Rifugio Zacchi: Sentieri e Percorsi nelle Alpi Giulie
Il Rifugio Zacchi è forse il rifugio più famoso del Tarvisiano, frequentatissimo in qualsiasi stagione proprio perché facilmente accessibile, punto di partenza per molte altre escursioni (come la ferrata della Vita) e anche perché si mangia veramente bene a prezzi onesti. Per arrivare al Rifugio Zacchi ci sono diverse possibilità e più sentieri. Noi scegliamo di partire dai Laghi di Fusine per arrivare al Rifugio Zacchi.
L'escursione fino al Rifugio Zacchi dai Laghi di Fusine è una delle escursioni in montagna più belle da fare in Friuli, ideale per immergersi nella natura delle Alpi Giulie occidentali. È un percorso non troppo difficile, con cui scoprire la zona dei Laghi di Fusine in Valromana e il tarvisiano, una delle aree naturalistiche più apprezzate del Friuli Venezia Giulia.
In questo articolo trovate tutte le informazioni utili per l’escursione, che vi porterà fra i boschi silenziosi nei pressi dei Laghi di Fusine.
Per tutte le quattro escursioni che vi proponiamo si può lasciare l’auto nel comodo e grande parcheggio del Lago Inferiore (il secondo), pagando una piccola tassa prima di entrare. In alternativa potete lasciare la macchina prima della cassa del pagamento e risalire a piedi il sentiero Rio del Lago che si sviluppa a destra, su comoda stradina sterrata e che raggiunge dapprima il Lago Superiore e poi quello Inferiore.
Le quattro escursioni che qui sono descritte comprendono SOLO il percorso di andata: in questo modo potrete scegliere voi il percorso di discesa facendo un anello (scegliendo quindi un percorso diverso da quello dell’andata) o tornando indietro per lo stesso percorso.
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Percorso dal Lago Superiore di Fusine al Rifugio Zacchi
Il percorso fino al Rifugio Zacchi è di media difficoltà e inizia vicino al Lago Superiore di Fusine. È adatto a chi vuole fare una camminata in salita, ma non troppo difficoltosa.
Una volta lasciata l’auto al grande parcheggio gratuito del Lago Superiore, superiamo la sbarra in legno posta accanto ad una piccola casetta in legno e iniziamo a passeggiare su una stradina di ghiaia.
Dal Lago Superiore si diramano varie strade forestali: dirigetevi verso il Bar Ai Sette Nani (941 m), dove termina l’area parcheggio, e imboccate il sentiero CAI 512 in direzione del Rifugio Zacchi.
Inizialmente si cammina su un tratto di strada forestale ampia e panoramica, percorribile anche in mountain bike. Dopo circa mezz’ora di cammino il percorso si divide: andando dritti si continua sulla strada sterrata, svoltando a sinistra si imbocca il sentiero che attraversa un magnifico e silenzioso bosco di faggi e abeti.
Da qui la camminata procede in salita, inizialmente con una gradinata, poi inoltrandosi nella natura. Superato il Rio della Forcella e il Rio Vaisonz, dopo alcune curve si sbuca nella strada di servizio del Rifugio Zacchi (1380 m).
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L’ultimo tratto di sentiero è particolarmente suggestivo: il rifugio compare a poco a poco dall’alto, sormontato dalle rocce imponenti della Ponza Grande.
Arrivati in cima, la visuale si apre sulle montagne circostanti, un panorama dominato a sud dal Monte Mangart, quasi una scultura cubista che sovrasta il bosco.
Sentieri alternativi per il Rifugio Zacchi
Qui di seguito vi spieghiamo tutte le varianti per raggiungere il rifugio.
- Sentiero per principianti: la carrareccia
Questo sentiero è quello più facile: adatto a tutti, anche in MTB o e-bike. La carrareccia è lunga 5,30km solo andata e ha un dislivello positivo di 450m. Non ci sono difficoltà e vi basterà seguire il corso della strada, sia sterrata che asfaltata e salire tra i vari tornanti. La carrareccia è ideale anche in inverno, quando la neve scende copiosa: se avete uno slittino, la discesa sarà un vero e proprio divertimento assoluto! La carrareccia si intraprende oltrepassando il bar “Ai sette nani”, superando poco dopo la sbarra con tornello a sinistra. Si continua sempre in carrareccia fino a giungere in rifugio. Per la discesa, potete riprendere la carrareccia o scegliere un’alternativa tra i percorsi sotto descritti.
- Sentiero “classico”, CAI 512
Il sentiero inizia oltrepassando il Bar “Ai sette nani”. Dopo un paio di metri, tenendo la sinistra, superiamo una sbarra con tornello. Il sentiero è lungo 2,83km solo andata con un dislivello positivo di 440m. Il sentiero è per ovvi motivi più corto e può sembrare più faticoso della semplice carrareccia ma vi assicuriamo che è altrettanto divertente e, se siete principianti, sarà una sfida con voi stessi. Facendo attenzione a non scivolare, lo oltrepassiamo. Raggiungiamo il Rifugio Zacchi in circa 1h30′ dall’inizio della nostra escursione. Dando le spalle al rifugio, possiamo ammirare il gruppo delle montagne del Mangart, un vero e proprio spettacolo, magari gustandoci una buona birra. Dopo una meritata sosta, torniamo sui nostri passi imboccando la carrareccia che scende in modo dolce e poco ripido di fronte al rifugio.
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- Sentiero 3, per la Malga Alpe del Lago, CAI 513
Lasciata l’auto sul comodo parcheggio del secondo Lago di Fusine, imbocchiamo la comoda strada che oltrepassa il Bar “Ai sette nani”. Dopo circa 2h, verso il 5° km si ritorna sulla carrareccia e tenendo la destra, in leggerissima salita, si seguono gli ultimi metri per raggiungere il rifugio Zacchi. Il ritorno può essere fatto per il sentiero Cai 512, il più breve e diretto, che porta in circa 1h30′ al punto di partenza, dove abbiamo lasciamo l’auto.
- Sentiero 4
Questo è il quarto percorso tramite il quale si può raggiungere il Rifugio Zacchi, il più impegnativo tra quelli qui descritti. Rispetto agli altri due percorsi, che non presentano difficoltà e sono molto facili da seguire, questo sentiero risulta essere più impegnativo: 5km (solo andata) con 700m di dislivello. Il punto di partenza di questa escursione in questo caso è prima del parcheggio del primo lago: se avete lasciato l’auto nel secondo lago, tornate indietro seguendo la strada asfaltata fino a superare il primo lago e trovare sulla destra il cartello cai 512 per il Rifugio Zacchi. Il sentiero, tutto completamente sottobosco, parte subito con pendenza moderata e costante e attraverso strette svolte e tornantini nel fitto bosco di abete. Dopo circa un’ora di cammino, si raggiunge il belvedere del Monte Svabezza a 1284m dove potremo godere di una meravigliosa vista sui due Laghi di Fusine. Il sentiero continua a salire in sottobosco per circa un’altra ora fino a incontrare il punto roccioso e friabile che si oltrepassa prestando un po’ di attenzione a dove si mettono i piedi. Noi l’abbiamo attraversato con il cane senza problemi, ma, in ogni caso, è necessario essere prudenti. Passato questo punto, troviamo i cartelli CAI recanti indicazioni per il rifugio (ultimi 2 km).
Sentieri dal Rifugio Zacchi: come proseguire l’escursione
Il Rifugio Zacchi è aperto durante la stagione estiva e nei mesi invernali, quando si viene da queste parti per ciaspolare (maggiori info nel paragrafo successivo).
Qui potete fermarvi per un pranzo a base di cucina tipica friulana, oppure mangiare un panino all’aperto sulle panchine in legno nei pressi del rifugio.
Dopo una sosta, se avete ancora energie potete continuare lungo il sentiero 512 al di sopra del rifugio: a 20 minuti di cammino si raggiunge un belvedere.
Se invece preferite scendere, dal rifugio potete rientrare verso i laghi ripercorrendo parzialmente la strada che avete fatto per arrivare.
A circa metà della camminata si trova il cartello che vi consente di deviare verso la strada, così potete cambiare percorso svoltando a sinistra, senza ripercorrere completamente i vostri passi. Tornerete al Lago Superiore sul tratto di strada sterrata (segnavia 512). In totale, da questa parte l’escursione è di circa 3 ore, escluse le soste.
Rispetto al sentiero nel bosco, da questa parte la vista è più aperta: se vi piacciono gli spazi ariosi respirerete un senso di ampiezza a pieni polmoni e alzando lo sguardo potrete continuare a osservare il profilo del Monte Mangart e della Ponza per un lungo tratto.
In alternativa si può tornare ai laghi scendendo dal lato della strada forestale. Il percorso da questa parte è più lungo di almeno mezz’ora, però è più facile se sentite le gambe stanche dopo la salita attraverso il bosco.
Terza opzione per chi invece vuole fare un giro ancora più lungo: l’anello della Porticina, che dal rifugio fa il giro largo e scende Gino al Lago Inferiore di Fusine (totale 4.30 ore, secondo il cartello segnavia che si trova all’inizio della camminata. Dal rifugio ci sono ancora 3 ore di cammino).
L’anello della Porticina
Questo percorso si chiama anche Anello della Porticina perché con una leggera deviazione dal sentiero 512 si può raggiungere “la Porticina” (1844 m), uno stretto intaglio nella roccia che segna il confine tra Italia e Slovenia.
Un’altra alternativa per scendere è quella di ripartire dal Rifugio Zacchi imboccando il sentiero CAI 513: per un tratto camminate costeggiando il Monte Mangart. Il percorso poi si biforca e mantenendo la destra sul 513 la strada si ricongiunge al sentiero 512, sul primo bivio che avevate incontrato, e si prosegue verso il Lago Superiore di Fusine. Per questo percorso ad anello le guide escursionistiche indicano 4.30 ore di camminata.
Informazioni Utili per l'Escursione al Rifugio Zacchi
- Indicazioni stradali: Da Tarvisio (UD), prendete la strada dei laghi e raggiungete l’ingresso al Parco Naturale dei Laghi di Fusine. Per entrare si paga un ticket giornaliero (4,00 € per auto).
- Dove lasciare l’auto: Parcheggio Lago Superiore di Fusine; se volete fare una camminata più lunga, la potete lasciare nei pressi del Lago Inferiore.
- Sentiero: CAI 512
- Mappa del percorso fino al Rifugio Zacchi: Carta Tabacco 019, Alpi Giulie Occidentali e Tarvisiano
- Indicazioni e segnaletica: Sentiero ben segnalato. Segnaletica bianca e rossa, sentiero 512
- Durata del percorso (soste escluse): 2,5-3 ore (andata e ritorno); 3 ore e mezza se si sale sul sentiero 512 attraverso il bosco e si scende lungo la strada forestale
- Altitudine: 941 m - 1380 m
- Dislivello in salita: 440 m D+
- Livello di difficoltà: Intermedio / escursionistico
- Punti di ristoro: Bar Ai Sette Nani al Lago Superiore di Fusine; Rifugio Zacchi. L’apertura o meno del rifugio è segnalata in prossimità del Lago Superiore. Il Rifugio Zacchi di solito è aperto da fine maggio a fine settembre e da dicembre a Pasqua; vi suggerisco comunque di controllare l’apertura prima della vostra escursione.
- Altre info utili: Lungo il percorso non ci sono fontane né altri posti dove riempire la borraccia, portate con voi l’acqua. Nei pressi dei laghi ci sono le toilette pubbliche. Se il Rifugio Zacchi è chiuso non c’è nessuna toilette vicina.
- Attrezzatura consigliata: Zaino da escursione, scarpe adatte per camminare in montagna; utili i bastoncini da montagna, ma non indispensabili.
Quando andare al Rifugio Zacchi
Le guide consigliano questa camminata da metà giugno ad ottobre, il periodo migliore per un’escursione.
Secondo me comunque questa zona è molto bella (anche se piuttosto fredda) anche ad inizio primavera e fino ad autunno inoltrato, quando il foliage è uno spettacolo per i cinque sensi. Noi ci siamo stati più volte in autunno e il clima può essere piuttosto freddo anche in ottobre.
In inverno la neve è abbondante da queste parti e il percorso fino al Rifugio Zacchi perfetto per le ciaspole, le camminate con i ramponcini o perché no, anche sci e slittino. Copritevi bene però, se vi capita una giornata ventosa può fare veramente freddo da queste parti. 🥶
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