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Valle Imagna: Un Tesoro Nascosto da Scoprire

Immersa nell’area prealpina delle Orobie, attraversata dal fiume che le dà il nome, la Valle Imagna è un paradiso verde da scoprire. Tra cultura, sport, natura, relax e cucina tipica, ognuno può trovare la propria dimensione. La Valle Imagna è la destinazione ideale per chi si approccia al mondo del turismo lento. Il suo territorio infatti, poco conosciuto dai turisti di massa, ha tutte le carte in regola per offrirvi un’esperienza sostenibile al 100%. Le parole d’ordine sono memoria, artigianalità e natura incontaminata. Senza mai dimenticare il fondamentale apporto della comunità, senza la quale non esisterebbe questo modo differente di fare turismo.

Nel nostro Paese sopravvivono ancora territori in cui una natura quasi completamente incontaminata, antiche tradizioni, paesaggi sonnolenti ma in grado di mozzare il fiato, tesori storici, artistici e architettonici convivono armoniosamente. Molto spesso sono aeree geografiche sottovalutate perché magari piccole rispetto ad altre ben più famose, eppure di bellezze ce ne sono tantissime, e tutte perfettamente conservate. Si tratta di una zona emozionante perché regala un paesaggio naturale dalle mille sfumature grazie alle sinuose colline degli Almenno che si mescolano alle cime più aspre del Resegone.

La Valle Imagna è un'ottima meta per chi ama fare tranquille passeggiate a piedi, escursioni più impegnative in montagna oppure escursioni in mountain bike; per chi ama il contatto con gli animali, è possibile organizzare passeggiate a cavallo e trekking con i lama sui sentieri della Valle Imagna. Non mancano inoltre le possibilità di rilassarsi e rigenerarsi nei rinomati centri benessere dell’alta valle e presso le Terme di Sant’Omobono, cuore pulsante della Valle Imagna.

Se ancora non siete convinti, ecco alcuni buoni motivi per visitare questa valle:

1. Valle Imagna, museo diffuso a cielo aperto

Grazie alla partecipazione attiva della popolazione, ha preso vita l’associazione ‘’ECOMUSEO VALLE IMAGNA’’. Il concetto di Ecomuseo è molto importante. Esso si basa infatti su un patto preso fra i cittadini, i quali si impegnano a proteggere e valorizzare il proprio territorio. Ciò avviene tramite la ricostruzione di ambienti di vita tradizionali con percorsi turistici dedicati e la promozione delle attività didattiche riferite alla storia, all’arte e al territorio.

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Attraverso questi percorsi potrai visitare chiese come il Santuario della Cornabusa (che in dialetto significa cavità naturale), ricavato da una grotta naturale. O ancora, visitare il borgo di Arnosto, uno dei borghi più belli della valle, che tutt’ora conserva gli edifici costruiti con ‘’pioda’’ e ‘’prida’’. Da non perdere, poi, la rotonda di San Tomè, gioiello architettonico del XII secolo.

Di particolare valore e interesse storico-architettonico è il borgo di Arnosto che è situato nel comune di Fuipiano (provincia di Bergamo), tetto della Valle Imagna e tipico borgo di montagna a 1033 metri di altezza. Visitare Arnosto significa immergersi in un’atmosfera suggestiva che riporta alla vita delle popolazioni prealpine del passato, tutto in questi luoghi è fatto di pietra, persino i tetti, vera particolarità di Arnosto, costruiti con lastre di roccia calcarea della Valle Imagna dette piode, tagliate molto spesse.

Il nucleo di Arnosto è suddiviso in 3 agglomerati, ognuno dei quali presenta una parte edificata ed una destinata ad un’agricoltura di sussistenza. L’abitato a Nord Ovest è quello peggio conservato, nel quale rimangono scarse tracce del passato. L’abitato a Nord è a livello architettonico il più particolare, si pensa che qui vivessero i veneziani. Le costruzioni infatti sono più ricche, più alte ed accurate, persino la loro disposizione mostra un disegno più ricercato. In quest’area è presente la Casa della Dogana di Venezia, l’edificio più bello ed imponente al cui interno sono presenti pregevoli affreschi veneziani. L’abitato a Sud, ristrutturato nel 2002 dall’Amministrazione Comunale, attualmente ospita la sede del Municipio, della Biblioteca Comunale ed un piccolo museo etnografico. E’ presente anche una piccola CAPPELLA dedicata ai santi Filippo Neri e Francesco da Paola. Questa chiesetta era utilizzata dagli abitanti della contrada nel 1664. Può contenere al massimo 20 persone è ricca di affreschi di grande pregio tra cui un dipinto di Francesco Quarenghi, nonno di Giacomo Quarenghi.

2. Destinazione Monte Resegone

Se cercate un itinerario mediamente faticoso da percorrere a piedi, magari adatto anche a famiglie con bambini, quello che parte da Fuipiano può fare al caso vostro. Partendo dal versante bergamasco infatti, incontrerete sentieri più dolci. Dopo aver percorso il sentiero 577 ed essersi immessi nel CAI 571, si dovrebbe mano a mano superare il tratto di bosco. Da qui sarà facile intravedere la croce della vetta. Tuttavia, l’ultima parte del percorso è senz’altro da considerarsi più impegnativa. Non per questo dovrete rinunciare! Una volta raggiunto il rifugio Azzoni (1870 mt), potrete rifocillarvi con un delizioso pasto caldo.

Tra le migliori escursioni da fare, invece, c’è quella che fa raggiungere il Monte Resegone. Ci vogliono circa 2 ore e mezza di cammino e la voglia di affrontare approssimativamente 900 metri di dislivello.

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3. Alla scoperta del territorio in sella a una bici…o a un lama!

Eh sì, avete capito bene. Oltre ad offrire meravigliosi itinerari percorribili a piedi o in bicicletta, la Valle Imagna vi dà l’opportunità di vivere un’esperienza diversa dalle altre. Tra i percorsi per bikers più belli, ma anche più impegnativi, c’è Bergamo-Roncola SB. Tanti i chilometri, 40 per l’esattezza, ma tanti anche gli splendidi panorami!

Siete rimasti incuriositi dalla possibilità di montare in sella ad un lama? Se vorrete, la Scuderia della Valle, ora trasformata in agriturismo, sarà pronta ad organizzare per voi trekking in compagnia di questi buffi animali. Se invece pensate che il lama non faccia per voi, non c’è problema, la classica passeggiata a cavallo è ugualmente garantita.

Per chi ama il contatto con gli animali, è possibile organizzare passeggiate a cavallo e trekking con i lama sui sentieri della Valle Imagna.

4. In Valle Imagna il divertimento è assicurato, non conta l’età

Le occasioni di svago in Valle Imagna sono moltissime, sia per i grandi che per i più piccoli. Tra le attività che si possono svolgere ci sono l’arrampicata e i percorsi sospesi tra gli alberi al Parco Avventura Roncola. Aria pulita e divertimento. Cosa volere di più? Altrimenti, potete partecipare alle escursioni nelle grotte della valle o, per i più spericolati, lanciarvi con il parapendio dal Monte Linzone.

Tra le altre cose, in questo piccolo territorio c’è il più alto numero di grotte della provincia di Bergamo: se ne contano ben 250, ma ce ne sono molte altre che nessuno ha ancora mai scoperto. Possiamo quindi dire con fermezza che la Valle Imagna vanta un mondo sotterraneo dalla bellezza quasi indescrivibile. Poi ancora la Grotta Europa che si distingue per essere una sala enorme, ricca di concrezioni e con al centro una cascata.

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5. Il gusto della tradizione

In Valle Imagna, la produzione casearia ricopre un ruolo fondamentale. Grazie alla cooperativa Il Tesoro della Bruna, è nata infatti La Casa dello Stracchino. Qui troverete uno spazio per la vendita diretta dei prodotti e uno dedicato esclusivamente alla degustazione. Da non perdere ovviamente il tipico strachì! Un’altra bellissima iniziativa, nata nel 2016, è quella della biblioteca Ca’ Bernizzi, che ospita uno spazio dedicato alla ristorazione. Questo nuovo progetto, denominato BibliOsteria, punta a valorizzare il territorio attraverso l’unione tra tradizione e cucina tipica.

6. Trova la pace dei sensi in Valle Imagna

Dopo un’intera giornata passata alla scoperta di questa meravigliosa valle, finalmente relax! Le Terme di Sant’Omobono vantano una tradizione di oltre due secoli di benessere. Grazie alle proprietà benefiche delle sue acque vi sentirete rinati!

Sì, la Valle Imagna ha davvero tutto, persino delle meravigliose terme in cui rilassarsi a dovere. Le acque sulfuree sgorgano a Sant’Omobono Terme e sono tra le più antiche d’Italia e anche tra le più conosciute sul territorio bergamasco. Tra le altre cose, scorrono nello splendido e lussuoso contesto ottocentesco di Villa Ortensie, un edificio edificato a inizio del Novecento dal signor Rossi, imprenditore agricolo, che la fece innalzare in onore di sua moglie con il nome Villa Maria. Ma solo fino al 1961, anno in cui il suo proprietario decise di risistemarla e creare anche una serie di stalle per i maiali. Fu così che, nel 1978, Angelo Bonomelli - venuto purtroppo a mancare recentemente - decise di acquistare la villa e renderla un vero angolo di pace e cura.

7. Soggiornare immersi nella natura

Se cercate un’ospitalità green, in perfetta sintonia con la filosofia del turismo lento, allora non c’è scelta migliore del B&B Botton d’Oro di Letizia e Manuel. Questa giovane coppia, profondamente legata al territorio della valle, ha dato vita ad un progetto volto alla promozione della qualità e della sostenibilità. Soggiornare qui vi permetterà infatti di approcciarvi a uno stile di vita totalmente eco-friendly.

Questo e molto altro ancora può offrirvi la Valle Imagna.

Terme Sant’OmobonoNote e apprezzate sin dal 1700, le terme di S.

Possiamo quindi dire con fermezza che la Valle Imagna vanta un mondo sotterraneo dalla bellezza quasi indescrivibile.

Ancor più facile è l’escursione che conduce al cospetto dei Tre Faggi: in circa 40 minuti si raggiunge questo posto solitario con tre alberi davvero singolari nel loro genere e un piccolo laghetto.

Bellissima è anche la caratteristica Rotonda di San Tomé che si compone di uno spazio circolare fatto di colonne e capitelli in cui un curioso gioco di luci e ombre che crea un ambiente dai profili magici.

Infine, vi consigliamo di fare un salto a Clanezzo che in realtà sorge in una posizione più che affascinante: alla confluenza di tre valli bergamasche, la Val Brembana, Val Brembilla e Valle Imagna.

Il territorio di questo comune comprende numerose frazioni disseminate sui due versanti della valle; è centro di piccole industrie per la lavorazione del legno ma tuttora vi si riconoscono le architetture alberghiere degli anni Venti e Trenta del Novecento, quando era una popolare località termale. Nella frazione di Cepino sorge il santuario della Cornabusa, ricavato in una grotta naturale e costruito nella prima metà del '500, raggiungibile solo a piedi lungo un sentiero: vi si venera una statuetta lignea della Madonna ritenuta miracolosa. In 8 km circa si sale al comune di Rota d'Imagna, centro di villeggiatura estiva e luogo di insediamento preistorico, come attesta la grande grotta detta tomba dei Polacchi. Un'altra strada tortuosa e a tratti ripida porta a Fuipiano Valle Imagna, in passato florido borgo dedito alla tessitura della lana. Nei pressi, il borgo Arnosto ospita un piccolo museo sulla vita contadina e una cappella con begli affreschi.

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