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Cosa Vedere a Treviso: Itinerari alla Scoperta della Città

A pochi passi dalla più conosciuta Venezia sorge una città interessante, ricca di storia e cultura, nonché affascinanti scorci: Treviso. Lontana dai percorsi turistici più battuti, merita più di una visita, perché ti assicuro che ha tanto da offrire. Scopriamo insieme cosa vedere a Treviso in un giorno, con l’itinerario a piedi e la mappa che ho creato e seguito personalmente.

Parcheggio e Porta San Tomaso

Una volta arrivati a Treviso, si può trovare parcheggio (gratuito!) lungo le mura cinquecentesche che circondano il centro storico, su cui si apre la magnifica Porta San Tomaso. Quindi mi sento di consigliarti questa zona per parcheggiare. Porta San Tomaso è opera di Guglielmo D’Alzano di Bergamo ed è stata eretta sotto la podestà di Paolo Nani nei primi del ‘500. Le mura, invece, consentono di passeggiare tranquillamente, a piedi o in bicicletta, e godersi Treviso dall’alto (ricordano molto quelle che circondano Lucca).

Lasciati alla tua sinistra Porta San Tommaso e prosegui oltre fino a quando arrivi ad un cartello che indica “penisola del Paradiso“. E’ dove si trova il monumento ai Paracadutisti. Qui puoi salire lungo il pendio e percorrere un tratto delle mura di Treviso. Questo sistema difensivo risale ai romani ma nel corso dei secoli è stato modificato e rafforzato. Da qui puoi effettuare una bellissima passeggiata sopraelevata oppure fermarti a bere qualcosa di fresco nell’unico bar situato sulle mura. Lungo la tua passeggiata puoi ammirare la penisola del Paradiso, un lembo di terra delimitato dal canale Botteniga.

Chiesa di San Francesco

Il mio itinerario di Treviso prosegue verso la Chiesa di San Francesco, a 5 minuti a piedi da Porta San Tomaso. Il complesso della chiesa e convento di San Francesco risale al 1231 e fu costruita a seguito dell’arrivo in città di alcuni frati Francescani. Il comune di Treviso finanziò la costruzione del complesso e al suo interno le maggiori famiglie nobiliari di Treviso fecero costruire una loro cappella. Fu ultimata intorno al 1200, poi soppressa durante il periodo napoleonico e riaperta nel 1928 dopo un lungo restauro.

Esternamente è molto imponente e povera, con una splendida statua di San Francesco, opera dello scultore contemporaneo Roberto Cremesini. La chiesa non rimase sempre edificio religioso: nel 1806 fu adibita a scopi militari e poi divenne stalla per i cavalli, mentre i due chiostri furono abbattuti. La facciata esterna è a capanna mentre all’interno si compone di una unica grande navata a croce latina, con il soffitto in legno a forma di carena di nave rovesciata - lo stesso soffitto lo trovi nella chiesa degli Eremitani a Padova -. A lato della chiesa si trova il chiostro del convento Francescano. L’accesso è libero e spesso sono presenti esposizioni di disegni e opere d’arte.

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Orario: aperto tutti i giorni dalle 06.55 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00 - Ci possono essere delle piccole variazioni sugli orari.

Canali e Ponte di San Francesco

Un aspetto che mi ha colpito molto di Treviso e che, in genere, apprezzo delle città che visito sono i canali… li trovo sempre molto suggestivi e particolarmente adatti per le foto più originali! Dalla Chiesa di San Francesco intraprendi via Campana, una zona pedonale, e ti ritroverai sul Ponte di San Francesco con un bellissimo corso d’acqua, il Cagnan Grande, che lo attraversa. Si affacciano sul canale diversi palazzi con colorate fioriere che renderanno le tue foto delle cartoline!

Piazza San Vito e le Chiese di San Vito e Santa Lucia

Prima di giungere alla più nota Piazza dei Signori mi sono imbattuta - mentre cercavo un posto in cui pranzare - in questa piccola piazzetta piuttosto animata da vari caffè: Piazza San Vito. Originariamente era conosciuta come piazza delle prigioni e vi si affacciano alcuni punti di interesse da non perdere. Innanzitutto si trovano la chiesa San Vito e di Santa Lucia. Sul lato opposto si trova invece un bel palazzo in stile neoromanico, che assomiglia un po’ ad un castello e sul suo lato sinistro reca un lungo porticato sorretto da colonne.

Senza dubbio la cosa che attrae maggiormente è l’imponente casa porticata neogotica degli anni Trenta, poi c’è un edificio in stile neocinquecentesco e, ancora, un complesso formato da due chiese comunicanti, quelle di S.Vito e Santa Lucia. Su Piazza San Vito si affaccia la Chiesa di Santa Lucia, luogo che ti consiglio di vedere qui a Treviso per la sua particolarità ed il suo fascino. E’ una chiesa molto piccola e molto intima, risalente al periodo della Serenissima: fu proprio Venezia a volerne la costruzione e la intitolò a Santa Lucia per ricordare la data in cui Treviso si consegnò al dominio della Serenissima.

Fontana dei Tre Visi

A pochi passi da Piazza San Vito si trova la celebre Fontana dei Tre Visi, che rimanda all’origine del toponimo di Treviso (tre vedute). Una fontana che ha ispirato il nome di una città ma anche una città a cui hanno dedicato una fontana. La fontana dei tre visi è una tappa molto interessante del mio itinerario a piedi perchè spiega un po’ di cose sull’origine di Treviso. E’ situata in via Luigi Bailo fronte al Municipio.

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La fontana e la città sono legate a doppio filo l’una all’altra. La fontana presenta nella parte inferiore una vasca circolare, in cui si riversa l’acqua che sgorga dalle bocche di quattro teste leonine stilizzate, simboli della forza dell’acqua stessa.

Fontana delle Tette

Vicino Piazza San Vito è situata la Fontana delle Tette. Tra le cose da visitare a Treviso in un giorno la fontana delle Tette attira molti visitatori curiosi, specie di sesso maschile. Questa fontana si trova in una laterale di calle del Podestà, a pochi passi da Piazza dei Signori. Quella che trovi nel cortile di palazzo Zignoli, realizzata nel 1989, è una copia; la statua originale è custodita in una teca di vetro nella Loggia dei Cavalieri.

L’originale era posta all’interno del palazzo Pretorio in via Calmaggiore e fu costruita per volere di Alvise da Ponte nel 1559, podestà di Treviso, per portare l’acqua dopo una forte siccità che colpì la città e la campagna circostante. La fontana delle tette rappresenta, nonché augura, fertilità e abbondanza alla città di Treviso. Negli anni successivi e fino alla caduta della Serenissima nel 1797, in occasione del rinnovo della carica di podestà, dalla fontana sgorgavano da un seno vino rosso e dall’altro vino bianco.

Piazza dei Signori

Ed eccoci al centro nevralgico di Treviso, Piazza dei Signori, imperdibile se vuoi visitare Treviso in un giorno. Siamo arrivati a Piazza dei Signori, il cuore della città. Piazza dei Signori è il centro culturale, storico e sociale di Treviso e deve il suo nome alla presenza dei palazzi dell’antica Signoria Trevigiana: Palazzo del Podestà, Palazzo della Prefettura, Palazzo dei Trecento e Loggia dei Cavalieri.

È in questo luogo che si trovano negozi e ristoranti, trevigiani e turisti. La piazza cambiò nome svariate volte: il primo nome fu Piazza del Carubio, una storpiatura della parola Quadruvio, dove si incrociavano le strade romane cardo e decumano. Oggi la piazza è sede della vita politica e amministrativa, luogo di incontro, manifestazioni, bar e a testimonianza della dominazione Veneziana rimane il leone di San Marco col libro aperto.

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Palazzo del Podestà: o Palazzo della Prefettura, era sede del potere cittadino. Vi si insediava il podestà durante il periodo della dominazione Veneziana. Oggi è sede della prefettura ma in passato fu anche tribunale cittadino.

Palazzo Pretorio: sul lato sinistro del Palazzo del Podestà si trova il Palazzo Pretorio. Oggi il palazzo è sede di esposizioni d’arte moderna e contemporanea, una volta vi si trovava anche la fontana delle tette.

Palazzo dei Trecento: situato a destra del Palazzo del Podestà e conosciuto anche come Palazzo della Ragione, fu usato come sala per assemblee dei diversi organi del libero Comune di Treviso e successivamente per amministrare la giustizia. Palazzo del Trecento, a est, fu bombardato nel ’44 e subì numerosi danni; è stato poi accuratamente restaurato.

Loggia dei Cavalieri

Appena fuori da Piazza dei Signori, in via Martiri della Libertà e via Indipendenza, si trova la Loggia dei Cavalieri. Probabilmente era l’antico foro della Tarvisium Romana e fu la sede del potere cittadino del comune libero di Treviso. Fa parte anche di Piazza dei Signori la Loggia dei Cavalieri, uno dei monumenti trevigiani più importanti. Successivamente divenne luogo di convegni, di incontro e conversazioni dei nobili e dei giochi per la nobiltà come i tornei di Cavalieri.

Costruita in stile romanico ma con delle forti influenza bizantine attorno al 1276, durante l’ultimo restauro del 2013 sono stati scoperti alcuni affreschi. Oggi qui si tengono mercatini di libri usati e antichi, convegni, mostre, concerti e rassegne musicali. Negli ultimi anni si svolgono anche concerti jazz del festival Treviso Suona Jazz Festival.

Isola della Pescheria

Da Piazza dei Signori mi sono diretta verso l’Isola della Pescheria, attraversando la graziosa Piazza San Leonardo, in cui potrai ammirare una fontana composta da tre vasche in marmo di Valdagno, costruita nel 1929. L’Isola della Pescheria è un pezzo di storia, poiché ospita il mercato del pesce da ben 158 anni! L’isola della pescheria è lambita dal Cagnan Grando ed è l’isola su cui ogni giorno si tiene il mercato del pesce.

Si tratta di un isolotto sul Cagnan Grande, uno dei rami del Botteniga, ed è una vera attrazione turistica. Nei secoli precedenti si teneva in Piazza dei Signori, poi per questioni igienico sanitarie si rese necessario lo spostamento e questo isolotto fu l’ideale, anche per via dell’acqua corrente. Questo nel 1856. Oggi, nonostante permanga un forte odore di pesce anche quando il pesce non è in vendita - il cosiddetto odore da freschìn -, la pescheria è sempre molto frequentata per i numerosi bar e attività commerciali situate nei dintorni. Non è una vera e propria tappa del mio itinerario ma una particolarità di Treviso che vedrai durante la tua passeggiata.

Tips: oltre al mercato ittico, l’Isola della Pescheria è conosciuta per un evento estivo, la Festa dei Buranelli, che si tiene nella seconda metà di giugno. È molto bello passeggiare sul lungofiume e immortalare questo luogo con splendidi scatti, quindi fai un salto!

Il Duomo di Treviso

La Cattedrale di San Pietro, in stile neoclassico, mi ha colpito per l’imponenza della sua facciata, con la scalinata e le sei colonne ioniche. Il Duomo è uno di quei luoghi da visitare a Treviso che secondo me lasciano il segno, soprattutto per la sua parte esterna. La facciata della cattedrale di San Pietro Apostolo ricorda più un tempio che una chiesa vera e propria. Sorse originariamente sui resti di un tempio paleocristiano, dove si dice ci fossero anche delle terme e un teatro, sempre di origine romana.

All’interno è costituita a tre navate, con cappelle laterali, tre absidi finali (sotto di essi si trova la cripta con le tombe dei vescovi della città) e numerose opere. La facciata venne ricostruita in stile neoclassico nel 1759 ma il progetto fu bloccato per mancanza di soldi per circa 30 anni. L’interno è davvero imponente e maestoso e si compone di tre navate. Qui sono sepolti alcuni martiri cristiani, tra i quali San Liberale, patrono della città, e vi si trovano molti affreschi, tra i quali alcuni attribuiti al Tiziano.

Nel presbiterio della navata centrale si trova il monumento funebre di Agostino Onigo, con dipinti di difficile attribuzione. Sulla navata destra, invece, ricordo bene un’opera maestosa, alta ben 12 metri, cioè San Cristoforo. Dietro al Duomo di Treviso si trova il campanile, sul lato sinistro il battistero di San Giovanni. Realizzato con uno stile primitivo, si nota l’assenza di espressività e plasticità.

Mosaico Tardoantico

Dietro al Duomo di Treviso si trova il campanile, sul lato sinistro il battistero di San Giovanni. Una scoperta recente: potevo lasciarla fuori dal mio itinerario per il centro di Treviso? Certo che no! Il mosaico Tardoantico si trova in via Canoniche ed è venuto alla luce nel 1967, quando il comune decise di effettuare degli scavi per risistemare la piazza. La decorazione si divide in tre fasce concentriche ed è ancora ben visibile: quella esterna e quella interna presentano dei motivi marini con coppie di delfini dalle code intrecciate a un tridente, pesci e conchiglie. In quella centrale si vedono tralci di vite, uccelli e una testa femminile che rappresenta l’autunno.

Tempio di San Nicolò

E’ conosciuto come tempio di San Nicolò e, per dimensione, è la costruzione religiosa più grande della città e a lato sorge il seminario vescovile. Come per la chiesa di San Francesco, anche per il tempio di San Nicolò il Comune, nel 1200, stanziò una cifra per finanziarne la costruzione, la quale terminò nel 1282. E’ considerata uno dei capolavori lombardo-gotici realizzati dagli Ordini Mendicanti del Veneto e la struttura esterna si distingue per lo slancio verso l’alto delle linee della costruzione. L’interno è a croce latina divisa in tre navate.

Aperta: tutti i giorni dalle 08.30 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 18.00.

Quartiere Latino

Un altro luogo da visitare a Treviso è il Quartiere Latino, che si trova nella parte sud della città a pochi passi dal fiume Sile. Si tratta di un quartiere che ingloba la zona universitaria di Treviso e nel quale puoi trovare molti giovani frequentare i numerosi bar, locali, ristoranti e negozi. Il quartiere ha ancora degli edifici storici, primo tra tutti l’Ospedale dei Battuti della prima metà del XIV secolo.

Ponte Dante

Il Ponte Dante si trova tra le confluenze del fiume Sile e del Cagnan. E allora ti chiederai, perchè inserirlo nelle cose da vedere a Treviso? E’ dedicato al sommo poeta per due ragioni: la prima è che nel IX canto del Paradiso, Dante citò Treviso con i seguenti versi “Là dove Sile e Cagnan s’accompagna“. La seconda è che nel 1865, al sesto centenario dalla nascita di Dante, Treviso innalzò una stele in ricordo della presenza di Dante in città. Prima di essere battezzato come Ponte Dante, inizialmente era chiamato ponte dell’impossibile, vista tutta la tanta fatica fatta per costruirlo.

Canale dei Buranelli

Andiamo ora ad ammirare uno degli scorci più belli di Treviso. Si trova sul Ponte della Malvasia, lungo il canale dei Buranelli. Questo angolo della città, un po’ nascosto ma ormai divenuto di dominio pubblico, sembra ricordare Venezia con le sue case affacciate sul piccolo rio. Ad arricchire la bellezza di questo angolo del centro storico ci ha pensato lo scultore trevigiano Romano Costi con la scultura “la Tuffatrice“. All’esterno di un palazzo che affaccia sui Buranelli si trova questa scultura in bronzo dal corpo esile e sinuoso, pronta di tuffarsi nel canale.

Se qualcuno mi chiedesse di associare Treviso a un’immagine, la mia risposta sarebbe scontata: la vista sul canale dei Buranelli è ormai entrata nell’immaginario collettivo ed è secondo me quello che identifica la città. Gli edifici affacciati sul canale, gli angoli in fiore, il porticato sulla destra arricchito di composizioni floreali, il salice che bagna le sue fronde nell’acqua: un’immagine che non si vede ovunque. Il canale prende il nome da un edificio cinquecentesco tuttora in piedi che era dimora e magazzino di commercianti provenienti dall’isola di Burano. Ad arricchire ulteriormente questo angolo della città, un’opera di Giovanni Comisso: si trova proprio di fronte a vicolo Buranelli ed è la sagoma di un uomo con due barchette ed un cane. È una delle ombre di Mario Martinelli che rievoca il naufragio de la bronsa, un’umile barca di pescatori di cui scrive Giovanni Comisso nel suo romanzo “Gente di mare“.

Una volta, qui ai Buranelli, le rive erano popolate dalle lavandere, le donne addette al lavaggio dei panni dei nobili veneziani.

Mulini ad Acqua

Non è una vera e propria tappa del mio itinerario ma una particolarità di Treviso che vedrai durante la tua passeggiata. E’ la presenza di alcuni mulini ad acqua. Nella zona dei Buranelli e del Cagnan dovresti vederne alcuni. Ce n’è uno in zona pescheria se ti affacci su ponte san Francesco, uno nella zona pescheria, uno in piazza san Leonardo e uno in zona Università. La presenza dei mulini a Treviso è giustificata dal fatto che in passato, per produrre farina in città, si sfrutto la forza dell’acqua dei vari canali. Tra il V e l’XI secolo sorsero Mulini un po’ ovunque a Treviso e provincia e se ne contavano 84, di cui 4 in città tutt’ora visibili.

Itinerario di Mezza Giornata a Treviso

Con a disposizione meno di mezza giornata libera, ho deciso di organizzarmi al meglio e fermarmi ed esplorarla. Questo breve itinerario è costruito considerando che si parta proprio dalla zona dell’Università, in modo tale da ottimizzare i tempi.

  1. Loggia dei Cavalieri
  2. Piazza dei Signori
  3. Fontana delle Tette
  4. Duomo di Treviso
  5. Canale dei Buranelli
  6. Ponte Rinaldi
  7. Mulino Ponte San Francesco
  8. Isola della Pescheria
  9. Ponte Dante

FAQ

  • È possibile visitare Treviso in mezza giornata? In mezza giornata è possibile visitare solo alcuni dei luoghi principali del centro storico andando abbastanza di fretta.
  • Quanti giorni servono per visitare Treviso e vedere le principali attrazioni? La quantità di tempo ideale per visitare Treviso dipende molto dai tuoi interessi. In un giorno pieno riuscirai a vedere le principali attrazioni del centro storico di Treviso. Con due giorni pieni avrai tempo da dedicare ai musei e magari anche ai dintorni di Treviso.
  • Qual è il modo migliore per arrivare a Treviso centro? Che sia in auto o in treno è molto facile arrivare a Treviso centro. La stazione dei treni si trova vicino alle mura del centro storico.

Itinerari nei Dintorni di Treviso

Viaggiando a nord di Treviso si può percorrere una via ideale, un itinerario pieno di sorprese segnato da due estremi, Valdobbiadene a ovest e Conegliano a est. Al centro di questo splendido scenario storico, artistico e paesaggistico, il MASO DI VILLA permette di raggiungere facilmente le affascinanti cittadine della campagna veneta ed importanti circuiti enogastronomici.

  • ITINERARIO 1: Lungo la Strada del Prosecco
  • ITINERARIO 2: Villa Barbaro a Maser, Asolo, Bassano del Grappa, Marostica (e magari un salto alla Gipsoteca del Canova a Possagno)
  • ITINERARIO 3: Treviso, Villa Emo a Fanzolo di Vedelago, Castelfranco Veneto
  • ITINERARIO 4: Verso le montagne: Vittorio Veneto, Belluno, Cortina d’Ampezzo (o un salto a Feltre)
  • ITINERARIO 5: Il fascino dell’acqua in alcuni luoghi speciali
  • ITINERARIO 6: Sui luoghi della Grande Guerra
  • ITINERARIO 7: L’itinerario goloso
  • ITINERARIO 8: Monaco-Venezia, la ciclovia dell’amicizia

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