Prefissi nella Linguistica Italiana
Nella linguistica italiana, la prefissazione è un processo attraverso il quale si derivano nuovi elementi lessicali aggiungendo prefissi a una parola primitiva. A differenza dei suffissi, l'aggiunta di un prefisso non altera la categoria grammaticale della parola di base: un nome rimane nome e un verbo rimane verbo.
Consideriamo i prefissi nominali, aggettivali e verbali, tenendo presente che spesso coincidono.
Tipi di Prefissi
- Prefissi che indicano "prima":
- ante- → anteguerra
- anti- → anticamera
- pre- → previsione
- Prefissi che indicano "dopo" o "indietro":
- post- → postinfluenzale
- retro- → retromarcia
- Prefisso che indica "al di qua":
- cis- → cisalpino
- Prefissi che indicano "intorno":
- circum- → circumnavigare
- per- → perimetro
- Prefissi che indicano "al di là":
- oltr(e)- → oltralpe
- ultra- → ultrasonico
- meta- → metafisica
- Prefissi che indicano "al di fuori":
- extra- → extraurbano
- fuori- → fuoriorario
- Derivato dal latino extra: stra- → straordinario (fuori dall’ordinario)
Il prefisso stra-, aggiunto a un aggettivo, può renderlo di grado superlativo, così come super-, arci-, iper- e ultra-.
- Prefissi che indicano "dentro":
- intra- → intramuscolare
- endo- → endoscopia
- Prefissi che indicano "dentro":
- co- (col-, com-, con-, cor-) → coinquilino
- sin- → sinfonia
- entro- → entroterra
- Prefisso che indica "il mezzo", "collegamento fra due o più cose" o rapporto di reciprocità:
- inter- → interlinea, internazionale, interparlamentare, interdipendenza, interplanetario
- Prefissi che indicano "attraverso":
- trans- → transatlantico
- dia- → diacronico
- Prefissi che indicano "sopra", "al di sopra":
- sopra- → soprabito
- sovra- → sovrannaturale
- super- → supersonico
- archi- → architrave, arciprete
- epi- → epicentro
- Prefissi che indicano "sotto", "al di sotto":
- sub- → subacqueo
- sotto- → sottoveste
- infra- → infrastruttura (può anche indicare "che ha luogo tra due cose": infrasettimanale)
- ipo- → iponimo
- Prefissi che indicano "al più alto grado" o "troppo":
- iper- → iperattivo
- sur- → surriscaldato
- Prefisso che indica "affinità":
- para- → parapsicologo
- Prefissi che indicano "in luogo di":
- vice- → vicepresidente
- pro- → proconsole (con il prefisso pro- si formano anche nomi che esprimono gradi di parentela: pronipote, prozio)
Formare aggettivi di senso contrario
In italiano, per formare il contrario di un aggettivo, si utilizzano spesso dei prefissi. I prefissi più comuni per esprimere un significato contrario sono s-, dis- e in-. Ad esempio: contento / scontento; ordinato / disordinato; utile / inutile.
Altri esempi includono: condito / scondito; corretto / scorretto; cortese / scortese; armato / disarmato; attento / disattento; continuo / discontinuo; adatto / inadatto; certo / incerto; visibile / invisibile.
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Attenzione: Se l'aggettivo inizia per p o per b, la n del prefisso in si trasforma in m: possibile / impossibile, bevibile / imbevibile. Se l'aggettivo inizia con la lettera r o con la l, la n del prefisso in diventa una r o una l: reale / irreale, legale / illegale.
Espressione di una conseguenza
Per esprimere una conseguenza in italiano, si possono utilizzare diverse parole, tra cui quindi, dunque e perciò. La posizione di quindi e dunque è variabile all'interno della frase. Ad esempio, anziché dire "Quindi partirò presto", si può dire "Partirò presto, quindi".
Un'altra parola che serve per esprimere una conseguenza è sicché.
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