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Guida Turistica: La Riforma e le Nuove Regole per Esercitare la Professione in Italia

Con l'entrata in vigore del decreto attuativo lo scorso 13 luglio, la riforma della professione di guida turistica è finalmente diventata operativa. La nuova legislazione sulla "Disciplina della professione di guida turistica" è operativa e definisce chi può esercitare l'attività e le sanzioni per chi la svolge abusivamente.

Accordo Stato-Regioni e Pubblicazione del Decreto

Il 30 maggio è stato raggiunto un accordo sul regolamento attuativo della professione di guida turistica, completando il quadro normativo avviato con la legge del 13 dicembre 2023 numero 190. Il 28 giugno è stato pubblicato il decreto del Ministero del Turismo con le disposizioni sull'istituzione dell'albo nazionale e sugli obblighi di aggiornamento.

Il nuovo regolamento è entrato in vigore il 13 luglio, ma fino al centottantesimo giorno successivo, le guide turistiche già abilitate possono continuare a esercitare la professione secondo le vecchie regole.

Novità Introdotte dalla Riforma

Le principali novità introdotte dalla nuova legge sono:

  • Ulteriori requisiti per l’esercizio della professione di guida turistica.
  • Conoscenze linguistiche e titoli di studio funzionali all’esame di abilitazione.
  • Composizione e aggiornamento dell’elenco nazionale delle guide turistiche.
  • Regole per l’esercizio della professione sulla base di titoli conseguiti all’estero.
  • Corsi di specializzazione e aggiornamento.
  • Disciplina di divieti e sanzioni.

Elenco Nazionale delle Guide Turistiche

È istituito, presso il Ministero del turismo, l'elenco nazionale delle guide turistiche. Agli iscritti all'elenco è consentito l'esercizio della professione in tutto il territorio nazionale ed è rilasciato dal Ministero un tesserino personale di riconoscimento da esibire durante lo svolgimento della professione (art. 5).

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Per entrare a far parte dell'elenco nazionale del Ministero del Turismo, è necessario:

  • Superare l'esame di abilitazione nazionale.
  • Ottenere il riconoscimento della qualifica professionale.
  • Essere già abilitati e iscritti agli albi regionali alla data in vigore della legge (il 17 dicembre 2023).

L'albo delle Guide turistiche è suddiviso in due sezioni: coloro che hanno superato l'esame di abilitazione nazionale o già abilitate e coloro che hanno ottenuto il riconoscimento della qualifica conseguita all'estero.

L'elenco nazionale è disponibile sulla piattaforma informatica del Ministero del turismo. Gli iscritti potranno svolgere la professione su tutto il territorio nazionale e saranno provvisti di un tesserino di riconoscimento, che include fotografia, numero di iscrizione e codice univoco di identificazione.

Esame di Abilitazione

L'esercizio della professione di guida turistica e l'iscrizione all'elenco nazionale sono subordinati al superamento di un esame di abilitazione, disciplinato all'articolo 4.

Per poter entrare a far parte dell'albo sarà necessario superare l'esame di abilitazione che prevede i seguenti requisiti:

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  • Maggiore età.
  • Diploma di laurea triennale oppure della qualifica professionale di guida turistica conseguita negli Stati membri dell'Unione Europea o di abilitazione all'esercizio della professione qualora lo Stato membro dell'Ue la preveda.
  • Non aver subito condanne passate in giudicato o applicazione della pena per reato doloso.
  • Non aver riportate condanne per abuso di professione, arte, industria, commercio o mestiere.
  • Certificazioni della conoscenza di una lingua straniera al livello di competenza C1 del Quadro comune europeo di riferimento.

L'esame abbraccia le seguenti materie: storia dell'arte, geografia, storia, archeologia, diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell'offerta turistica, prove linguistiche.

Nello specifico consiste in:

  • Una prova scritta.
  • Una prova orale.
  • Una prova tecnico-pratica.

Per partecipare all'esame di abilitazione bisognerà versare un contributo di 10 euro e poi altri di 30 per il rilascio del tesserino personale di riconoscimento.

In alternativa alla prova attitudinale, si può scegliere un tirocinio di adattamento sotto la supervisione di una guida turistica abilitata da almeno tre anni.

Esercizio della Professione con Titoli Esteri

L'articolo 6 disciplina l'esercizio in Italia della professione di guida turistica sulla base di titoli conseguiti all'estero.

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  • In maniera stabile, previo superamento di una prova attitudinale in lingua italiana, ovvero, in alternativa, previo compimento di un tirocinio di adattamento di 24 mesi.

Sia che si affronti la prova attitudinale, sia che si svolga il tirocinio di adattamento, è richiesta la certificazione della conoscenza di due lingue, una di grado non inferiore al livello C1 e l'altra di grado non inferiore al livello B2.

Qualora la qualifica professionale sia stata conseguita in altri Stati, la qualifica è riconosciuta previo superamento di una prova attitudinale in lingua italiana.

E' richiesta la certificazione della conoscenza di almeno due lingue, una di grado non inferiore al livello C1 e l'altra di grado non inferiore al livello B2 e, per i cittadini di un altro Stato, la conoscenza certificata della lingua italiana in un grado non inferiore al livello C1.

Le prove attitudinali per il riconoscimento delle qualifiche conseguite all'estero sono indette dal Ministero del turismo e consistono nello svolgimento di una prova scritta e di una prova orale.

I soggetti che abbiano ottenuto il riconoscimento della qualifica conseguita all'estero sono iscritti in un'apposita sezione dell'elenco nazionale delle guide turistiche e possono esercitare la professione su tutto il territorio nazionale.

Il Ministero del turismo è l'autorità competente ad accertare il carattere temporaneo e occasionale della prestazione e a pronunciarsi sulle domande di riconoscimento della qualifica professionale conseguita all'estero.

Le guide turistiche già abilitate alla data di entrata in vigore della legge in esame vengono iscritte - ai sensi dell'articolo 13, comma 1 - a domanda, nell'elenco nazionale, senza la necessità di sostenere un nuovo esame di abilitazione o una prova attitudinale.

Le guide turistiche già abilitate continuano a esercitare la professione ai sensi della disciplina previgente fino al centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del decreto del Ministro del turismo istitutivo dell'elenco nazionale.

Corsi di Specializzazione e Aggiornamento

Le guide turistiche iscritte all'elenco nazionale possono acquisire specializzazioni, tematiche e territoriali, mediante la partecipazione a corsi autorizzati dal Ministero del turismo (art. 7, comma 1). Il superamento dei corsi di specializzazione, della durata minima di 50 ore, consente l'iscrizione in apposite sezioni dell'elenco nazionale (art. 7, comma 2).

Le guide già abilitate in una o più regioni sono iscritte nelle apposite sezioni dell'elenco nazionale recanti la specializzazione tematica e territoriale acquisita (art. Le guide turistiche sono poi obbligate a frequentare, con cadenza almeno triennale, corsi di aggiornamento autorizzati dal Ministero del turismo (art. 7, comma 3).

Le disposizioni del decreto del 26 giugno precisano che i corsi di aggiornamento per le guide turistiche iscritte all'elenco nazionale sono obbligatori e devono comprendere almeno 50 ore di formazione ogni tre anni.

I corsi sono tenuti da docenti ed esperti in materia e sono organizzati da enti autorizzati e convenzionati con le Regioni o le Province autonome. Le guide turistiche dovranno inoltre comunicare al Ministero l'avvenuta partecipazione ai corsi inviando l'attestazione di frequenza sulla piattaforma informatica dedicata.

L'individuazione degli ambiti e delle modalità di specializzazione e di aggiornamento, nonché la determinazione delle sanzioni in caso di inadempimento dell'obbligo di aggiornamento sono demandate ad uno o più decreti del Ministro del turismo, da adottare d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sentite le associazioni di categoria.

Le aree tematiche di specializzazione sono: storico-artistica, archeologica, storico-demo-etno-antropologica, enogastronomica, scientifico-tecnologica, patrimonio religioso, patrimonio museale, tecniche di comunicazione per persone con disabilità, tecniche di comunicazione per infanzia, adolescenza e terza età, patrimonio monumentale italiano e patrimonio musicale italiano.

Le aree territoriali di specializzazione corrispondono al territorio di ogni provincia o regione o a territori con caratteristiche ambientali omogenee.

Obblighi e Diritti della Guida Turistica

Infine la guida turistica dovrà seguire alcune norme di comportamento obbligatorie nell'esercizio della propria professione. Dovrà quindi:

  • Avere una copertura assicurativa a garanzia della responsabilità civile professionale (art.
  • Esporre in modo visibile il tesserino di riconoscimento (art. 11, comma 1 let.
  • Fornire all’utente informazioni trasparenti sui costi della prestazione professionale (art. 11, comma 1, let. b).

A tal proposito, l'articolo 10 dispone che i compensi per le prestazioni professionali debbano essere proporzionati alla durata, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione.

Le guide turistiche munite di regolare tesserino personale di riconoscimento hanno il diritto ad entrare gratuitamente in tutti gli istituti e i luoghi della cultura aperti al pubblico, di proprietà dello Stato, di altri enti pubblici, degli enti territoriali o di istituti religiosi, nell'esercizio della propria professione o per finalità di studio e formazione (art. 9).

Negli istituti e nei luoghi della cultura aperti al pubblico non può essere ostacolato l'ingresso e lo svolgimento dell'attività di guida turistica (art. 3, comma 3).

Sanzioni

È vietato a chiunque di svolgere od offrire le attività proprie della professione di guida turistica in violazione della legge. Inoltre le agenzie di viaggio, i tour operator e ogni altro intermediario, anche telematico, non possono avvalersi per attività di guida turistica, di soggetti che non siano iscritti nell’elenco nazionale.

In caso di violazioni le sanzioni previste sono le seguenti:

  • Da 3mila fino a 12mila euro ai soggetti non iscritti nell’elenco nazionale.
  • Da 5mila fino a 15mila euro ai titolari degli istituti e dei luoghi della cultura e alle imprese.

Il tesserino andrà poi esibito ad ogni richiesta da parte di organi di polizia locale o altri soggetti autorizzati. In caso di divieto si applica la sanzione amministrativa a partire da 500 fino ad un massimo di 1500 euro.

Confguide e le Criticità della Riforma

Pur apprezzando la riforma, Confguide-Confcommercio evidenzia tuttavia che “è stata via via depotenziata in questi mesi rispetto all’impianto originario, che conteneva le caratteristiche qualitative che riteniamo necessarie per la figura della guida turistica”.

Senza contare il fatto che il regolamento approvato non si applica alle Regioni a Statuto speciale e alle Province autonome e quindi “limita l’efficacia della riforma stessa”.

L’Associazione, poi, sottolinea la sua contrarietà “ad alcuni passaggi come la deroga per gli enti del Terzo Settore di effettuare visite guidate senza utilizzare guide abilitate; il titolo di accesso alla professione passato da laurea a diploma e le lingue straniere passate da due a una. Questo perché la guida turistica è una figura professionale del mondo della cultura e aver ridotto i requisiti di accesso determina un abbassamento del livello qualitativo della categoria e comporta una concorrenza non equilibrata tra operatori”.

In ogni modo “la legge 190 e il regolamento attuativo contengono aspetti positivi, come la definizione della professione di guida turistica, l’elenco nazionale, la possibilità di accesso per le guide - per motivi di studio e lavoro - in tutti gli istituti e luoghi della cultura, il divieto di avvalersi di guide turistiche non abilitate, i controlli e le sanzioni”.

Detto che “molte delle modifiche introdotte al quadro normativo di settore sono state chieste dall’Europa”, Confguide auspica che “i nuovi legislatori europei possano tutelare maggiormente la categoria delle guide turistiche, a partire dalla previsione di percorsi di studio simili per l’accesso alla professione, per garantire qualità e parità di condizioni operative”.

Caratteristiche del Profilo della Guida Turistica in Italia

ConfGuide -Confcommercio ha commissionato ad ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) la prima indagine per il profilo di una professione importante come quella della guida turistica.

Le guide turistiche sono in Italia circa 17mila e sono quelle figure professionali che raccontano a parole e con la loro presenza fisica la storia e le emozioni di luogo, un monumento o uno scavo archeologico. Ne consegue che la guida turistica è, e deve essere intesa, come il vero anello di congiunzione tra turismo e cultura.

Con la sua professionalità, oltre ad illustrare l’oggetto della visita, induce nel turista/visitatore la voglia di raccontare l’esperienza, tornare e visitare nuovi luoghi, anche quelli meno noti. E’, quindi, una figura chiave per quelle azioni di reale valorizzazione, fruizione e, soprattutto, promozione del patrimonio storico, artistico e culturale italiano

In Italia, il profilo della guida turistica che esce dalla ricerca ISNART ha queste caratteristiche: italiana in 9 casi su 10, con un’età media tra i 31 ei 50 anni. L’ 83,5% ha un alto livello di preparazione culturale di base e vanta lauree in discipline inerenti la conservazione ela tutela dei beni culturali, la storia dell’ arte e l’archeologia o le lingue.

E a proposito di lingue, le più parlate sono l’inglese (da oltre 10 mila guide), il francese (oltre 5 mila), il tedesco e lo spagnolo (oltre 2800 in entrambi i casi), poi il russo (631) e il portoghese (349).

La clientela è composta principalmente da adulti tra i 41 e i 60 anni, soprattutto gruppi di turisti organizzati (65,4%),seguiti da scolaresche (38,4%), famiglie (23,9%) e gruppi di amici o parenti (21,7%).

Tabella Riepilogativa Requisiti Esame di Abilitazione

Requisito Dettagli
Età Maggiore età
Titolo di Studio Laurea triennale o qualifica professionale equivalente
Fedina Penale Assenza di condanne penali per reati dolosi o abuso di professione
Lingue Straniere Certificazione di conoscenza di una lingua straniera a livello C1
Materie d'Esame Storia dell'arte, geografia, storia, archeologia, diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell'offerta turistica, prove linguistiche

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