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Prefissi nella Linguistica Italiana

Nella linguistica italiana, la prefissazione è un processo attraverso il quale si derivano nuovi elementi lessicali aggiungendo prefissi a una parola primitiva. A differenza dei suffissi, l'aggiunta di un prefisso non altera la categoria grammaticale della parola di base: un nome rimane nome e un verbo rimane verbo.

Consideriamo i prefissi nominali, aggettivali e verbali, tenendo presente che spesso coincidono.

Tipi di Prefissi

  1. Prefissi che indicano "prima":
    • ante- → anteguerra
    • anti- → anticamera
    • pre- → previsione
  2. Prefissi che indicano "dopo" o "indietro":
    • post- → postinfluenzale
    • retro- → retromarcia
  3. Prefisso che indica "al di qua":
    • cis- → cisalpino
  4. Prefissi che indicano "intorno":
    • circum- → circumnavigare
    • per- → perimetro
  5. Prefissi che indicano "al di là":
    • oltr(e)- → oltralpe
    • ultra- → ultrasonico
    • meta- → metafisica
  6. Prefissi che indicano "al di fuori":
    • extra- → extraurbano
    • fuori- → fuoriorario
    • Derivato dal latino extra: stra- → straordinario (fuori dall’ordinario)

    Il prefisso stra-, aggiunto a un aggettivo, può renderlo di grado superlativo, così come super-, arci-, iper- e ultra-.

  7. Prefissi che indicano "dentro":
    • intra- → intramuscolare
    • endo- → endoscopia
  8. Prefissi che indicano "dentro":
    • co- (col-, com-, con-, cor-) → coinquilino
    • sin- → sinfonia
    • entro- → entroterra
  9. Prefisso che indica "il mezzo", "collegamento fra due o più cose" o rapporto di reciprocità:
    • inter- → interlinea, internazionale, interparlamentare, interdipendenza, interplanetario
  10. Prefissi che indicano "attraverso":
    • trans- → transatlantico
    • dia- → diacronico
  11. Prefissi che indicano "sopra", "al di sopra":
    • sopra- → soprabito
    • sovra- → sovrannaturale
    • super- → supersonico
    • archi- → architrave, arciprete
    • epi- → epicentro
  12. Prefissi che indicano "sotto", "al di sotto":
    • sub- → subacqueo
    • sotto- → sottoveste
    • infra- → infrastruttura (può anche indicare "che ha luogo tra due cose": infrasettimanale)
    • ipo- → iponimo
  13. Prefissi che indicano "al più alto grado" o "troppo":
    • iper- → iperattivo
    • sur- → surriscaldato
  14. Prefisso che indica "affinità":
    • para- → parapsicologo
  15. Prefissi che indicano "in luogo di":
    • vice- → vicepresidente
    • pro- → proconsole (con il prefisso pro- si formano anche nomi che esprimono gradi di parentela: pronipote, prozio)

Formare aggettivi di senso contrario

In italiano, per formare il contrario di un aggettivo, si utilizzano spesso dei prefissi. I prefissi più comuni per esprimere un significato contrario sono s-, dis- e in-. Ad esempio: contento / scontento; ordinato / disordinato; utile / inutile.

Altri esempi includono: condito / scondito; corretto / scorretto; cortese / scortese; armato / disarmato; attento / disattento; continuo / discontinuo; adatto / inadatto; certo / incerto; visibile / invisibile.

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Attenzione: Se l'aggettivo inizia per p o per b, la n del prefisso in si trasforma in m: possibile / impossibile, bevibile / imbevibile. Se l'aggettivo inizia con la lettera r o con la l, la n del prefisso in diventa una r o una l: reale / irreale, legale / illegale.

Espressione di una conseguenza

Per esprimere una conseguenza in italiano, si possono utilizzare diverse parole, tra cui quindi, dunque e perciò. La posizione di quindi e dunque è variabile all'interno della frase. Ad esempio, anziché dire "Quindi partirò presto", si può dire "Partirò presto, quindi".

Un'altra parola che serve per esprimere una conseguenza è sicché.

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