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Turismo in Bangladesh: Informazioni e Consigli per un'Esperienza Autentica

Venite alla scoperta del Bangladesh, un incredibile paese dell'Asia ancora poco conosciuto dal turismo di massa ma con molto da offrire a viaggiatori avventurosi e curiosi. Siete perdonati se, avendo letto la stampa internazionale, pensate al Bangladesh più come a una zona disastrata che come a una meta turistica. Tuttavia, dietro alle immagini di cicloni, inondazioni e instabilità politica, si nasconde un paese sorprendentemente bello e lussureggiante, con una ricca storia e una varietà di luoghi interessanti piuttosto insolita per un paese di queste dimensioni.

Per iniziare, potete visitare siti archeologici che risalgono a più di 2000 anni fa, scoprire la spiaggia più lunga e la foresta di mangrovie più grande del mondo, oppure visitare le decadenti tenute dei maragià del XIX secolo. Nonostante sia il paese più densamente popolato al mondo, il Bangladesh rurale è molto rilassante, spazioso e amichevole.

I viaggiatori provenienti dall’India rimangono in genere piacevolmente sorpresi nell’incontrare ufficiali alla frontiera che offrono loro una tazza di tè invece che una montagna di moduli da compilare.

Dacca: La Capitale dalle Mille Sfaccettature

Dacca, o Dhaka, la capitale del Bangladesh, è una città dalle mille sfaccettature, capace di sorprendere con la sua energia inaspettata e la sua autenticità. Il cuore storico della città, Dacca Vecchia, è un labirinto di vicoli stretti e caotici: il consiglio è quello di immergersi e perdersi per provare a cogliere angoli e sfumature senza ordine ma di grande poesia.

Qui si trovano alcuni dei luoghi più iconici della capitale, come il Lalbagh Fort, una fortezza incompiuta risalente al XVII secolo, circondata da splendidi giardini. Diverse leggende provano a motivare la sua costruzione e la sua incompiutezza: una delle più note riguarda la morte prematura di Pari Bibi, la figlia del subahdar (governatore) Shaista Khan. L’Ahsan Manzil, conosciuto come Palazzo Rosa, è un’iconica residenza del XIX secolo situata a Dhaka, un tempo dimora dei Nawab, influente élite bengalese. Costruito nel 1872, il palazzo combina elementi architettonici europei e moghul, con una facciata rosa sfarzosa, una cupola centrale e dettagli decorativi raffinati. Centro politico e sociale dell’epoca, ospitava banchetti, incontri di rilievo e cerimonie. Oggi, trasformato in museo, espone oggetti storici legati ai Nawab, offrendo un viaggio nel passato fastoso di questa famiglia.

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Passeggiare per Dacca Vecchia significa anche scoprire botteghe artigiane, mercati locali e piccole moschee nascoste, dove il tempo sembra essersi fermato. Per comprendere appieno la cultura bengalese, una visita ai musei di Dacca è d’obbligo. Il Museo Nazionale del Bangladesh è il più grande del Paese e ospita una vasta collezione di manufatti storici, opere d’arte, costumi tradizionali e testimonianze della guerra di indipendenza. Chi ama lo shopping non può perdere il New Market, un labirinto di bancarelle dove si trova di tutto: tessuti tradizionali come il jamdani, gioielli, spezie e oggetti artigianali. Dacca è attraversata da una rete di canali e fiumi che da sempre influenzano la vita cittadina e per la quale è spesso soprannominata “la Venezia d’Oriente”. Un giro in barca sul fiume Buriganga è un’esperienza imperdibile per immergersi nell’atmosfera autentica della città, sia di giorno che di sera. Navigando sul fiume, si possono osservare i venditori ambulanti che trasportano merci, le piccole comunità lungo le rive e i tramonti che tingono d’oro le acque. Nonostante il caos urbano, Dacca offre anche angoli di pace nei suoi parchi e giardini. Il Ramna Park, uno dei più antichi e grandi della città, è perfetto per una passeggiata o un picnic all’ombra degli alberi secolari.

La sera, Dacca si anima di una dinamica scena culturale e gastronomica. Gli appassionati di teatro possono ammirare spettacoli tradizionali e concerti di musica bengalese presso il Shilpakala Academy, il centro culturale della città; mentre i cinefili possono immergersi nella ricca produzione locale nei numerosi cinema della città. Per cena e serata, nei quartieri di Gulshan e Banani si susseguono ristoranti di alto livello e bistrot, perfetti per gustare piatti bengalesi o proposte internazionali.

Informazioni pratiche per visitare Dacca

  • Periodo migliore: Il periodo migliore per visitare Dacca è durante la stagione secca, da novembre a marzo, quando il clima è più fresco e le piogge sono rare. Dacca ha infatti un clima tropicale monsonico, caratterizzato da estati calde e umide, inverni miti e una stagione delle piogge intensa.
  • Temperature: Le temperature medie variano dai 20°C in inverno ai 35°C in estate.
  • Come muoversi: Muoversi a Dacca può essere un’avventura, data la densità del traffico. Per tragitti più lunghi, si possono utilizzare i taxi o le automobili con driver, concordando sempre prima la tratta e la cifra da pagare. In alternativa, Dacca è ben collegata al resto del Bangladesh tramite autobus e treni.
  • Trasporti: La capitale ha numerosi terminal per gli autobus interurbani, tra cui Gabtoli e Saidabad, serviti da diverse compagnie sia private che pubbliche. Gli autobus turistici sono più popolari tra i viaggatori, perché confortevoli e dotati di aria condizionata. La stazione ferroviaria principale di Dacca, Kamalapur Railway Station, è il punto di partenza per treni diretti verso le maggiori città del paese, tra cui Rajshahi, Sylhet e Chittagong.
  • Cucina: La cucina bengalese è un trionfo di sapori e spezie. Tra i piatti tradizionali, spiccano il biryani, preparato con carne e riso aromatico, e il fish curry, spesso a base di hilsa, il pesce simbolo del Bangladesh. I dolci, come il rosogolla e il mishti doi, sono perfetti per concludere un pasto. Non mancano le opzioni vegetariane, con pietanze a base di lenticchie, verdure e spezie.
  • Alcolici: A Dacca, il consumo di alcolici è piuttosto limitato a causa delle restrizioni religiose e culturali del Bangladesh, un paese a maggioranza musulmana (circa il 90% della popolazione).
  • Shopping: Dacca è famosa per i suoi tessuti, in particolare il jamdani, una tecnica di tessitura a mano che è anche patrimonio dell’UNESCO. Altri prodotti tipici includono gioielli in argento, oggetti in bamboo e ceramica, oltre alle spezie locali.

Cox's Bazar: La Spiaggia Più Lunga del Mondo

Prendiamo in considerazione il posto turistico per eccellenza del Bangladesh, Cox’s Bazar, la piccola città da cui parte la spiaggia ininterrotta più lunga al mondo, un vanto del Bangladesh. Questa famosa spiaggia più lunga del mondo (sono 120 km) è talmente lunga che non sai cosa fartene. L’unico posto raggiungibile sempre con mezzi sgangherati si chiama Inani Beach e dista circa 35 km da Cox’s Bazar, che stanno riempiendo, cosi mi hanno detto chi ci è stato di recente, di alberghi che ne distruggono tutta la bellezza.

Ci si arriva partendo da Cox’s Bazar e percorrendo la famosa Marine Drive, la strada che il governo ha trasformato di recente da un piccolo viottolo di campagna ad una strada normale ad una corsia e mezza cosi che sei costretto se sopraggiunge un’altra macchina in direzione opposta, a fermarti, se ci tiene alla vita, prendere bene le misure e passare. Si vantano che la spiaggia sia incontaminata. Certo, perchè non ci va nessuno o meglio non ci puoi andare perchè anche se percorri questa Marine Drive dall’inizio alla fine, cosa che nessuno fa, non hai posti dove fermarti, lasciare la macchina e tentare di avvicinarti alla spiaggia.

Il mare di Cox’s Bazar non è come quello di Rimini o di Cefalu’ o della costa Smeralda. E’ oceano cupo, dalle acque torbide perchè il fondo è sabbioso, subito profondo e pericoloso. Non è consigliato per farci una bella nuotata. A ma tanto i bengalesi mica nuotano: si immergono fino alle caviglie, tutti vestiti e si spruzzano l’acqua a vicenda.

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Informazioni Utili per il Viaggio

Ecco alcune informazioni utili per pianificare il tuo viaggio in Bangladesh:

Informazione Dettaglio
Capitale Dacca
Moneta Taka
Periodo migliore L’inverno (da novembre a febbraio)
Una parola Salam Aleykum (buongiorno)
Vaccini Nessuno
Avvertenze
  • Evitate di viaggiare di notte perchè le strade non sono illuminate e poche regole stradali vengono rispettate.
  • Proteggetevi dalle zanzare con buoni repellenti per via della dengue.
  • Evitate il noleggio auto perchè guidare da soli è davvero molto arduo.
A tavola In Bangladesh la cucina può essere molto piccante quindi informate sempre per bene il cameriere prima di ordinare.
Visto C’e’ la possibilità di un visto all’arrivo ed è molto semplice ottenerlo a differenza di quanto si legge on line; basta solo una invitation letter da parte di un tour operator locale, il biglietto aereo di ritorno e la prenotazione almeno della prima notte in Bangladesh. (costo 51 USD o 47 euro).
Passaporto Necessario con validità residua di almeno 6 mesi.
Visto Necessario. I viaggiatori di nazionalità italiana, così come la maggior parte dei visitatori stranieri, devono essere muniti di visto d’ingresso, che consente una permanenza massima di 90 giorni, e che è necessario richiedere prima della partenza, poiché non vengono rilasciati visti all’arrivo.
Ambasciata d’Italia in Dhaka Road 74/79 Plot 2/3 Gulshan, P.O.Box No.

Consigli Aggiuntivi

  • Infrastrutture: Uno dei maggiori ostacoli che impedisce al settore turistico di raggiungere livelli vantaggiosi per il paese è la mancanza di infrastrutture ovvero strade e mezzi di trasporto. Serve una rete di collegamenti fra le maggiori città e luoghi di valore turistico più estesa ma soprattuto praticabile e sicura.
  • Trasporti pubblici: Certo ci sono gli autobus che garantiscono i collegamenti fra le maggiori città da sud a nord e da est a ovest. Ma io non ci salirei neanche si mi pagassero un miilione di dollari. A parte il fatto che sono brutti, sgangherati, sporchi, scomodi e polverosi, queste proiettili vaganti sono pericolosissimi vuoi per la scarsa manutenzione vuoi perchè sono guidati da scellerati senza patente, sprovveduti e ignoranti nel senso proprio che ignorano anche le più basilari norme di guida sicura. A tutto questo si aggiungono sorpassi azzardati anche in curva e senza visibilità e un continuo strombazzare di clackson.
  • Prenotazioni: Vuoi comperare il biglietto del treno o del traghetto? Il problema non è ottenerlo ma pensare chi mandare al posto tuo a fare la fila per ore. Vuoi un posto decente sul traghetto? Devi trovare sull’agenda il numero di telefono di quel lontano tuo cugino che conosce il tizio che lavora all’ufficio prenotazioni o che è amico del vice sindaco.

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