Escursioni al Rifugio Re Alberto e le Torri del Vajolet
Il Gruppo del Catinaccio, Rosengarten in tedesco e Ciadenac in ladino, è uno dei più belli delle dolomiti fassane. La Val di Fassa sa sempre regalare grandissime emozioni. D’altronde, non per niente è racchiusa tra alcune delle cime più belle di tutte le Dolomiti! Sella, Sassolungo, Marmolada, Latemar, Catinaccio… E proprio di quest’ultimo vi vogliamo parlare: oggi infatti ci addentreremo nel suo roccioso mondo per andare a scoprire una delle sue formazioni maggiormente famose, le Torri Del Vajolet.
Allora venite con noi: si parte da Gardeccia per giungere sino al Rifugio Re Alberto e poi, se si avrà ancora fiato, strappo finale sino al Rifugio Passo Santner!
Percorso Escursionistico Dettagliato
Punto di Partenza e Come Arrivare
Per arrivare alla partenza della via per il Rifugio Re Alberto e le Torri del Vajolet, bisogna necessariamente arrivare alla piana di Gardeccia, da dove parte la forestale che conduce al Rifugio Vajolet e Preuss. Ci sono diverse opzioni per raggiungere Gardeccia:
- Pera di Fassa: Con le seggiovie Vajolet 1, Vajolet 2 e Pian Pecei e proseguendo per il sentiero nel bosco alla località Gardeccia (30 min).
- Vigo di Fassa: Con la funivia Catinaccio e poi per il sentiero n.540 (30 min).
Noi abbiamo iniziato la nostra passeggiata da Pian Pecei ma, in caso, sappiate che la funivia da Vigo (che sale a Ciampedie) inizia prima il suo orario di servizio (alle 7.30 in periodi di alta stagione contro le 8.30 della seggiovia da Pera).
Itinerario
- Pian Pecei (1800 m) al Rifugio Gardeccia (1949 m):
Si parte dal Pian Pecei (1800 m), dove arriva l’impianto di risalita Vajolet, e si prende il sentiero che porta in 40 minuti al rifugio Gardeccia (1949 m). Questi rifugi sono frequentati da numerose famiglie, anche con bambini piccoli, in quanto sono facilmente raggiungibili, 45 min circa dagli impianti su un bellissimo sentiero nel bosco abbastanza pianeggiante.
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- Rifugio Gardeccia al Rifugio Preuss e Vajolet (2243 m):
Qui si continua sul 546 e si arriva in 1 ora ai rifugi Preuss e Vajolet (2243 m). Partendo dal rifugio Gardeccia, la prima metà del cammino (sentiero n. 546) si snoda su una comoda strada sterrata fino al rifugio Vajolet (mt 2243) - 1 ora circa. Salendo si possono ammirare in tutta la loro pienezza, la parete sud del Catinaccio a sinistra, i dirupi del Larsech sulla destra e sullo sfondo il maestoso Catinaccio d’Antermoia.
- Rifugio Preuss e Vajolet al Rifugio Re Alberto I° (2621 m):
Si oltrepassano i rifugi Preuss e Vajolet, e poco dopo a sinistra, si prende il sentiero 542 che vi porterà in 1 ora al rifugio Re Alberto I° (2621 m). Da qui si prende la deviazione a sinistra che sale nel canale. Il sentiero ha una discreta pendenza e lo si percorre in circa 60 minuti. Non sono passaggi particolarmente esposti, non è richiesta attrezzatura da ferrata e vi si avventurano anche i bambini che trovano divertente la salita aiutandosi in certi punti, con le mani.
Il sentiero ha una discreta pendenza e lo si percorre in circa 60 minuti. Chi è stato qui non se lo scorda e per i ragazzi questa è sicuramente la parte più divertente, per la risalita su facili roccette e passaggi un po’ più impegnativi dove è presente un cordino di ferro che permette di salire in sicurezza. Non ci sono passaggi esposti e non è necessaria l’attrezzatura da ferrata, ma il sentiero è anche l’unica via di accesso/discesa e ci sono molti escursionisti specialmente nei mesi di luglio e agosto.
- Rifugio Re Alberto I° al Rifugio Passo Santner (2734 m):
Si continua in salita e dopo circa 20 minuti si arriva al rifugio Passo Santner (2734 m). Salendo ancora un po’ si arriva in 20 minuti al Passo Santner nel cuore del parco naturale dello Sciliar (2734 metri) dove sorge l’omonimo rifugio (ristrutturato recentemente), riaperto quest’anno dopo un lungo periodo di chiusura: panorama spettacolare quassù che va dal Latemar, all’altopiano del Renon, fino alla cresta di confine con l’Austria.
- Ritorno:
Si ritorna per lo stesso percorso fino al rifugio Gardeccia. Qui prendete il sentiero che passa per il rifugio Catinaccio e si ritorna al punto di partenza.
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Punti di Ristoro
Lungo il percorso, è possibile trovare ristoro nei seguenti rifugi:
- Rifugio Gardeccia (1949 m)
- Rifugi Preuss e Vajolet (2243 m)
- Rifugio Re Alberto I° (2621 m)
- Rifugio Passo Santner (2734 m)
Consigli per la Sicurezza
- Prestare attenzione al tratto attrezzato tra il rifugio Vajolet e Re Alberto I°.
- La percorribilità dell’itinerario proposto, come tutta la morfologia montana, è soggetta a cambiamenti ambientali dovuti a eventi naturali e alle condizioni meteo. Quindi, prima di partire, consultate gli uffici turistici competenti e/o i rifugi di riferimento.
- Le nostre tracce GPX sono solo indicative, cioè il percorso è stato effettuato al meglio con le condizioni dei sentieri e meteo di quella giornata. Quindi valutate sempre in loco il da farsi.
- Inoltre ricordatevi di valutare il percorso in base alle vostre capacità fisiche, all’allenamento e all’attrezzatura di cui disponete.
Il Rifugio Re Alberto I
Il Rifugio Re Alberto offre servizi di pernottamento e mezza pensione con prezzi in linea alle altre strutture della zona (circa 70€/80€ la mezza pensione). E’ dotato di diverse camere da 2 a 6 posti letti e di qualche grossa camerata. Vi è purtroppo un solo bagno con doppio servizio e doccia calda a gettoni (3€ per 3 min).
Piccolo consiglio, evitate di fare la doccia negli orari pre cena in quanto dovrete fare diversi minuti di coda per poterla utilizzare. La sala da pranzo è davvero molto ben tenuta, con tavoli e decorazioni in legno tipiche delle strutture ricettive di montagna, e i gestori sono molto gentili e disponibili. Nelle stanze non si può salire con gli scarponi, quindi bisogna portarsi delle ciabatte e un sacco a pelo/lenzuolo per la notte.
Dati Tecnici del Trekking
Punto di Partenza | Rifugio Ciampedie |
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Punto di Arrivo | Rifugio Re Alberto I |
Dislivello | Circa 700 metri |
Altezza Massima | 2.621 metri di quota |
Durata | I segnavia indicano 2 ore e 10 minuti per raggiungere il Rifugio Re Alberto I, ma calcolate 2 ore e mezza/3 ore comprese soste fotografiche e soste per riprendere fiato |
Difficoltà | T - Turisti fino al Rifugio Gardeccia, E - Escursionisti fino ai Rifugi Vajolet e Preuss, EE -Escursionisti Esperti per l’ultimo tratto di salita al Rifugio Re Alberto I |
Consigli Utili per Affrontare l’Escursione
- Per affrontare il tratto Rifugio Vajolet - Rifugio Re Alberto, per gli adulti non è necessario l’imbrago. Tuttavia, se vi fa sentire più tranquilli, portatelo e indossatelo all’occorrenza
- Consigliamo questo itinerario a bambini grandi, allenati e già avvezzi a questo tipo di sentieri. Non è un itinerario semplice né banale: valutate bene l’esperienza vostra e dei vostri figli
- Se volete portare con voi i bambini più piccoli, valutatelo molto bene. Consigliamo senz’altro un imbrago
- Sconsigliamo fortemente di affrontare l’escursione con zaino portabimbo oppure con marsupio
- A nostro parere, anche chi soffre di vertigini può affrontare l’itinerario, ben sapendo però della presenza dei tratti attrezzati
- Ideale è partire molto presto la mattina per effettuare l’ascesa senza escursionisti che invece scendano (e anche perchè le temperature sono molto più gradevoli, vista l’assenza di alberi).
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