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Turismo Slow: Esplorando l'Italia a un Ritmo Più Lento

Negli ultimi anni, il mondo del turismo sta subendo molti cambiamenti, con l'affermazione di nuove tendenze di viaggio che stanno rivoluzionando il modo di concepire le vacanze. In un mondo sempre più frenetico, persino le vacanze sono diventate una vera e propria corsa. Il turismo lento, noto anche come slow tourism, è un approccio al viaggio che privilegia la qualità rispetto alla quantità, concentrandosi sull’esperienza autentica e sul contatto con la cultura locale. Ma cosa è il turismo lento e cosa lo rende così speciale? Cerchiamo di rispondere a queste domande esplorando le sue origini, i suoi vantaggi e alcuni esempi concreti in Italia.

Cos'è il Turismo Slow?

Il turismo lento, conosciuto anche come slow travel, è un approccio al viaggio che privilegia la qualità rispetto alla quantità. Secondo la definizione, il turismo lento è un tipo di viaggio che si concentra sull’immersione culturale, sulla connessione con le comunità locali e, spesso, sul rispetto dell’ambiente. I viaggiatori slow sono persone che cercano esperienze autentiche e rigeneranti, lontano dai ritmi frenetici del turismo convenzionale. Per gli amanti dei viaggi come noi, il turismo lento offre una prospettiva unica che ti permette di riscoprire il valore del viaggio.

Le Origini del Turismo Lento

Sebbene il fenomeno che stiamo trattando si stia affermando negli ultimi tempi, le sue origini sono tutt’altro che recenti. Il concetto di turismo lento è strettamente legato al movimento Slow Food, nato in Italia negli anni ’80 grazie a Carlo Petrini. La sua nascita, infatti, è collegata alla costituzione del movimento culturale e gastronomici slow, che venne fondato nel 1986 dallo scrittore e sociologo Carlo Petrini. Quest’ultimo è anche l’inventore di Slow Food, un’organizzazione nata per combattere la diffusione del fast food. Allo stesso modo in cui Slow Food promuove l'apprezzamento per la cucina locale e sostenibile, Slow Tourism invita a esplorare le destinazioni più lentamente, imparando e apprezzando di più lungo il percorso. Dall’ambito culinario, il concetto di Petrini si è spostato anche in altri settori. Da quel momento, infatti, si è assistito alla nascita di movimenti per le Città Slow o persino per la Slow Medicine, confermando l’opinione dello scrittore Carlo Honorè, secondo la quale la filosofia Slow può essere applicata in ogni aspetto della vita.

Un momento chiave nello sviluppo di questa filosofia è stato il 2009, con la pubblicazione dello Slow Travel Manifesto da parte di Nicky Gardner. Questo documento ha codificato i principi essenziali del turismo lento, offrendo una guida per trasformare ogni viaggio in un’esperienza consapevole e arricchente. Tra i punti principali: iniziare a vivere il viaggio già durante la pianificazione, scegliere mezzi di trasporto che permettano di connettersi al paesaggio e valorizzare le economie locali acquistando prodotti artigianali o frequentando mercati e caffè del posto.

Vantaggi del Turismo Slow

La grande diffusione di questo nuovo modo di concepire le vacanze è giustificata soprattutto dai tanti vantaggi che comporta. Slow tourism infatti significa anche apprezzare le particolarità di ogni posto, compreso l’ambiente e la cultura culinaria. Consumando prodotti locali e a km zero permette non solo di favorire la crescita economica locale, ma anche di salvaguardare la natura. In generale, questa filosofia si basa su un grande rispetto del patrimonio naturale dei luoghi visitati. Il turismo lento piace a un numero sempre crescente di viaggiatori per è la sua capacità di offrire un’esperienza più rilassante e gratificante: viaggiando lentamente, si ha l’opportunità di scoprire dettagli nascosti, conoscere persone del posto e vivere momenti unici che spesso sfuggono ai turisti frettolosi.

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Ecco alcuni benefici chiave:

  • Promuove un’esperienza di viaggio più autentica e profonda, consentendo ai viaggiatori di immergersi nella cultura locale e di apprezzare le piccole cose che spesso sfuggono durante i viaggi frenetici.
  • Contribuisce al benessere psicofisico: ridurre la velocità del viaggio permette di diminuire lo stress e di godere a pieno del relax che una vacanza dovrebbe offrire.
  • Incoraggia una maggiore consapevolezza ecologica e sociale. I viaggiatori diventano più attenti al rispetto dell’ambiente e delle tradizioni culturali locali, contribuendo alla conservazione del patrimonio naturale e culturale delle destinazioni visitate.

Turismo Lento vs Ecoturismo

Il turismo lento e l’ecoturismo sono due concetti che spesso vengono confusi, ma presentano delle differenze sostanziali. Il turismo lento, o slow tourism, pone l’accento sul ritmo del viaggio, promuovendo un’esperienza più rilassata e profonda. L’ecoturismo invece si concentra principalmente sulla sostenibilità ambientale. È una forma di viaggio responsabile verso aree naturali, che conserva l’ambiente e migliora il benessere delle popolazioni locali.

Esempi di Turismo Slow in Italia

Il Belpaese è la patria del turismo. Sono tanti infatti i luoghi e le città del nostro paese che ogni anno vengono prese d’assalto dal turismo. Non è un caso quindi che l’Italia si trovi tra le prime in classifica per la crescita del turismo lento. D’altronde, molti posti che caratterizzano l’Italia si prestano in modo particolare ad essere visitati con calma. Tra queste, ci sono ad esempio i Parchi naturali e le Oasi Faunistiche, le montagne ma anche le tante città d’arte che si trovano in giro per il paese. L'Italia, con la sua ricchezza culturale e la bellezza naturale, è un terreno fertile per Slow Tourism. Diverse iniziative sparse sul territorio nazionale invitano i visitatori a scoprire le bellezze del paese attraverso percorsi lenti e sostenibili, permettendo loro di immergersi nelle tradizioni e nella natura locale.

Tra gli itinerari più adatti per fare slow tourism c’è la Camminata sul Monte Conero, nel Parco del Conero nelle Marche. Si tratta di un percorso che inizia dalle pendici del monte e che raggiunge la spiaggia delle Due Sorelle, la quale si affaccia sul mare Adriatico. Altrettanto nota è la via delle marmotte, in Valle D’Aosta, una zona selvaggia della regione posta nella Valpelline. Infine, da non perdere anche l’ippovia delle Foreste Casentinesi, in Toscana. Qui, infatti, è possibile immergersi in modo lento nei meravigliosi boschi del Parco delle Foreste Casentinesi a cavallo.

Ecco alcuni esempi significativi:

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  • Turismo Slow in Toscana: Questa iniziativa permette ai visitatori di esplorare i paesaggi mozzafiato della Toscana attraverso percorsi a piedi o in bicicletta. Attraversando antichi borghi e vigneti, i viaggiatori hanno l'opportunità di scoprire la ricca storia e la cultura enogastronomica della regione.
  • ViviVerde in Veneto: Questo progetto invita i turisti a scoprire le bellezze naturali del Veneto, promuovendo percorsi ecologici e sostenibili. Offre itinerari che attraversano parchi naturali, riserve e aree protette, permettendo ai visitatori di apprezzare la flora e la fauna locali.
  • Scopriamo la Sicilia a Passo Lento: Con l'obiettivo di promuovere un turismo responsabile e sostenibile, questa iniziativa offre tour guidati che permettono di scoprire le tradizioni, la storia e la gastronomia siciliana, attraversando antichi sentieri e borghi caratteristici.
  • Cuore Lento del Piemonte: Focalizzata sulle esperienze autentiche, questa iniziativa promuove percorsi lenti che permettono di esplorare la cultura e la gastronomia piemontese con esperienze come degustazioni di vini locali, workshop culinari e visite guidate ai musei e ai siti storici della regione.

Esempi di Attività nel Turismo Lento

Il turismo lento offre una vasta gamma di attività che permettono di scoprire il territorio in modo autentico e rilassato. Un’altra attività molto apprezzata nel contesto del turismo slow è il cicloturismo: percorrere itinerari ciclabili immersi nella natura permette di esplorare paesaggi mozzafiato con un ritmo più lento e rispettoso dell’ambiente. Per chi ama la tranquillità, il turismo fluviale rappresenta un’opzione ideale.

Lo slow tourism si declina in molte forme, adattandosi ai gusti e agli interessi di ogni viaggiatore.

  1. Uno dei modi più conosciuti per praticare il turismo lento è percorrere cammini storici. In Italia, la Via Francigena o il Sentiero degli Dei offrono la possibilità di attraversare paesaggi spettacolari, scoprire piccoli borghi e connettersi con altri viaggiatori.
  2. Esplorare piccoli borghi come Civita di Bagnoregio, San Gimignano o Alberobello significa immergersi in un passato ricco di storia e cultura.
  3. Il turismo lento e sostenibile trova una delle sue massime espressioni nell’agriturismo.
  4. Il treno è uno dei mezzi di trasporto più emblematici dello slow travel. Viaggiare su rotaie consente di ammirare i paesaggi, socializzare con altri passeggeri e ridurre l’impatto ambientale.
  5. Il turismo lento si sposa perfettamente con l’esplorazione della natura. Dalle Dolomiti alle Cinque Terre, ogni regione italiana offre riserve naturali e percorsi trekking dove il tempo sembra fermarsi.

Il Turismo Ferroviario Esperienziale

Come è cambiato il turismo ferroviario in Italia? Quali sono i servizi offerti dal Gruppo FS tenendo conto della crescente domanda di viaggi slow? È con questa attenzione che FS Treni Turistici Italiani offre un’esperienza di viaggio «ricreando un’atmosfera di altri tempi» con servizi che rappresentano un primato italiano, con l'obiettivo di rendere i treni turistici il mezzo preferito per esplorare il Paese. La neonata società di FS ha inoltre recentemente lanciato una nuova offerta turistica per il periodo autunnale con due collegamenti: l'Espresso Langhe-Monferrato e l'Espresso Assisi. Sul turismo slow, tornato in voga soprattutto tra i turisti stranieri, Cantamessa aggiunge come i treni storici siano stati in grado di recuperare oltre mille chilometri di rete ferroviaria non più in uso e cita uno dei successi maggiori della Fondazione FS Italiane l’itinerario sulla Sulmona-Rivisondoli-Pescocostanzo-Castel di Sangro come esempio sostenibile di turismo lento e di prossimità, che rappresenta anche un reale ritorno economico sul territorio.

Non solo treni storici, la domanda cresce anche per i treni nazionali notturni «vi è una crescente domanda per viaggi notturni, come il Milano-Palermo che offre esperienze uniche come il traghettamento sullo Stretto, con cena e pernottamento a bordo» aggiunge Cantamessa.

Come Praticare il Turismo Slow

Se ti è risultata interessante questa nuova modalità di viaggio e vuoi metterla in pratica tu stesso/a, ti forniamo una guida passo-passo su come immergersi a 360º nell'essenza di Slow Tourism.

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  1. Ricerca e pianificazione: La pianificazione è l’elemento chiave per un'esperienza di Slow Tourism riuscita. Ricerca destinazioni che ti permettano di rallentare e godere delle bellezze naturali e culturali del luogo. Scegli luoghi meno affollati e più tranquilli, lontano dalle trappole turistiche tradizionali.
  2. Scelta dell'alloggio: Opta per alloggi che riflettano lo spirito della comunità locale. Piattaforme come Rentalia offrono una vasta gamma di case vacanze e appartamenti che ti permettono di vivere come un locale, opzioni di alloggio autentiche che ti avvicineranno alla cultura del luogo che stai visitando.
  3. Mezzi di trasporto sostenibili: Scegli mezzi di trasporto a basso impatto ambientale come biciclette, camminate o trasporti pubblici. Esplorare una destinazione a piedi o in bicicletta ti permetterà di scoprire angoli nascosti e dettagli che potrebbero sfuggire viaggiando in auto.
  4. Connessione con la cultura locale: Immergiti nelle tradizioni locali partecipando a tour guidati da abitanti del luogo, visitando mercati, o partecipando a workshop e corsi che ti permettano di apprendere abilità tradizionali.
  5. Consumo responsabile: Sostieni le piccole imprese del luogo acquistando prodotti artigianali e gustando piatti tradizionali nei ristoranti del posto. Questo non solo arricchirà la tua esperienza, ma contribuirà anche all'economia della comunità che stai visitando.
  6. Riflessione e apprezzamento: Dedica del tempo a riflettere sulle tue esperienze. Scrivi un diario di viaggio, condividi le tue storie e le tue raccomandazioni con altri, consiglia ciò che ti è piaciuto di più e prendi il tempo per apprezzare la bellezza e l'unicità di ogni momento vissuto durante il tuo viaggio lento.

Turismo Slow nel Mondo

Secondo uno studio congiunto di ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) e Touring Club, l’Italia è la destinazione preferita per il turismo lento da parte di britannici (65%), francesi (51%) e tedeschi (49%). Osservando la tendenza globale allo slow tourism and travel, la crescita a livello mondiale è alimentata dalla maggiore consapevolezza dell’impatto ambientale del turismo di massa e dal desiderio di esperienze di viaggio più autentiche e sostenibili.

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