Portogallo e Milano: Un Confronto Turistico
Nell’angolo più occidentale dell’Europa, il Portogallo è un Paese che affascina per il carattere genuino della gente, per i paesaggi surreali, la luce delle nuvole oceaniche e per i colori vivaci stemperati dal tempo. Non esiste una nazione così esuberante e malinconica allo stesso tempo. Si respira storia nei vicoli del Portogallo: dall’eterna Évora alle scogliere dell’Algarve, passando per Oporto… tutto trasuda del passato maestoso di un Paese che un tempo dominava i mari. Del suo impero coloniale oggi rimangono solo le isole Azzorre e Madeira, ma sono molte le influenze esotiche che si assaporano ancora nella musica, nella lingua, nell’arte.
Lisbona: Un Quadro da Vivere
Lisbona, con i suoi tram di legno, i vicoli stretti in salita, la capitale portoghese più che una città sembra un quadro. Ed è ancora più incantevole Lisbona quando si nota come porta fiera le cicatrici di incendi e terremoti del passato (quello del 1755 la distrusse per l?85%). Leggenda vuole che sia stato Ulisse a costruirla durante il suo ritorno a Itaca, in realtà si pensa che il nome derivi dal fenicio Allis Ubbo, che significa “porto incantevole”.
Nel Chiado ci sono le imponenti rovine gotiche della Chiesa del Carmo lasciata volutamente semidistrutta per ricordare l?immenso disastro. In questo quartiere pieno di negozi di lusso si trova il caffè “A Brasileira” in Rua Garrett, il preferito dal poeta Pessoa. Il cuore di Lisbona, invece, è il quartiere Baixa ricostruito dopo il terremoto secondo i canoni dell’Illuminismo (vie ordinate, stile Neoclassico) evidenti nella Praca do Rossio. Poco distante c’è la cattedrale di Lisbona la “Sé” e, da qui, una passeggiata in salita che porta all’antico Castello de São Jorge. Un altro angolo unico nel suo genere è Bairro Alto, storico quartiere aristocratico, poi bohémien nell’800, abitato da artisti squattrinati: se volete passare una notte di divertimento a Lisbona, Bairro Alto è il posto giusto. Nella zona di Belém sono custoditi ben due Patrimoni mondiali dell’Umanità: il Monastero dos Geronimo e la Torre di Belém. Tra i musei più interessanti: il Gulbenkian Museum, il Museo nazionale delle Azulejos e l’Oceanário (il più grande d’Europa).
Informazioni Utili per il Viaggio in Portogallo
- La lingua ufficiale è il portoghese.
- La maggioranza della popolazione è cattolica.
- Quando arrivate in Portogallo spostate la lancetta dell’orologio indietro di un’ora rispetto il fuso italiano.
- La valuta ufficiale è l’Euro.
- Carta d’identità o passaporto valido per l’espatrio. Da osservare scrupolosamente le norme di legge italiane per i documenti di espatrio per minori, che devono sempre essere accompagnati.
La situazione sanitaria del Portogallo rientra nella media degli altri Paesi dell’Unione Europea. Non sono necessarie vaccinazioni di alcun tipo. Prima di partire assicuratevi di avere la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM): in caso di emergenza potrete essere curati gratuitamente presso strutture sanitarie pubbliche. Se per qualsiasi motivo l’ospedale dovesse chiedere il pagamento dell’assistenza basterà conservare le ricevute e chiedere un rimborso alla propria ASL. Per maggiori informazioni si consiglia di rivolgersi alla ASL di appartenenza o di consultare il sito del Ministero della Salute nella sezione “Italiani all’estero e stranieri in Italia“.
Quando Andare?
È sempre tempo di andare in Portogallo. L’oceano garantisce in ogni periodo dell’anno un clima mite (anche durante l’inverno non si raggiungono quasi mai temperature sotto lo zero). Ma non sottovalutate la latitudine: tra nord e sud ci sono differenze climatiche enormi: le regioni settentrionali sono montuose, fredde e piuttosto piovose (quindi meglio andarci in estate), a sud invece la vicinanza con l’Africa favorisce un clima sub-tropicale, quasi arido, ma sempre ventilato. Lisbona ha un clima mediterraneo e soleggiato che permette l’affluenza di turisti in ogni stagione.
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Come Arrivare in Portogallo
Aereo: Ogni giorno dall’Italia partono decine di voli diretti in Portogallo. Le compagnie Tap Air Portugal e Alitalia collegano con voli diretti Lisbona a Roma e Milano. I collegamenti tra Lisbona e altre città italiane come Genova, Napoli, Venezia, Firenze, Torino sono coperti anche da compagnie aeree come Iberia, Lufthansa o Air One. Queste tratte implicano almeno uno scalo. Tra gli altri aeroporti internazionali ci sono Faro, Oporto e quelli delle isole. Offerte interessanti grazie alle compagnie low cost: Ryanair effettua le tratte da Orio al Serio e da Pisa fino alla città di Oporto. Vueling effettua le tratte Milano-Lisbona e Roma-Lisbona. Easyjet parte da Milano Malpensa o da Roma Fiumicino per Lisbona, mentre a Oporto si arriva solo decollando da Milano.
Treno: È una soluzione che va bene per chi ha tempo (e pazienza) da dedicare esclusivamente al viaggio. Il collegamento ferroviario comporta dai 4 agli 8 cambi: dalla Stazione Centrale di Milano (Trenitalia) si arriva a Barcellona, poi Madrid e da lì si prendono le ferrovie portoghesi (CP) o spagnole (Renfe) per raggiungere Lisbona.
Autobus: Forse ancora più lungo del treno: la compagnia Eurolines effettua tratte da alcune città del nord Italia fino Barcellona (20 ore di viaggio) o Madrid (30 ore).
Auto: Se scegliete l’opzione on the road per raggiungere Lisbona sappiate che vi aspettano 2.540 km da Roma, 2.150 da Milano. Dopo l’Autostrada dei Fiori (A10) in Francia e una volta passato il confine spagnolo, si potranno scegliere diversi itinerari proseguendo verso Pamplona, oppure verso sud sulla rotta di Barcellona e Granada. Se non volete rinunciare all’auto durante il vostro soggiorno, l’opzione migliore è quella di affittarne una in Portogallo.
Cosa Mettere in Valigia
Mai dimenticare un paio di scarpe da ginnastica. In primavera vestitevi a strati e sarete pronti per una giornata di sole come a un acquazzone passeggero. Se andate a nord portate una giacca pesante e un ombrello. Per le coste meridionali? Non c’è nemmeno da chiederlo: infradito e costume.
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Altre Destinazioni Portoghesi
Nell’elenco delle città da visitare del 2011 il quotidiano americano annovera Guimarães, cittadina a nord del Portogallo. Il suo centro storico è un gioiello a cielo aperto, tanto che nel 2001 è stato dichiarato Patrimonio mondiale dell’Umanità. Guimarães è la città più giovane d’Europa (la metà degli abitanti ha meno di 30 anni), sarà Capitale della Cultura 2012 e ospiterà a marzo il primo Festival Internazionale di Danza Contemporanea. Un passaggio esclusivo è la valle di Duoro: il fiume omonimo si fa spazio verso l’atlantico tra vigneti rigogliosi. Negli ultimi anni sono nati alberghi di lusso e le cantine sono state ridisegnate da famosi architetti. Fortunatamente il vino locale (il Porto) si produce alla vecchia maniera.
Oporto, la “città dei ponti”, è la seconda città del Portogallo: qui l’antico si mischia col moderno creando un?identità urbana in continuo movimento. Le linee pulite della “Casa da mùsica” di Koolhaas non stonano col barocco della “Torres dos Clerigos”. Il centro storico è patrimonio mondiale dell’umanità dal 1996. Cabo de São Vincente è l’istmo più a sud ovest di tutta l’Europa e si raggiunge con una passeggiata (ventosa) da Sagres.
Eventi e Tradizioni
Il Brasile, da qualcuno, doveva averla ereditata. E infatti, la passione per il Carnevale, in Portogallo, è fortissima. Per tutto il mese di febbraio maschere, luci e colori invadono le città. Il più spettacolare si tiene a Torre Vedras. In agenda segnatevi anche il 24 giugno, Sao Joao, patrono di Oporto: musica, danze, mercatini, fuochi d’artificio, senza dimenticare di mangiare una sardina per propiziarsi la fortuna. In agosto Lisbona ospita il Festival dos Oceanos con concerti, fuochi d’artificio, regate e degustazioni per celebrare l’immensa Storia portoghese. E sempre di Storia si parla quando il 25 aprile si ricorda la Rivoluzione dei garofani (1974), che ha portato alla liberazione da Salazar.
Cultura e Gastronomia Portoghese
Il fado è lo spirito del Portogallo, un canto malinconico accompagnato da una chitarra, che parla di amori divisi dall’oceano e lontananza. Grazie alle influenze dei suoi antichi possedimenti oltremare il Portogallo non offre mai piatti banali. Chi l’ha detto che la cucina portoghese è povera? Nelle stradine di Lisbona evitate i ristoranti per turisti e lasciatevi viziare nelle tascas, osterie a conduzione familiare. Accompagnate il pasto alla famosa birra locale, la cervejarias. Il pesce è il fil rouge gastronomico che unisce il Paese da nord a sud: baccalà, tonno, sardine, merluzzo, cucinati alla griglia o al forno, ma sempre freschissimi.
Come aperitivo andate sul sicuro con le pesticos , la versione portoghese delle tapas spagnole, bocconcini da gustare con un bicchiere di vino (magari proprio il Porto). Se dovessimo scegliere un oggetto che racchiuda in sé tutta la filosofia portoghese, non avremmo dubbi: l’ azulejo , piastrella in ceramica, colorata di azzurro, blu e cobalto. Gli azulejos ornano vie, palazzi, chiese, fontane di tutto il Paese. Il nome deriva dall’arabo, al-zuleique , pietra liscia.
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Milano e i suoi Tram: Un Simbolo Inconfondibile
Da qualche tempo nei negozi di souvenir e nelle edicole del centro, sono comparsi i bei tram di Milano in varie forme. Vero simbolo della città esportato anche nella lontana San Francisco e non solo. Le vecchie modello 1500, note anche come “vetture a carrelli” o “tram tipo 1928“, sono in circolo dal 1928 e hanno ancora il fascino di qualcosa di radicato nello spirito della città in cui sono collocate anche se anacronistiche, visto che non sono accessibili a tutti . Quindi, come turista, assieme al Duomo, la Galleria e anche lo Stadio di San Siro, come ricordo del viaggio, non vuoi portarti a casa un bel tram d’epoca?
Ed ecco, come dicevamo all’inizio, le riproduzioni di tram che possiamo trovare nei negozi di souvenir (oramai sparsi ovunque, specie in centro) in vari formati. Tra questi possiamo trovare anche dei modellini lunghi circa una ventina di centimetri al costo di 20€. Guardandoli attentamente però, noteremo qualcosa di strano, specie noi che siamo attenti ai particolari: quelli non sono i tram di Milano ma sono quelli di Lisbona, la capitale del Portogallo!
Italia: Turismo e Cultura nel PNRR
L'Italia è il paese che riceverà in assoluto più finanziamenti: 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 in contributi a fondo perduto a fronte dei 69,5 della Spagna, 40,9 della Francia, 27,9 della Germania e 13,9 del Portogallo. Nello specifico per il rilancio del settore culturale l'Italia ha dedicato la terza componente della prima missione del PNRR, finanziando progetti ed investimenti per un valore totale di 6,68 miliardi di euro, pari al 3,5% sul totale. Gli interventi della componente si articolano su quattro aree di azione: “Patrimonio culturale per la prossima generazione” prevede investimenti per 1,1 miliardi di euro, “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale” ha un budget di 2,72 miliardi di euro, “Industria culturale e creativa 4.0” prevede 460 milioni di euro di investimenti e, infine, “Turismo 4.0” ha un budget di 2,4 miliardi di euro.
Il PNRR italiano per quanto riguarda l'impatto sull'economia e, in particolare sul turismo e la cultura, settori maggiormente colpiti dalla crisi, può favorire una crescita stabile e sostenibile e ridurre le disuguaglianze. L'Italia investe in turismo e cultura la maggiore quantità di risorse del PNRR rispetto agli quattro stati presi a confronto, ed è l'unico paese a incentrare la propria politica su tale legame.
Esiste un filo conduttore tra i paesi analizzati, in quanto a parte la Germania, ognuno di questi ha investito in cultura: la Spagna l’ha legata allo sport, la Francia ha rafforzato i propri istituti di cultura per diffondere maggiormente la propria lingua, il Portogallo ha investito nel digitale e nella messa in sicurezza del patrimonio. Tutti i paesi hanno dato grande importanza all'audiovisivo.
Tabella Comparativa Investimenti PNRR
Paese | Contributi a Fondo Perduto (miliardi di euro) |
---|---|
Italia | 68,9 |
Spagna | 69,5 |
Francia | 40,9 |
Germania | 27,9 |
Portogallo | 13,9 |
Per verificare l'efficacia delle misure destinate al turismo e alla cultura si dovrà aspettare, almeno, sei mesi.