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Turisti per caso: alla scoperta di Trapani e dintorni

Il desiderio di esplorare la Sicilia occidentale ha portato me e Alessandro a organizzare un viaggio "fai da te" di cinque giorni, partendo da Pisa il 2 maggio e rientrando il 7. L'obiettivo era scoprire Trapani e i suoi dintorni, isole comprese.

Erice: un borgo medievale con vista mozzafiato

Il primo giorno, dopo essere arrivati a Trapani alle 9 del mattino e aver preso possesso del nostro B&B vicino al porto, siamo partiti alla scoperta di Erice. Questo borgo medievale è facilmente raggiungibile da Trapani tramite una funivia che costa solo 5 euro andata e ritorno. Il percorso è di per sé un'esperienza, offrendo una vista panoramica che spazia dalle saline alle isole Egadi. Una volta arrivati a Erice, la cattedrale con il suo campanile, il borgo medievale con il giardino e le stradine lastricate che conducono alla piazzetta centrale sono imperdibili. Per chi ha visitato l'Umbria e la Toscana, l'atmosfera potrebbe risultare familiare, ma la "genovese", un dolce tipico che solo a Erice sanno preparare così bene, è una tappa obbligatoria.

La sera, abbiamo fatto un giro per Trapani, visitando il porto e le strade principali ricche di negozi e locali. Per cena, ci siamo fermati in una delle pizzerie più famose per assaggiare le "patate vastase", un piatto unico di questa parte della Sicilia.

Isole Egadi: Favignana e Levanzo

Il secondo giorno, sveglia alle 7 per prendere l'aliscafo delle 8 per le isole Egadi. Abbiamo dedicato l'intera giornata alla scoperta di Favignana e Levanzo, due delle tre isole facilmente raggiungibili da Trapani.

Favignana, la più famosa a forma di farfalla, accoglie i visitatori con un piccolo porticciolo dove i pescatori preparano le reti per la mattanza del tonno di giugno. Abbiamo optato per un giro con il trenino turistico, che in un'ora e mezza ci ha dato un'idea generale dell'isola, permettendoci di ammirare i giardini nelle cave di tufo e le coste con le varie calette.

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Dopo un breve pranzo, siamo ripartiti per Levanzo, un'isola che ci è piaciuta ancora di più. Qui, oltre alle poche case del borgo, si possono percorrere due strade: una che conduce a calette con acque cristalline, ideali per un bagno, e l'altra che si snoda in un sentiero scosceso attraverso la vegetazione tipica siciliana, fino alla Grotta del Genovese, con dipinti preistorici. Il panorama del mare, con il faraglione e i gabbiani, e la natura circostante hanno reso questa esperienza unica.

Purtroppo, per mancanza di tempo e a causa del mare mosso, non siamo riusciti a visitare Marettimo, la terza isola, più selvaggia e lontana. In ogni caso, il bilancio della giornata è stato molto positivo, nonostante la spesa di 50 euro per gli aliscafi per due isole in due persone. La sera, ci siamo concessi una cena a base di pesce in un ristorante, spendendo circa 60 euro per due portate a testa senza vino, ma la qualità del pesce ne è valsa la pena.

Scopello e la Riserva delle Saline

Il terzo giorno, essendo domenica, abbiamo incontrato alcune difficoltà con i mezzi pubblici. Volendo raggiungere Castellammare del Golfo per poi arrivare a Scopello, abbiamo dovuto ripiegare sul treno, scoprendo che le corriere extraurbane non sono attive la domenica. Arrivati a Castellammare, abbiamo cercato un modo per raggiungere Scopello, una località sulla costa nord vicino a San Vito lo Capo, ma anche qui i mezzi pubblici erano assenti. Fortunatamente, grazie alla gentilezza degli abitanti del posto, abbiamo fatto autostop e un signore ci ha accompagnato fino al borgo di Scopello. Questo borgo è composto da una piazzetta con bar e ristoranti all'interno di un baglio, una tipica residenza contadina a forma quadrata. Dopo una passeggiata fino ai faraglioni e alla tonnara, un antico edificio dove veniva lavorato il tonno, siamo tornati a Castellammare grazie a una famiglia che ci ha accompagnati alla stazione.

Non volendo sprecare le ore rimanenti, abbiamo cercato di raggiungere la Riserva delle Saline del WWF, dove è possibile ammirare le saline funzionanti con i cumuli di sale e i mulini. Anche in questo caso, un passaggio da gente locale ci ha permesso di raggiungere questo luogo incantevole al tramonto, altrimenti impossibile da raggiungere a piedi. La sera, eravamo esausti ma soddisfatti.

Segesta: un tuffo nel passato

Il quarto giorno, sveglia all'alba e partenza per Segesta, con il suo tempio dorico e il teatro. In soli 40 minuti di corriera da Trapani, si arriva a questo parco archeologico dove il tempio si erge su una collina, immerso in una suggestiva vegetazione. La visione è mozzafiato, mentre il teatro, pur non essendo tra i più spettacolari che ho visto, offre comunque un'esperienza interessante.

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Trasferimento aeroportuale

Infine, abbiamo prenotato il trasferimento dall'aeroporto al centro di Trapani. Oltre all'autobus, sono disponibili taxi e compagnie private che offrono trasferimenti individuali o collettivi a prezzo fisso. Abbiamo optato per il trasferimento privato per guadagnare tempo, dato il nostro orario di arrivo.

Tabella riassuntiva dei costi

Attività/Servizio Costo
Funivia per Erice (A/R) 5 € a persona
Aliscafi per Isole Egadi (2 isole, 2 persone) 50 €
Cena di pesce al ristorante 60 € (2 persone, senza vino)
Ingresso Riserva dello Zingaro 5 € a persona
Noleggio bici a Favignana 5 € al giorno
Giro in barca a Mozia 10 € a persona

Questo viaggio è stato un'esperienza indimenticabile, ricca di scoperte, sapori e panorami mozzafiato. La Sicilia occidentale è una terra che merita di essere esplorata con calma, lasciandosi sorprendere dalla sua bellezza e dalla sua autenticità.

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