporare i veri sapori di montagna: immancabile un buon piatto di polenta, tosela (goloso formaggio fresco in padella) e luganega (la salsiccia locale) da gustare insieme all’impareggiabile vista e la simpatia autentica di Giorgio!
Mini-Trekking delle Pale
Dall’arrivo della funivia Rosetta si apre alla vista lo spettacolare Altipiano delle Pale: un immenso tavoliere roccioso che si espande a perdita d’occhio, catapultando lo spettatore in un paesaggio lunare. A poca distanza dalla stazione a monte della funivia si raggiunge con una breve e facile passeggiata il primo rifugio in quota dell’altipiano ovvero il Rifugio Pedrotti alla Rosetta (2.581 m) dove poter apprezzare il vero spirito e l’accoglienza dei rifugi alpini e gustare ricchi menù di montagna.
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Per chi desidera allungare la passeggiata, alla destra dell’uscita dalla funivia è possibile intraprendere il sentiero alla cima Rosetta per raggiungere i 2.700 m di quota e sentirsi dei piccoli grandi alpinisti!
Dove Mangiare con i Bambini
- Rifugio Colverde: A quota 2.000 m con ampia terrazza panoramica offre il meglio della cucina tipica con specialità locali e cucina tradizionale adatta a grandi e piccini, sia sfiziosi spuntini veloci.
- Malga Pala: A 15 minuti di cammino dalla stazione a monte della cabinovia Colverde, una vera chicca ai piedi delle Pale di San Martino, dove il malgaro nonno Giorgio e la sua famiglia vi aspettano per gustare tutta la semplice bontà dei piatti tipici di montagna.
- Bar-Ristorante Rosetta: All’uscita della funivia Rosetta a quota 2.500 m è altresì provvisto di un’impagabile terrazza con vista sull’altipiano e le Dolomiti.
- Rifugio Pedrotti alla Rosetta: A poca distanza dalla stazione a monte della funivia, dove poter apprezzare il vero spirito e l’accoglienza dei rifugi alpini e gustare ricchi menù di montagna, così come un ottimo strudel e altri dolci prelibatezze fatte in casa.
Oltre al Rifugio Colverde e alle zone limitrofe, San Martino di Castrozza offre anche altre aree di interesse:
Alpe Tognola
A due passi dal centro di San Martino di Castrozza è sita la partenza della cabinovia Tognola, veloce impianto che da quota 1.450 metri porta a quota 2.100 m.
Parco "Alpe delle Marmotte"
Un vero e proprio parco tematico in quota aperto a tutti e ad ingresso libero. I bambini possono divertirsi in tutta sicurezza e vivere esperienze fisiche e sensoriali tra scivoli, reti su cui arrampicarsi, pedane su cui mantenere l’equilibrio e cunicoli da esplorare inseguendo le avventure delle due marmotte protagoniste del Parco, Marco e Martina.
Minitrekking al Balcone sulle Dolomiti
Ideale con zaino porta bimbi. La vista dal balcone è mozzafiato e spazia dalla catena porfirica del Lagorai alle Vette Feltrine, passando per l'imponente gruppo delle Pale di San Martino. Il sito è raggiungibile a piedi, comodamente dall'alto della stazione di arrivo della cabinovia Tognola in ca. 15 minuti, oppure dal basso, lungo il sentiero del Panzer recentemente sistemato in ca. 3 ore partendo da San Martino di Castrozza.
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Dove Mangiare con i Bambini all'Alpe Tognola
Durante l’estate il Rifugio Tognola è il punto di partenza per tutte le escursioni a piedi o in Mountain Bike sull’Alpe Tognola, con percorsi e tracciati per tutta la famiglia adatte a ogni lunghezza e difficoltà. Dalla terrazza panoramica del rifugio si può, inoltre, godere di una vista privilegiata sulle cime circostanti e sulle Pale di San Martino, assaporando uno dei gustosi piatti tipici. A disposizione per i bambini menù specifici, ideali per soddisfare i palati dei piccoli buongustai.
Passo Rolle, Cavallazza
Trekking della Grande Guerra sulle Creste della Cavallazza
Per le famiglie più pratiche di escursionismo in montagna, un percorso da non perdere è quello che dall’arrivo della seggiovia Paradiso conduce alla scoperta delle creste delle cime della Piccola Cavallazza (2.305 m) e della Cavallazza (2.322 m). Questo spettacolare itinerario di grande valore storico, permette di conoscere luoghi interessati dal primo conflitto mondiale, che ancora oggi riportano i segni delle trincee e degli avamposti militari.
Il sentiero non particolarmente impegnativo in termini di dislivello è tuttavia adatto a bambini in età scolare, mentre per i più piccini si consiglia l’utilizzo dello zaino porta bimbi. Dalla cima della Cavallazza è possibile scendere lungo il ripido sentiero che conduce ai laghetti di Colbricon (1.922 m) da dove imboccare la facile mulattiera che riporta alla partenza della seggiovia Paradiso.
Dove Mangiare con i Bambini a Passo Rolle
In prossimità della mulattiera che conduce alla seggiovia Paradiso, si trova Malga Rolle, agritur tipico gestito dal Caseificio di Primiero, dove gustare le prelibatezze della cucina tradizionale valligiana e acquistare i deliziosi formaggi del Caseificio.
Per chi raggiunge i laghetti di Colbricon, l’omonimo Rifugio Laghi di Colbricon offre la classica ristorazione dei rifugi di montagna calata nell’eccellente contesto paesaggistico di questi luoghi.
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Scala delle Difficoltà Escursionistiche (C.A.I.)
Ogni escursione in montagna può presentare caratteristiche e difficoltà diverse, determinate dalla natura del terreno, dal tipo di percorso, dall'esposizione del sentiero, dal dislivello in salita, dalla quota massima da raggiungere, dalla stagione, ecc. Per consentire di poter scegliere le escursioni che più aggradano ed evitare di ritrovarsi ad affrontare difficoltà superiori a quelle desiderate, esiste un'apposita scala, che come di seguito riportata é da intendersi indicativa.
- T: Sentiero Turistico - Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Richiedono una certa conoscenza dell'ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.
- E: Sentiero Escursionistico - Itinerari che si svolgono su sentieri di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti o pietraie) con segnalazioni. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati(cavi). Richiedono un certo senso di orientamento, esperienza e conoscenza dell'ambiente alpino, allenamento alla camminata oltre a equipaggiamento e calzature adeguati.
- EE: Sentiero per Escursionisti Esperti - Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Necessitano di esperienza di montagna in generale e preparazione fisica adeguata.
- EEA: Sentiero per Escursionisti Esperti con Attrezzature - Questa sigla indica percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di informare l'escursionista che l'itinerario richiede obbligatoriamente l'uso dei dispositivi di autoassicurazione (casco, imbragatura, cordini, moschettoni, dissipatore). È indispensabile conoscere l’appropriato utilizzo dei dispositivi di autoassicurazione.
Trekking al Rifugio Velo della Madonna (Sentiero 721)
Il trekking circolare che porta al Rifugio Velo della Madonna è un percorso che inizia dai boschi sopra San Martino di Castrozza in prossimità dell’impianto di risalita di Colverde. Il rifugio si trova in alta montagna ai piedi della gloriosa cima della Madonna. Il sentiero parte alla sinistra dell’ingresso della cabinovia di Colverde.
La prima parte è una semplice camminata lungo una strada forestale. Poco più di 3 km passando in mezzo a foreste di pini alti e molto fitti. Lasciata la strada forestale, inizia una parte di percorso più impegnativa. Si cammina in salita per circa 2km sotto gli alberi, calpestando le radici che formano degli scalini naturali. Dopo un pò gli alberi finiscono e piccole isole di verde iniziano a lasciare il passo a pietraie e nevai.
Dopo circa di 4Km dall’inizio del sentiero 721 si raggiunge la località Cadin Sora Ronz, a 2050m di quota. Dall’inizio del trekking, abbiamo percorso poco più di 7km. Qui si intuisce che siamo vicini in linea d’aria, ma ci sono ancora da superare 300m di dislivello.
Dopo circa 30 minuti di cammino si incontra un tratto attrezzato con un corrimano in acciaio. Ci si può aiutare con le mani, ma non è una ferrata. Non c’è bisogno dell’imbraco. E’ solo una sicurezza in più. Finito questo tratto, si arriva in località Cadinot, a 2.280m di quota. Altri 10 minuti di cammino e da Cadinot si arriva finalmente al Rifugio.
Per chiudere l’anello si rientra percorrendo tutto il 713 una via più diretta alla viabilità forestale presa all’andata. Ci vuole circa 1h e 10′ per percorrerlo tutto. Sulla strada forestale in direzione di San Martino di Castrozza si trova un bivio, qui si può decidere se tornare indietro dalla strada dell’andata oppure passare più in basso, dal sentiero 724 che attraversa i Prati Col.
Salita alla Vetta Rosetta e Rifugi Pedrotti e Pradidali
Soggiornando nella valle del Primiero, si possono fare molti altri Trekking a San Martino di Castrozza e Passo Rolle. Si sale alla vetta Rosetta e poi si raggiungono in sequenza i rifugi Rosetta e Pradidali. Infine si scende per comodo sentiero fino a San Martino di Castrozza.
Percorso Dettagliato
- Punto di Partenza: San Martino di Castrozza (1.450 m), parcheggio della cabinovia Colverde
- Si prende la cabinovia Colverde e poi si prosegue con la funivia Rosetta.
- Arrivati alla stazione di arrivo 2.700 m, si prende il sentiero 701 che sale alla Cima Rosetta (2.743 m) da cui si può ammirare un bellissimo panorama.
- Si riscende per lo stesso sentiero che porta in pochi minuti al rifugio Pedrotti alla Rosetta (2.578 m).
- Dal Rifugio Pedrotti Rosetta per Passo Pradidali Basso (segnavia 709) si arriva al Rifugio Pradidali 2278 m.
- Da qui seguendo i sentieri 715 e 702 si ritorna al parcheggio della cabinovia Colverde.
- Durata: Circa 6:30 ore.
- Punti di Ristoro: Rifugio Pedrotti alla Rosetta 2.581 m e Rifugio Pradidali 2278 m
Consigli per la Sicurezza
La percorribilità dell’itinerario proposto, come tutta la morfologia montana, è soggetta a cambiamenti ambientali dovuti a eventi naturali e alle condizioni meteo. Quindi, prima di partire, consultate gli uffici turistici competenti e/o i rifugi di riferimento. Inoltre ricordatevi di valutare il percorso in base alle vostre capacità fisiche, all’allenamento e all’attrezzatura di cui disponete.
Itinerario Malga Ces - Rifugio Colverde
Dal parcheggio di Malga Ces si procede seguendo le indicazioni per Piani della Cavallazza, poco dopo al bivio il sentiero sale repentinamente; la pendenza si attenua solo in prossimità del bell’altopiano sotto la cima Cavallazza. Si raggiunge in breve tempo Malga Fosse da dove inizia il Sentiero dei finanzieri che attraverso i ghiaioni del Cimone conduce alla Croda rossa. Da qui mantenendo la traccia in quota si raggiunge il bivio che indica la direzione per rifugio Colverde. Dal rifugio si prosegue per la vicina Malga Pala da dove ci si immette nel sentiero del cacciatore.
Itinerario spettacolare che permette di “assaggiare” il versante delle Pale e che ci consente di osservare da vicino le pareti mozzafiato del Cimon della Pala e le particolari conformazioni geologiche delle Crode rosse. Gli habitat attraversati sono prevalentemente d’alta quota: la flora assume il tipico portamento prostrato o a cuscinetto per poter resistere ai rigori del clima. Non è difficile osservare camosci al pascolo.
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