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Turismo Culturale a Messina: Cosa Vedere

Messina, una città affascinante e ricca di storia, è un gioiello incastonato sullo Stretto di Messina, offrendo una combinazione unica di bellezze naturali e tesori architettonici. Messina è una città che cattura l’essenza stessa della Sicilia, con le sue stradine lastricate, i palazzi storici e l’ospitalità calorosa dei suoi abitanti.

Storia e Cultura di Messina

Messina vanta una storia affascinante che risale all’antichità greca. Nel corso dei secoli, Messina è stata governata da diverse potenze, tra cui i Romani, i Bizantini, gli Arabi e i Normanni. Oggi, Messina è una vivace città moderna che abbraccia il suo ricco passato.

Attrazioni Principali di Messina

La centralissima Piazza del Duomo è il miglior punto d’inizio per una visita al cuore di Messina. Qui si trova la principale attrazione turistica della città e da qui a piedi potete facilmente raggiungere tutte le altre. È anche un buon punto di osservazione per chi ama guardare il via vai di gente.

Il Duomo di Messina

La Cattedrale di Messina, conosciuta anche come Duomo di Messina, è un vero gioiello architettonico e uno dei principali punti di riferimento della città. L’esterno della cattedrale è una vera opera d’arte, con le sue imponenti facciate decorate da sculture e mosaici che raccontano storie bibliche e mitologiche.Icona di Messina, il Duomo rivendica orgoglioso il suo ruolo di monumento che ha attraversato i secoli, pur portando con sé le cicatrici del tempo e delle calamità, colpito per la prima volta dal devastante terremoto del 1783, poi da quello del 1908 e, come se non bastasse, oltraggiato nel 1943 da un incendio provocato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Noto anche come Cattedrale di S. Maria Assunta, la sua costruzione originaria risale all'epoca normanna.Anche l’interno preserva notevoli evidenze della lunga storia del Duomo. Nella navata destra, miracolosamente scampata all’incendio del 1943, con lo sguardo rivolto al Divino, si trova la statua di san Giovanni Battista, opera del XVI secolo attribuita ad Antonello Gagini: è l’unica sopravvissuta dell’originario allestimento detto “Apostolato” di Giovanni Montorsoli, perché le altre statue sono ricostruzioni moderne. Tardo quattrocentesco è il portale che introduce al Tesoro del Duomo, scrigno di preziosi tesori d’arte e storia sacra. Sotto la scenografica struttura dell’altare maggiore, protagonista è la Madonna della Lettera, raffigurata in un pannello dorato del ‘600 mentre consegna la missiva all’ambasceria messinese, assicurando con il suo gesto la protezione della città. Sul finire del XVI secolo, fu Jacopo del Duca, allievo di Michelangelo, a progettare la Cappella del Sacramento, spazio fortunosamente risparmiato dalle calamità, che conserva le formelle raffiguranti la Cena in Emmaus e l’Ultima Cena e un prezioso mosaico trecentesco con la Madonna in trono.

Orologio Astronomico del Duomo di Messina

Tra le tante bellezze del Duomo di Messina ce n’è una che tutte le guide turistiche menzionano a parte, come un’attrazione in sé. Lo facciamo anche noi perché l‘orologio astronomico del campanile del duomo di Messina è davvero meraviglioso e merita di essere osservato con attenzione. Questo straordinario orologio, situato sulla facciata della cattedrale, è un capolavoro di ingegneria e arte. Realizzato dai fratelli Ungerer di Strasburgo e inaugurato nel 1933, rappresenta uno dei più grandi e complessi orologi meccanici astronomici al mondo. È un tripudio di oro e blu, decorato con scene storiche, figure mitologiche, segni zodiacali e altri simboli astronomici.Mentre ammirate l’orologio in movimento, sarete affascinati dalla sua precisione e dalla sua bellezza artistica. Su tutto, accanto al Duomo, veglia il campanile, ricostruito dopo il 1908 e dotato nel 1933 del più grande orologio astronomico al mondo che alle 12 in punto regala uno strepitoso spettacolo: il leone ruggisce, il gallo canta, la Madonna della Lettera riceve da un angelo la missiva che la designa protettrice della città, un altro angelo indica con la punta della freccia i giorni del calendario perpetuo.Il momento migliore per ammirarlo è mezzogiorno, quando le figurine in bronzo prendono vita e si muovono al suono dell’Ave Maria di Schubert. Lo spettacolo dura circa 12 minuti.

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Chiese Storiche di Messina

Messina è una città ricca di chiese storiche, ognuna delle quali rappresenta un’importante testimonianza della fede e dell’arte religiosa. Tra le chiese più notevoli di Messina, non potete perdere la Chiesa di Santa Maria Alemanna, un gioiello dell’architettura normanna con un affascinante mix di stili arabo-normanno e gotico.Un’altra tappa imperdibile è la Chiesa di San Gregorio, un’antica chiesa bizantina che custodisce preziosi mosaici e affreschi risalenti al VI secolo. A carpire l’attenzione sono subito la bella cupola, che poggia su un tamburo d’influenza bizantina, all’incrocio della navata e del transetto, e le decorazioni arabo-normanne sui tre portali della facciata; ma non lascia indifferente neppure la sacralità dell’interno, relativamente sobrio rispetto alla ricchezza decorativa delle pareti esterne, che presenta colonne con capitelli scolpiti con motivi vegetali e geometrici, tipici del Romanico, e una policromia affidata all’alternanza di pietra lavica, calcarea, mattoni e marmo.La sua origine risale al periodo arabo-normanno, intorno al XII secolo, quando Messina era crocevia di culture mediterranee, e pare sia stata eretta sul sito di un antico tempio pagano. Inizialmente dedicata alla santissima Annunziata, nel XV secolo si arricchì dell’intestazione “dei Catalani”, in segno di riconoscimento alla comunità catalana giunta a Messina durante il dominio aragonese, alla quale fu consentito l’uso della chiesa come proprio luogo di culto.Passeggiando per le vie moderne di Messina, non ci si aspetterebbe di trovare un gioiello medievale nascosto tra i palazzi contemporanei. È la chiesa di S. Maria degli Alemanni, situata nel cuore della città, uno dei rari esempi di architettura gotica in un contesto, come quello siciliano, fortemente caratterizzato dalle influenze arabo-normanne e romaniche. In parte sopravvissuta alle devastazioni e ai numerosi terremoti e che hanno colpito Messina, incluso quello del 1908 dal quale uscì indenne, fu costruita nel XIII secolo (intorno al 1220-1230) dai Cavalieri Teutonici, un ordine militare e religioso nato durante le Crociate in Terra Santa: il termine “Alemanni” si riferisce appunto alla provenienza tedesca (alemanna) di questi cavalieri, chiamati anche “Teutonici”. Prevalentemente in pietra calcarea locale, un materiale che conferisce all’edificio un aspetto solido e severo, in linea con l’austerità tipica delle costruzioni militari religiose, preserva un interno a tre navate coperte da archi ogivali, sorretti da slanciate colonne con capitelli decorati da motivi vegetali e geometrie semplici, unici ornamenti sopravvissuti.

MuMe - Museo Regionale Interdisciplinare di Messina

Dopo la visita della città, quella del MuMe - Museo Regionale Interdisciplinare di Messina è una tappa imprescindibile per comprendere a fondo la storia e l’arte di Messina. Le sue collezioni, frutto di secoli di fermento culturale, sono una testimonianza viva della grandezza artistica che ha segnato la Sicilia e, più in generale, il Mediterraneo.Istituito nel 1806 come Civico Museo Peloritano nell’ex monastero di S. Gregorio, come tutta la città non fu risparmiato dal sisma del 1908, e solo nel 1914 tutto il patrimonio sopravvissuto e recuperato dalle macerie viene riallestito nell’ex filanda Barbera-Mellinghoff dove rimase fino al 2017, quando tutto il complesso museale viene trasferito nel nuovo grande edificio costruito nella vicina spianata di San Salvatore dei Greci, al n. 465 di viale della Libertà.Una delle sezioni più preziose è quella dedicata alle opere di Antonello da Messina e dei pittori ispirati all’arte del Maestro messinese. Tra i suoi capolavori spicca il celebre Polittico di San Gregorio, straordinario esempio della maestria di Antonello nel rappresentare la spiritualità con incredibile realismo.

Forte S. Salvatore

Forte S. Baluardo che ha attraversato i secoli, testimoniando la stratificazione di eventi e poteri che hanno segnato la Sicilia, il Forte S. Salvatore si adagia sulla stretta penisola di San Raineri dove fu costruito nel 1540 per volere di Carlo V d’Asburgo come parte di un imponente sistema difensivo esteso all’intera città.La scelta non fu casuale: la lingua di terra a forma di falce che si protende nel mare e che definisce il grande porto naturale di Messina ha da sempre rappresentato una posizione strategica per il controllo delle rotte marittime del Mediterraneo. Elemento architettonico di grande impatto visivo la torre di guardia, che nel corso dei secoli ha avuto un ruolo di difesa fondamentale, era un ottimo punto di avvistamento per le imbarcazioni che entravano nello Stretto di Messina.A sovrastarla è la statua della Madonna della Lettera, collocata sulla sommità della torre nel 1934, in occasione del Giubileo straordinario indetto da Papa Pio XI, e legata a una delle leggende più care ai messinesi. Secondo la tradizione, la Madonna inviò una lettera agli abitanti di Messina nell’anno 42 d.C., dopo che una delegazione della città era andata in Palestina per renderle omaggio. Nella lettera, la Vergine Maria benedisse la città e i suoi abitanti, promettendo protezione eterna: la frase conclusiva della benedizione è riportata proprio alla base della statua: “Vos et ipsam civitatem benedicimus” (“Benediciamo voi e la vostra città”). Il terremoto del 1908 lasciò in piedi il Forte S. Salvatore, che divenne un testimone muto della tragedia che colpì Messina, e fu risparmiato anche dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, rivestendo nuovamente il ruolo di avamposto difensivo.

Santuario della Madonna di Montalto

La storia Santuario della Madonna di Montalto, adagiato come una corona luminosa sulla sommità di una collina che domina Messina, affonda le radici in un evento miracoloso che, secondo la tradizione, ha scolpito nel cuore della città la presenza di una Madonna protettrice, pronta a vegliare sui suoi abitanti nei momenti più bui e tempestosi.Era il 1295, un'epoca segnata da turbolenze politiche e militari nella Sicilia aragonese. Proprio in quegli anni tumultuosi, quelli dei Vespri Siciliani, mentre Messina si risollevava dalle aspre guerre tra Angioini e Aragonesi, un’apparizione cambiò il destino della città. Era una colomba candida, simbolo di purezza e pace, che inviata dalla Vergine si librò in volo sopra il colle della Caperrina, segnando con precisione il luogo dove sarebbe sorto il santuario dedicato alla Madonna delle Vittorie, colei che avrebbe garantito la pace alla città dilaniata dai conflitti.Fu così che nacque il santuario, inizialmente costruito in forme gotiche, poi costretto a rimodellarsi, di volta in volta, sulle cicatrici lasciate da guerre e terremoti, compreso quello del 1908, che insieme a gran parte della città non risparmiò neppure Montalto. Fu il primo luogo di culto a essere ricostruito dopo il sisma, nel 1930, in stile eclettico romanico-gotico, con la facciata rivolta verso il mare affiancata da due campanili a cuspide, restituendo così alla città quello che per secoli era stato il suo faro spirituale, uno spazio di silenzio e contemplazione dove fedeli e pellegrini, oggi come ieri, salgono per cercare rifugio nei momenti di difficoltà. Lo si raggiunge in una quindicina di minuti a piedi da piazza Duomo, seguendo sulla sinistra le vie Dina e Clarenza.

Tempio Votivo di Cristo Re

Spettacolare la vista dai 60 metri della collina dove il Tempio votivo di Cristo Re si erge maestoso, un luogo dove il sacro si intreccia con la vastità del panorama sullo Stretto che abbraccia il fulgido mare e la città sottostante. Fu costruito negli Anni ’30 del ‘900 in linee di gusto neobarocche, ispirato al desiderio di creare un luogo di culto monumentale in onore del Cristo Re e dedicato alla memoria dei caduti della prima guerra mondiale. La sua storia, però, affonda le radici in un passato assai più lontano, poiché sorge sulle rovine di un’antica fortezza normanna, il Castello di Matagrifone del XII secolo. Superstite dell’antica fortezza la torre ottagonale, sulla quale nell’agosto 1935 venne collocata una campana di 130 quintali ottenuta dalla fusione del bronzo dei cannoni sottratti ai nemici nella prima guerra mondiale.Vi si giunge, dopo la visita del Santuario della Madonna di Montalto, procedendo per le vie Dina e Clarenza fino al viale Principe Umberto, una decina minuti di camminata lungo la quale la prima cosa che si scorge è la cupola, una sentinella silenziosa che veglia sulla città e che al crepuscolo, quando il sole scende sul mare, si tinge di rosa e arancio mentre si librano nell’aria i rintocchi quotidiani della campana che ricordano i caduti. Austero e carico di pathos l’interno, ripartito in tempio inferiore e tempio superiore, attraversato dai fasci di luce che filtrano dalle vetrate decorate a mosaico.

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Altre Attrazioni e Attività a Messina

  • Fontana di Orione: Un altro bel soggetto fotografico in Piazza del Duomo è la Fontana di Orione, una fontana ornamentale del Cinquecento riccamente ornata di sculture in marmo di Carrara. La fontana fu commissionata a Giovanni Angelo Montorsoli, allievo di Michelangelo, per commemorare la costruzione dell’acquedotto di Messina.
  • Fontana di Nettuno: Un’altra elegante fontana cinquecentesca ad opera di Giovanni Angelo Montorsoli è la Fontana del Nettuno, raffigurante il dio del mare in una posa fiera ed orgogliosa che domina i mostri marini Scilla e Cariddi. Il richiamo allo stile michelangiolesco qui è ancora più evidente.
  • Stele della Madonna della Lettera: Testimonianza dell’indissolubile legame tra Messina e il mare, la Madonna della Lettera o Madonnina del Porto è una statua in bronzo dorato posta in cima a una stele votiva posta all’estremità del braccio di San Raineri, punto in cui le navi entrano ed escono dal porto.
  • Passeggiate Panoramiche: Ammira il Faro di Capo Peloro, un’icona inconfondibile di Messina, situato sulla punta estrema della Sicilia, dove lo Stretto di Messina incontra il Mar Ionio. Oltre ad ammirare il faro stesso, potrete godere di una vista mozzafiato sullo Stretto di Messina e sulla costa calabrese.
  • Oasi di Pace: Se state cercando un’oasi di pace e tranquillità a pochi passi dal centro di Messina, i Laghi di Ganzirri sono la destinazione perfetta. Passeggiando lungo i sentieri che costeggiano i laghi, sarete circondati da una rigogliosa vegetazione e da una ricca fauna selvatica.

Gite Fuori Porta da Messina

Mentre esplorate le meraviglie di Messina, non perdete l’opportunità di fare delle gite fuori porta e scoprire le bellezze naturali e culturali dei dintorni.

  • Isole Eolie: Potrete visitare le incantevoli Isole Eolie, un arcipelago vulcanico di rara bellezza, dove potrete ammirare paesaggi mozzafiato, spiagge incontaminate e un’atmosfera rilassante.
  • Parco Naturale Regionale dei Nebrodi: Per gli amanti della natura, non perdete l’opportunità di visitare il Parco Naturale Regionale dei Nebrodi, un’area protetta ricca di flora e fauna uniche, perfetta per escursioni a piedi o in mountain bike.

Tabella delle Attrazioni Principali di Messina

Attrazione Descrizione
Duomo di Messina Cattedrale normanna con mosaici, affreschi e l'Orologio Astronomico.
Orologio Astronomico Uno dei più grandi e complessi orologi astronomici al mondo.
MuMe - Museo Regionale Collezioni di arte e archeologia, con opere di Antonello da Messina e Caravaggio.
Forte S. Salvatore Baluardo storico con vista sullo Stretto di Messina.
Santuario della Madonna di Montalto Santuario panoramico con vista su Messina.
Tempio Votivo di Cristo Re Tempio neobarocco dedicato ai caduti della prima guerra mondiale.

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