Turismo Esperienziale: Definizione, Esempi e Perché Sta Conquistando i Viaggiatori
Salire in malga per produrre un formaggio tipico, realizzare un vaso tra palafitte dell’età del bronzo, selezionare frutti di bosco per una marmellata, imparare a cucinare un piatto tipico, coltivare e raccogliere erbe medicinali: sono alcuni esempi di “esperienze” che vengono proposte, in misura crescente, a turisti e visitatori da molte località.
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un profondo cambiamento nella concezione delle vacanze. È proprio in questo contesto che si inserisce il concetto di turismo esperienziale, un’espressione nata negli ultimi anni ma che sta diventando sempre più rilevante.
Cos'è il Turismo Esperienziale?
Si tratta del cosiddetto “turismo esperienziale”, un nuovo modo di fare turismo che attira per la sua capacità di associare vacanza e momenti di svago a concrete attività dove “fare”, ”imparare” e “sperimentare” divengono centrali.
Con l’espressione “turismo esperienziale” si definisce una forma di turismo in cui i viaggiatori provano in maniera più partecipativa alcune attività e attraverso esse scoprono un paese, una città o una regione. L’esperienza attiva diviene quindi strumento privilegiato attraverso cui interfacciarsi con gli abitanti del posto o “locals”, con le tradizioni culinarie ed enogastronomiche, la storia, la cultura e l’ambiente.
Il turismo esperienziale, noto anche con il termine di turismo responsabile o consapevole, è un tipo di vacanza basato sull’obiettivo della conoscenza diretta del luogo in cui ci si trova. Già da questa definizione possiamo capire come il turismo esperienziale si differenzi non di poco dal turismo cosiddetto di massa, ancora oggi quello dominante, fondato sulla visita dei posti più conosciuti delle città o dei paesi, dei principali monumenti e bellezze naturali.
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Turismo Esperienziale vs. Turismo di Massa
Questo non significa affatto che nel turismo esperienziale tutti questi elementi vengano meno, ma si tratta di un tipo di esperienza più profonda e ricca, capace di cogliere anche gli aspetti meno “turistici” di un determinato territorio. Nel turismo esperienziale si preferisce valorizzare di più la qualità del tempo trascorso in vacanza piuttosto che la quantità del soggiorno.
Immersivo e trasformativo sono alcuni degli aggettivi che vengono attribuiti al turismo esperienziale, che esiste quindi in contrapposizione al turismo di massa, uniformato e indifferenziato nella maggioranza dei casi. E quindi, a minor valore aggiunto per una fetta di clienti sempre più informati ed esigenti.
Nel turismo di massa le persone viaggiano spesso in gruppi più numerosi, con mezzi come pullman e accompagnati da guide turistiche da un’attrazione all’altra. La loro parte attiva consiste in qualche domanda, o si apprestano a fotografare. Mangiano cibi familiari e hanno poche o nessuna interazione con gli abitanti dei luoghi visitati.
Altri invece acquistano pacchetti “all inclusive” in resort di paesi lontani, trascorrono il loro soggiorno senza mai uscire dai villaggi turistici e sapendo poco o nulla del territorio in cui si trovano. In sostanza vivendo la vacanza in una sorta di “bolla consumistica uniformata”.
Questo tipo di turismo non può essere considerato esperienziale, ma standard o “di massa” e sempre meno adatto alle preferenze di un pubblico più sofisticato, ossia un pubblico in cerca di emozioni forti e memorie indelebili.
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Il turismo esperienziale si rivolge proprio a questa categoria di viaggiatori. Essi sono interessati alla scoperta, all’apprendimento, informati ed educati e in molti casi finanziariamente capaci e pronti a spendere in prodotti che devono essere all’altezza delle loro aspettative.
Caratteristiche Chiave del Turismo Esperienziale
Il turismo esperienziale può essere descritto attraverso alcune semplici definizioni:
- Autentico: Il vero turismo esperienziale va oltre la superfice e fornisce ispirazione attraverso chicche uniche del territorio, anziché le consuete attrazioni turistiche e monumenti.
- Emozionale: Il viaggiatore interessato al turismo esperienziale vuole creare profonde e autentiche connessioni emotive con le persone, tradizioni e costumi del posto.
- Immersivo: I viaggiatori esperienziali si immergono nella cultura locale per poter raggiungere una comprensione più profonda dei luoghi che stanno visitando.
- Attivo: I partecipanti sono ingaggiati in prima persona a fare, creare e toccare con mano gli elementi dell’esperienza, anziché osservarli distrattamente e passivamente.
- Trasformativo: I viaggiatori che praticano turismo esperienziali sono immersi - attraverso un più profondo livello relazionale - nella località che visitano. Per questo motivo sviluppano una sorta di empatia e comprensione più profonda delle sue dinamiche.
- Locale: Le ripercussioni sulla comunità locale dove il turismo esperienziale viene praticato possono essere molteplici e positive.
- Sostenibile: La dimensione granulare delle offerte di turismo esperienziale fa circolare i fondi all’interno delle comunità andando ad aiutare le persone del luogo in modo diretto e sostenibile per l’ambiente e l’economia locale.
Inoltre per poter interagire con gli abitanti del posto di solito si formano piccoli gruppi di 8-10 persone, dove si creano rapporti amicali e dove l’impatto sull’ambiente circostante è meno “corrosivo”.
Esempi di Turismo Esperienziale
Il turismo esperienziale si basa sullo svolgimento durante una vacanza di molteplici attività che permettono di connettersi a livello umano, emotivo e anche spirituale con il luogo. Le attività possono essere diverse.
Spesso il turismo esperienziale viene confuso con un altro termine, altrettanto diffuso negli ultimi anni, ovvero quello di Slow Tourism, in Italiano Turismo lento. Inoltre, si può associare allo Slow Tourism (Turismo lento) .
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Ecco alcuni esempi:
- Turismo enogastronomico: Un tipico esempio riguarda l’enogastronomia di un luogo. Uno dei principali fattori che caratterizza la cultura di un determinato luogo infatti è proprio il cibo tradizionale. A sua volta, il turismo enogastronomico si suddivide in numerose altre attività, come ad esempio la degustazione dei vini e dei prodotti tipici, che prevede la visita in cantine o in vigneti della zona attraverso la guida di un sommelier esperto o attraverso la visita in strutture di produzione sia del vino che del cibo locale.
- Cooking class: Un altro esempio tipico è il cosiddetto cooking class, ovvero l’attività con la quale il turista cucina da sé le pietanze tipiche del posto.
- Turismo naturalistico: Altrettanto diffuse sono quelle attività che rientrano nella categoria di turismo naturalistico, come ad esempio il trekking, sia quello effettuato nella natura sia il cosiddetto trekking urbano, svolto invece nei centri storici delle città o dei borghi.
- Attività all'aria aperta: In alternativa, ci sono anche attività come il rafting o lo slow rafting oppure il cicloturismo, consistente in escursioni da effettuare in bicicletta tra i boschi o nelle città storiche.
Altre attività includono:
- Turismo sportivo.
- Turismo salutistico.
- Pescaturismo.
Perché il Turismo Esperienziale è in Crescita?
Le ragioni da attribuirsi alla crescita del turismo esponenziale sono legate alla globalizzazione più o meno selvaggia degli ultimi decenni che ha iniziato già da tempo a mostrare i suoi punti deboli, soprattutto a causa dell’omologazione che porta.
Turisti e viaggiatori vogliono andare controcorrente nei loro consumi e godere di stili di vita più sostenibili e legati ad esperienze uniche e irripetibili, da poter raccontare una volta tornati a casa e ricordare per sempre.
Provare qualcosa di nuovo è la priorità che più della metà degli intervistati dichiarano nei sondaggi, quando si parla di pianificare un viaggio. Queste persone cercano connessioni emotive ed emozionali profonde e le trovano nel turismo esperienziale.
Creare e rendere accessibili esperienze curate in ogni minimo dettaglio è quindi un’attività dai molteplici risvolti positivi per il viaggiatore, la comunità e il promotore locale.
Come Sfruttare il Turismo Esperienziale
Per farlo devi, per prima cosa, studiare le possibilità offerte dal tuo territorio. Sei al mare? Ricordati che non c’è solo la spiaggia! A pochi km possono esserci cantine o aziende agricole o cooperative di pescatori disposte ad organizzare, per i tuoi ospiti, tour guidati completi di degustazione o cene. Sei in una grande città? Hai mai pensato di offrire una conoscenza del territorio del tutto insolita? Inoltre, potresti decidere di far conoscere la cucina locale offrendo delle lezioni di cucina. Nel caso di un agriturismo non c’è nulla di più semplice che portare i propri clienti a cercare gli ingredienti e poi insegnargli come usarli.
Ricorda! Una vacanza basata sull’esperienza va senza dubbio a riempire di nuovo significato il concetto di viaggio. Questo turismo fa bene sia ai viaggiatori sia agli albergatori. Inoltre il turismo esperienziale permette di avvicinarsi anche allo slow touring (turismo lento), al turismo consapevole o sostenibile e al turismo di prossimità.
Infine, una proposta di soggiorno ricca di esperienze positive per i clienti e attente all’ambiente, costituisce anche una grande occasione per lavorare sulla propria brand awareness: la tua attività sarà ricordata dai clienti con affetto e stima perché associata a momenti che hanno generato bellissimi ricordi.
Il Futuro del Turismo Esperienziale in Italia
L’Italia, con la sua storica e infinita frammentazione degli usi e costumi, delle sue eccellenza agroalimentari ed enogastronomiche, ha sicuramente il maggiore potenziale mondiale in merito a questa tipologia di fruizione turistica. Infatti i sondaggi ci dicono ogni anno che l’Italia è la meta più desiderata. Purtroppo non è però la più acquistata.
Se il sistema Italia saprà reagire e ripensare la propria strategia di offerta e di promo commercializzazione potrà portare grande valore nelle casse nazionali e tanti nuovi posti di lavoro.
I tempi sono cambiati, il viaggiatore è diventato un turista, e scomodare Ulisse e Dante è certamente una provocazione. Ma quella voglia di “divenir del mondo esperto” e di “non negar l’esperienza” sta tornando in auge. Oggi più che mai. Si sente infatti parlare sempre più spesso di turismo esperienziale. Il suo significato è raccolto tutto nel nome: esperienza deriva infatti dal latino “experiens”, participio presente di “experiri” che significa provare, sperimentare, mettere alla prova. È un nuovo modo di concepire il viaggio - ma allo stesso tempo il più antico - più intimo e profondo, che va al di là del relax su una spiaggia assolata, ma che porta alla reale conoscenza dei luoghi.
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