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Turismo a Napoli: Cosa Vedere in un Viaggio Indimenticabile

Visitare Napoli in pochi giorni è una sfida entusiasmante. Lasciati incantare dalle storie che si intrecciano con quelle della città. Napoli è "una giornata di sole dalle mille ombre". Preparati a correre per vedere tutto, ma ne varrà la pena, soprattutto per la pizza!

Punti di Partenza e Piazze Storiche

Piazza Bellini è un ottimo punto di ritrovo, vivace centro della movida napoletana. Da qui, hai diverse opzioni per proseguire la tua passeggiata. Piazza Plebiscito è il cuore di Napoli, uno dei luoghi-simbolo della città. Ospita mostre, concerti ed eventi importanti. Sul lato opposto si trova il Palazzo Reale, una delle quattro residenze che ospitò i Borbone durante il Regno delle Due Sicilie. All’interno si può visitare il Museo dell’Appartamento Storico e il giardino pensile.

C'è una leggenda che dice che è impossibile attraversare la piazza bendati e passare tra le statue del Canova. Se ci andrai, prova anche tu!

Palazzo Reale: Un Tuffo nella Storia

Fondato come palazzo del re di Spagna Filippo III d’Asburgo a partire dall’anno 1600, i lavori per la sua edificazione si protrassero fino alla metà del XVII secolo. In sale e saloni splendidamente decorati sono esposte collezioni di dipinti, sculture, porcellane, codici, miniature. All’interno del palazzo, il cortile del Belvedere e quello delle carrozze.

Arte e Spiritualità nel Centro Storico

Il percorso per le vie dello shopping napoletano passa necessariamente dalla Galleria Umberto I. Ha 4 ingressi e il principale affaccia sul Teatro San Carlo, uno dei teatri d’opera più antichi d’Europa. Se non hai occasione di assistere a uno spettacolo, ti consiglio comunque di visitarlo.

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Spaccanapoli è una delle strade più conosciute di Napoli. Dal Complesso Monumentale di Santa Chiara ci siamo diretti verso San Gregorio Armeno. Ci sarebbe da parlare per ore solo di questa strada per tutto quello che si trova lungo il suo percorso. L’antico chiostro di Santa Chiara del 1300 è stato restaurato nel 1739 da Domenico Antonio Vaccaro che divise il giardino in quattro parti con 64 colonne ottagonali rivestite di maioliche coloratissime raffiguranti tralci di viti.

San Gregorio Armeno, altrimenti detta “via dei presepi”, è un’istituzione a Napoli per le botteghe artigiane che sorgono lungo le sue strade. Io sarei rimasta lì per ore entrando in ogni bottega a farmi raccontare le storie di tutti.

Cappella San Severo e il Cristo Velato

Una tappa obbligata vicino alla Chiesa di San Domenico Maggiore dovrebbe essere la cappella San Severo per vedere il Cristo Velato. Creata alla fine del Cinquecento, la Cappella rinasce quasi due secoli più tardi grazie al Principe Raimondo di Sangro, alchimista e scienziato. All’interno, capolavori scultorei del Seicento e del Settecento: la Pudicizia del Corradini, il Disinganno del Queirolo e, sull’altare maggiore, l’altorilievo con la Deposizione di F. Al centro della navata, la straordinaria opera del Sammartino, Il Cristo Velato. Nel sotterraneo della cappella, due Macchine anatomiche, ossia gli scheletri di un uomo e di una donna in posizione eretta, con il sistema arterovenoso quasi perfettamente integro, che ancora oggi lasciano spazio a suggestive ipotesi.

Purtroppo i tempi stretti non ci hanno permesso di affrontare le lunghe code per entrare e abbiamo dovuto rinunciare, ma ci siamo promessi di tornare a Napoli per visitarlo.

Duomo di Napoli

È la Cattedrale di Napoli e si trova tra il Decumano Centrale, il Decumano Superiore e due cardini del tracciato greco-romano dal quale ha avuto origine il primo nucleo cittadino. L’interno è lungo 100 metri circa ed è scandito in tre navate con cappelle. Dalla navata sinistra si accede alla più antica basilica napoletana, Santa Restituta, eretta nel IV secolo da Costantino: al suo interno si trova il Battistero di San Giovanni in Fonte e splendidi mosaici che rappresentano la più antica testimonianza di arte paleocristiana d’Occidente.

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Tesori Nascosti e Luoghi Inaspettati

La Galleria Borbonica è un luogo affascinante e sorprendente. Puoi salire e scendere quando vuoi, sia sulla linea rossa che sulla linea blu. Il capolinea è in Largo Castello, proprio davanti al Maschio Angioino ma potete salire a qualsiasi fermata.

Il Maschio Angioino

Iniziato nel XIII secolo dagli Angioini, è uno dei fortilizi italiani più belli e si erge sulla piazza del Municipio. All’interno, il Museo civico, con sculture e affreschi del Trecento e del Quattrocento (Cappella Palatina), opere di pittura dal Quattrocento al Novecento, argenti e bronzi.

I Quartieri Spagnoli

Dei Quartieri Spagnoli ricordo l’emozione e di sicuro ve ne parlerò ancora. Fermati al negozio di frutta e verdura di Tina e Angelo che qui organizzano cooking class con turisti di tutto il mondo e a prendere un caffè caldo freddo al bar Mastracchio. Maradona fa parte della cultura partenopea.

Un Viaggio Sotto la Superficie

Nei due piani dell’importante complesso cimiteriale cristiano risalente al II secolo, cunicoli, cappelle sepolcrali, resti, tracce di affreschi e mosaici che testimoniano la storia cristiana di Napoli. Adiacente, sorge la basilica di San Gennaro extra moenia.

Napoli è bella da girare a piedi, ma esplorarla in lungo e in largo, servendosi della metropolitana, è un modo per scoprire che anche sottoterra la città partenopea riserva delle sorprese affascinanti. In via Toledo ormai è d’obbligo una tappa alla fermata della metropolitana, progettata dall’architetto catalano Oscar Tusquets Blanca e considerata la più bella d’Europa. Basta capitare in una delle stazioni delle Linee dalla 1 alla 6 per rendersi conto di trovarsi in un vero museo d’arte contemporanea.

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Panorami e Quartieri Residenziali

Il Vomero è un quartiere collinare residenziale ma intorno a Piazza Vanvitelli si trovano anche tanti locali e negozi. Oggi molti giovani cercano un’opportunità lavorativa proprio nella promozione turistica di questo quartiere.

Con l’ascensore del Monte Echia si raggiunge uno dei punti panoramici di Napoli, il belvedere di Pizzofalcone. La sensazione è quella di intraprendere un viaggio al ritroso nel tempo. Il monte Echia è la culla della città. Ad accompagnare la scoperta di questo luogo, nella stazione si può contare sulla mostra Euploia che è anche la parola usata dai greci per indicare un buon viaggio ai naviganti. Tra storia e arte, questa è un’esperienza da non perdere in visita a Napoli.

Un'Immersione nella Natura

Situato sulla collina di Posillipo, il Parco del Pausilypon è un’area archeologica aperta a Napoli nel 2009. È il polmone verde della città di Napoli, premiato nel 2014 come parco più bello d’Italia, con diversi ambiti botanici e rare specie esotiche, tra le quali la canfora e le camelie provenienti dall’Asia, le magnolie e il taxodium delle Americhe ed eucalipti australiani.

Al Borgo Marinaro, sorto sull’isolotto dell’antica Megaride, il castello si staglia in uno scenario incantevole, dominando l’intero golfo fino al Capo Posillipo. Il patrizio romano Lucio Licinio Lucullo vi fece costruire una splendida villa. Normanni, Svevi e Angioini nei secoli eseguirono lavori di fortificazione: i rifacimenti e i restauri effettuati intorno alla metà del XIV secolo ne hanno fornito la forma attuale.

Musei da Non Perdere

Per l’ampiezza e l’importanza dei reperti e la organicità della loro collocazione, il MANN costituisce uno dei massimi musei archeologici del mondo. Il palazzo che ospita l’attuale museo fu iniziato nel 1585. Trasformato alla fine del XVIII secolo da Pompeo Schiantarelli in “Real Museo”, la struttura offre ciò che è stato rinvenuto negli edifici dissepolti a Pompei ed Ercolano, e il materiale venuto alla luce nel corso degli scavi a Cuma e in altre località campane.

Complesso monumentale di grande importanza nel panorama culturale cittadino, il Palazzo fu edificato a partire dal 1738 su disegno di Antonio Medrano, e completato solo un secolo più tardi. Il Museo di Capodimonte offre un viaggio nella storia dell’arte dal Duecento al Novecento, fino all’arte contemporanea con oltre 47mila opere d’arte. E poi le sculture, dai busti rinascimentali alle opere moderne, la raccolta grafica del ricchissimo Gabinetto dei disegni e delle stampe e gli oggetti preziosi delle Collezioni Borgia e De Ciccio.

Edificato tra il 1464 e il 1490, demolito e ricostruito a 20 metri di distanza (1881-82), il Palazzo Cuomo dalla fine dell’Ottocento ospita una collezione di oggetti d’arte donata da Gaetano Filangieri, Principe di Satriano, a cui è stato intitolato l’edificio. Il Museo Filangieri raccoglie armi, porcellane, maioliche, dipinti, monili, libri e costumi.

Altra importante fermata lungo la “via dei musei”, è un tempio di bellezza che offre testimonianze di una storia che ha reso la Campania crocevia di tutte le arti contemporanee. Il Museo Madre si trova nell’ottocentesco Palazzo Donnaregina.

Nella città antica, si consiglia la visita ai musei sorti agli inizi dell’Ottocento per volere di Ferdinando IV di Borbone. Il sovrano, infatti, inaugurò nel 1801 il Museo di Mineralogia, considerato il più importante museo mineralogico italiano e tra i più importanti d’Europa, per il numero di reperti (circa 30mila) e l’alto valore delle collezioni. Nel Monastero dei SS. Le collezioni superano i 50mila reperti e rappresentano i maggiori raggruppamenti vegetali e animali risalenti fino a circa 155 milioni di anni fa.

Sulla direttrice di Chiaia - il borgo che si sviluppò fuori del perimetro urbano a partire dal XVI secolo - si erge l’elegante museo neoclassico. Circondato da un bellissimo giardino allestito con piante esotiche, Villa Pignatelli espone collezioni di porcellane di Capodimonte e di altre manifatture, vasi cinesi, arredi d’epoca, dipinti del ‘700 napoletano, bozzetti di Vincenzo Gemito. Sulla collina del Vomero, al limite sud, sorge la villa neoclassica, eretta da Ferdinando IV per la moglie Lucia Partanna, duchessa di Floridia.

È la grande Certosa di Napoli. Fondata nel XIV secolo, fu modificata nell’attuale veste barocca nel ‘600, ad opera di Cosimo Fanzago. La Chiesa della Certosa con gli ambienti annessi (Sala Capitolare, Refettorio, Coro dei Conversi, Sagrestia, etc.) è il centro monumentale del complesso. Nelle sale del museo sono raccolti cimeli storici, ricordi teatrali, porcellane, oreficerie sacre e una ricca sezione dedicata ai presepi (napoletani e non) del Settecento e Ottocento. Inoltre, una Pinacoteca con dipinti del ‘600 e delle scuole ottocentesche.

Gusto e Tradizione Culinaria

Per una pausa veloce ci siamo fermati da Solopizza in Via Medina, dove abbiamo potuto assaggiare tantissimi gusti, dalla classica margherita napoletana, alla pizza vegetariana fino alla pizza fritta con il ripieno di ricotta, cicoli, pomodori e provola.

E dopo la pizza non può mancare il vero caffè napoletano. Gianluca ci ha mostrato come si fa il vero caffè napoletano con la “macchinetta” e poi è toccato a noi metterci alla prova con la preparazione del caffè. Ci vogliono almeno 20 minuti per prepararlo e prendere il caffè insieme era l’occasione sedersi e fermarsi a parlare. E così abbiamo fatto noi.

È un locale da street food dove viene sfornata la pizza a portafoglio, una pizza più piccola che viene piegata in quattro per mangiarla mentre si passeggia. E se ti rimane voglia di qualcosa di goloso prova le graffe calde.

Momento goloso al Rione Sanità: fermatevi ad assaggiare il fiocco di neve dalla pasticceria Poppella. Si tratta di deliziose palline di pasta sofficissima ripiene di crema alla ricotta. La ricetta sembra essere super segreta e le potete assaggiare solo qui.

Il locale vuole riprodurre una tradizionale bettola napoletana ma non una bettola qualunque, una “Signora” bettola! La cucina è squisita, ovviamente abbiamo assaggiato la pizza e la pizza fritta e poi pasta e patate e la “genovese”, pasta con sugo di carne e cipolle che, da genovese, vi dico che con Genova non ha nulla a che fare.

A Napoli la pizza è un rito, si sa. Tanti gli indirizzi dove mangiarla. In via dei Tribunali, per esempio, dove i prezzi sono ancora popolari. A ruota di carro, a portafoglio o fritta. Chi l’ha detto che questo cibo va mangiato solo seduti a tavola. Amatissima anche a mo’ di street food. Tra frittatine di pasta, crocchè di patate e arancini. Anche i cuoppi di mare sono una delle prelibatezze che si comprano appena arrivati a Napoli.

Dal salato si passa al dolce. Graffe, pastiera sua maestà il babà, ma anche il famoso fiocco di neve, quello di Poppella è ottimo. Per non dimenticare, le sfogliatelle, la varietà più famosa è la cosiddetta “riccia”, dolce dalla forma triangolare. E il caffè? Nella città partenopea è molto più che una semplice bevanda. Sosta obbligata, dunque, al Gran Caffè Gambrinus, che si affaccia su piazza Trieste e Trento e su via Chiaia. Ritrovo di capi di Stato e teste coronate, e poi caffè letterario e luogo di ispirazione di artisti e intellettuali del calibro di Oscar Wilde, Gabriele D’Annunzio, Ernest Hemingway e Matilde Serao.

Da non perdere gli antipasti gustosi e ricercati come gli involtini di melanzane, gli ottimi primi come gli ziti alla genovese, la parmigiana o pasta patate e provola. Se volete mangiare una pizza davvero gustosa accomodatevi da Lombardi 1892, storico locale in via Foria 12/14 che tramanda la sua storia di generazione in generazione. I pochi e ravvicinati coperti rendono subito l’idea di convivialità che a Napoli s’incontra a ogni angolo. La veracità dei piatti è stemperata (pure) dal luogo che mette insieme storia e tradizione campana. Le mattonelle dipinte a mano sono di fine Settecento. Per assaggiare la cucina tipica napoletana in un ambiente intimo e curato, c’è l’indirizzo La Trattoria dell’Oca, dotata di due piccoli.

Oltre Napoli: Escursioni nei Dintorni

Oltre a essere uno dei vulcani più studiati al mondo, è uno dei simboli di Napoli. All’interno del complesso, c’è, inoltre, un museo che racconta l’evoluzione geologica del vulcano.

Da Pompei a Ercolano, nei dintorni di Napoli, si trovano due bellezze archeologiche tra le più famose al mondo. È un museo a cielo aperto che si lascia attraversare, ma il viaggio è lungo soprattutto se dopo aver visto il Foro, l’Anfiteatro e alcune domus, si vuole proseguire verso Ercolano.

Capri è la perla del golfo di Napoli, con i suoi incantevoli Faraglioni, scogli rocciosi di circa cento metri raggiungibili con un’escursione in barca. Sono ben visibili dalla baia di Marina Piccola, una spiaggia a sud dell’isola che gode di una grande fama. All’epica si raccorda la storia, quando si pensa alla Grotta Azzurra, già nota sotto l’imperatore Tiberio che amava passarvi le giornate, tanto che fece costruire un passaggio diretto dalla sua villa. A pochi minuti di distanza dal vivace centro, c’è Anacapri con la bellissima chiesa di San Michele Arcangelo.

«Ischia è un posto dolcissimo dove si vive senza nessuna fatica», scriveva Pasolini a proposito della più grande isola del golfo di Napoli. Come dargli torto. A Ischia, si torna anche un po’ bambini e ci si meraviglia di come essere umano e territorio possano incastrarsi così bene. Non c’è solo un mare paradisiaco. Già i romani avevano sfruttato le acque alcaline di Ischia per ricavarne affascinanti complessi termali. Da intervallare con un bagno nella Sorgente di Nitrodi o nella Baia di Sorgeto. Piante rare, cascate e un meraviglioso parco di Aloe.

Qui venne ambientato Il Postino con Massimo Troisi, ma la bella Procida ha fatto da sfondo anche alle vicende del romanzo di Elsa Morante, L’Isola di Arturo. Le case colorate che s’affacciano sull’acqua trasparente, i vicoli orlati dai tavolini dei locali, il porto con le sue botteghe storiche. Tante le spiagge dove potersi rilassare. Quella del Pozzo Vecchio, dalla sabbia scura e dall’acqua fresca, è libera, mentre quella di Chiaiolella è attrezzata e, anzi, sorgono lungo il litorale tantissimi locali dove potersi fermare per un aperitivo. Con il Ponte di Vivara, si arriva all’omonima isola, dove la natura sprigiona tutta la sua poesia, grazie a una vegetazione lussureggiante, che si può attraversare grazie ad alcuni sentieri.

Tabella riassuntiva dei principali punti di interesse

Luogo Descrizione
Piazza del Plebiscito Cuore di Napoli, sede di eventi e circondata da edifici storici.
Palazzo Reale Antica residenza dei Borbone, con musei e giardini.
Teatro San Carlo Uno dei teatri d'opera più antichi d'Europa.
Galleria Umberto I Elegante galleria commerciale con architettura neoclassica.
Spaccanapoli Strada storica che taglia il centro della città.
San Gregorio Armeno Via dei presepi, famosa per le botteghe artigiane.
Cappella San Severo Custodisce il Cristo Velato, capolavoro della scultura italiana.
Museo Archeologico Nazionale Uno dei musei archeologici più importanti al mondo.
Catacombe di San Gennaro Antiche aree cimiteriali sotterranee.

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