Arezzo: Cosa Vedere in Questa Perla della Toscana
Può sembrare paradossale ma il fascino di Arezzo proviene proprio dal suo minore appeal turistico. Rispetto a Firenze, Siena, Pisa, Lucca, infatti, i numeri sono inferiori. La circostanza, però, ha preservato la città dai rischi associati alle economie turistiche mature; rischi comunemente resi coi termini ombrello di “gentrificazione” e “turistificazione”. Al contrario, Arezzo resta una città autentica sia nella composizione sociale che nell’offerta turistica, quest’ultima saldamente ancorata alle bellezze artistiche del territorio e, da una ventina d’anni a questa parte, alle fortune cinematografiche della pellicola “La vita è bella”. Diverse scene del film, diretto e interpretato da Roberto Benigni, sono state girate in città e questo negli anni ha richiamato molti turisti, giustamente attratti sia dal patrimonio artistico-culturale che dallo sviluppo urbanistico sui generis.
Le Principali Attrazioni di Arezzo
Di seguito, passiamo in rassegna insieme le principali attrazioni di Arezzo. Insomma, pur territorialmente piccola, Arezzo si conferma una grande città dal punto di vista artistico-culturale. Insomma, una casa-testamento prima ancora che una casa-museo, con l’intento manifesto di lasciare la sua eredità artistico-culturale ai posteri.
Piazza Grande
Nonostante il legame viscerale con la città, la fama di Piazza Grande non può essere confinata alla sola Arezzo. Sono diversi, infatti, gli indizi che testimoniano del suo esito originalissimo con pochi eguali in Italia, e quindi nel mondo. Ne segnaliamo tre: l’inusuale forma trapeziodale; la stratificazione architettonica dei suoi principali edifici; infine il dislivello tra parte alta e parte bassa, aspetto quest’ultimo che richiama lo sviluppo prevalentemente verticale, cui abbiamo accennato in apertura. Ogni primo sabato e domenica del mese, Piazza Grande ad Arezzo si trasforma in un immenso mercato dell’antiquariato che attira venditori e appassionati da tutta Italia. La Fiera Antiquaria di Arezzo ha quasi 50 anni (dal 1968) e per la gloria degli organizzatori, non ha mai saltato un appuntamento. Piazza Grande o Piazza Vasari di Arezzo è uno dei più armonici complessi architettonici d’Italia, quindi del mondo.
Costruita in ripida salita, sulla sua insolita forma a trapezio si affacciano chiese, edifici storici, loggiati e antiche botteghe. Curiosità: questa è la piazza de “La vita è bella” di Benigni, quando lo si vede più volte scendere in bici.
Palazzo delle Logge (Loggiato Vasariano)
Quanto alle cose da vedere, val la pena soffermarsi sul Palazzo delle Logge o Loggiato Vasario, così chiamato perché disegnato dal celebre architetto Giorgio Vasari su committenza di Cosimo I de’ Medici.
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Palazzo della Fraternita dei Laici
Dopo essere stato a lungo sede del Tribunale di Arezzo, dal 2010 il Palazzo della Fraternita dei Laici è diventato un piccolo ma fornitissimo museo, in cui sono perlopiù esposte antiche collezioni, eredità di lasciti testamentari e donazioni pubbliche in favore dell’omonima confraternita, ininterrottamente attiva in città dalla seconda metà del ‘200. Il Museo della Fraternita dei Laici regala inoltre una stupenda vista su Piazza Grande ed è un altro buon motivo, insieme all’interesse storico-artistico testé richiamato, per visitarlo. All’esterno, invece, l’edificio è caratterizzato da una pluralità di stili, ciascuno riconducibile ai diversi periodi in cui si è proceduto alla sua realizzazione. Si va dall’impronta gotica del XIII secolo, a una parte propriamente rinascimentale, a un’altra, infine, in cui l’impronta cinquecentesca è più definita.
Chiese di Arezzo
Cominciamo la nostra ricognizione delle chiese di Arezzo da Santa Maria della Pieve. La facciata dell’edificio si trova su Corso Italia, mentre l’abside affaccia su Piazza Grande. Dal punto di vista stilistico, Santa Maria della Pieve si colloca in una fase di transizione tra gotico e romanico; da qui la sua particolarità che, specularmente a quanto detto a proposito di Piazza Grande, ne proietta la fama artistica ben oltre il perimetro cittadino.
L’interno, a 3 navate divise da possenti colonnati, ospita diverse opere d’arte tra cui la più famosa è senza dubbio il Polittico (Madonna col bambino, Annunciazione e Assunta e 12 santi) del senese Pietro Lorenzetti (1285 - 1348). Da vedere, inoltre, la torre campanaria, detta delle “cento buche” e fa niente se le buche - in realtà sono finestre - sono 80 e non 100. Affacciata su Piazza Grande, l’abside della Pieve di Santa Maria contribuisce alla scenografia d’insieme del principale luogo di Arezzo. Ha cinque arcate cieche nel basamento e tre ordini di loggiati che si reggono su 68 colonne. Il poderoso campanile sulla destra è detto delle “100 buche” per la particolare lavorazione delle bifore abbinate su cinque piani. L’opera più importante della Pieve è il Polittico di Pietro Lorenzetti che raffigura una Madonna col Bambino, l’Annunciazione, Assunta e 12 santi.
Basilica di San Francesco
Una piccola chiesa a una navata, costruita in arenaria e mattoni, e dalla facciata spoglia in stile gotico, che quasi certamente passerebbe inosservata se non fosse per un dettaglio - si fa per dire - affatto secondario: la presenza, all’interno, per la precisione nella Cappella Bacci (dal nome della famiglia che ne era proprietaria), del ciclo di affreschi “Storie della Vera Croce” realizzato dal grande Piero della Francesca.
Unanimemente riconosciuto come uno dei capolavori della pittura rinascimentale, questo ciclo di affreschi venne realizzato tra il 1453 e il 1466 su commissione di una ricca famiglia aretina, i Bacci appunto, in ottemperanza a una precisa volontà testamentaria di uno dei suoi membri, tale Baccio di Maso Bacci, morto trent’anni prima. Motivo di ispirazione la “Leggenda Aurea” scritta dal vescovo ligure Jacopone da Varagine in cui si narra la storia del pezzo di legno con cui venne realizzata la croce di Gesù. Considerata la rilevanza storica e artistica dell’opera, gli ingressi alla Cappella Bacci sono contingentati e possibili esclusivamente previa prenotazione. Lunedi - Venerdì: 9:00 - 17:30 Sabato: 9:00 - 17:00 Domenica: 13:00 - 17:00. Orario di visita ogni 30 minuti.
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Duomo di Arezzo (Cattedrale di San Donato)
Come la Basilica di San Francesco, anche il Duomo di Arezzo reca traccia del genio artistico di Piero della Francesca. All’interno, infatti, per la precisione nella navata sinistra vicino alla porta che conduce alla sagrestia, c’è Maria Maddalena (o la Maddalena) altro affresco capolavoro del pittore natio di Sansepolcro. Ma quest’opera, collocabile temporalmente tra il 1460 e il 1466, non è l’unico motivo di fascino della cattedrale aretina. La chiesa è fortemente legata a Guillarme de Marcillat, artista e vetraio francese, molto attivo ad Arezzo, dove morì, considerato alla stregua di un conterraneo, nel 1529. Di quest’artista iil ciclo di Sette Vetrate (Santa Lucia e San Silvestro papa, La Pentecoste, il battesimo di Cristo, La vocazione di Matteo, La resurrezione di Lazzaro, La cacciata dei mercanti del tempio, Cristo e l’adultera) eseguite tra il 1516 e il 1524. Non manca all’appello, infine, l’altro grande artista aretino, Giorgio Vasari. Suo il basamento dell’organo e gli stalli lignei del coro. La Cattedrale di Arezzo (o Duomo di San Donato) è la chiesa più frequentata dagli abitanti del luogo.
Situata in cima al colle che domina la città (forse dove un tempo sorgeva l'acropoli cittadina), la chiesa presenta una facciata in arenaria in stile neo-gotico, con tre portali d'accesso caratterizzati da una lunetta in bassorilievo. All'interno, la struttura è a tre navate con una grande abside poligonale al centro. L'aspetto più particolare dell'intero edificio, tuttavia, è la presenza di un campanile esagonale più distaccato rispetto alla chiesa vera e propria: si tratta in realtà del terzo campanile costruito per il Duomo di Arezzo poiché i due precedenti, a causa della loro vicinanza alla struttura principale, ne avevano danneggiato le vetrate tramite la vibrazione prodotta dal suono delle campane.
Chiesa di San Domenico
La chiesa di San Domenico è una delle tappe obbligate di una visita ad Arezzo. Motivo, la presenza del Crocifisso di Cenni Bencivieni di Pepo, in arte Cimabue (1240 - 1302). Il dipinto si trova davanti al presbiterio della chiesa ed è approssimativamente databile attorno al 1270. Un’opera dunque ancora giovanile in cui, però, è già evidente la maturazione dell’artista che passa dal bizantinismo appreso negli anni della formazione a Firenze a un maggior espressionismo desumibile, nell’opera in questione, dalla definizione più accentuata della corporeità di Gesù, nonché dall’uso ricercato dell’oro e del rosso. Subito dopo la Cattedrale di San Donato, un altro edificio religioso molto importante per la città è la Chiesa di San Domenico, risalente alla metà del 1200.
Si tratta di una chiesa in stile romanico, a una sola navata, riconoscibile per la sua semplicità sia esterna che interna. Tuttavia, vale comunque la pena visitarla poiché al suo interno è custodito uno dei tesori più significativi della pittura del Duecento: stiamo parlando di un bel crocifisso in legno dipinto da Cimabue, capolavoro indiscusso dell'artista nonché una tra le opere più famose di quel periodo storico-artistico. L’esterno della Basilica di San Domenico è romanico-gotico e presenta una facciata incompiuta con campanile a vela. L’interno è a navata unica con affreschi in buona parte deteriorati mentre è ancora ben visibile l’altare gotico della Cappella Dragondelli.
Casa Museo di Giorgio Vasari
“Un testo, un documento, un insieme di architetture e immagini rivelatrici del carattere e della storia del suo estensore-produttore”. Questa la descrizione che ne dà il Ministero dei Beni Culturali (MiBAC) che, pel tramite del Polo Museale della Toscana, amministra la casa aretina del grande Giorgio Vasari. Una definizione che fa riflettere perché, in effetti, il poliedrico artista aretino - ricordiamo, contemporaneamente pittore, architetto e storico dell’arte - si dedicò in prima persona all’arredamento e alla decorazione dell’immobile. Esemplificativa di quest’ambizione i dipinti che ornano la Sala del Trionfo della Virtù in cui, appunto, si intrecciano le tre figure rappresentanti la Fama, la Virtù e l’Invidia.
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Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna
Il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna si trova in uno degli edifici più belli di Arezzo, lo storico palazzo Bruni Ciocchi. L’immobile si sviluppa su tre piani intorno a un grande cortile porticato e ospita diverse collezioni private (Bartolini, Funghini, Fossombroni, Bacci, Rossi, Subiano) prima confluite nel patrimonio artistico della già citata Fraternita dei Laici e poi, da questa, affidate in perpetuo al comune di Arezzo negli anni ’30 del secolo scorso. A questo patrimonio negli anni si sono aggiunti altri pezzi, provenienti da Firenze e da altre collezioni private (Salmi). Ne è scaturito uno dei musei più interessanti della Toscana, articolato in venti sale con un percorso cronologico che va dall’alto Medioevo al XIX secolo. Il Museo di Arte Medievale e Moderna di Arezzo è una piccola chicca che in pochi conoscono e vanno a visitare durante il proprio soggiorno in città.
Si tratta di un museo raccolto, non molto grande ma caratterizzato da una un'accurata selezione di opere d'arte, risalenti per lo più al periodo medievale. Tra i principali esponenti in cui potrete imbattervi, trovate Lorenzetti, della Robbia, della Gatta e persino lo stesso Vasari. Questo piccolo museo è uno dei tanti scrigni italiani poco conosciuti e sempre messi in ombra dalle grandi gallerie. Il museo è ospitato nella bella “Casa della Dogana” che un tempo ospitava i Monopoli di Stato. Dopo aver superato il grande cortile porticato si entra nelle sale divise per periodo storico.
Giostra del Saracino
Due volte l’anno, per la precisione il penultimo sabato di giugno in onore del patrono San Donato (in notturna) e la prima domenica di settembre in onore della Madonna del Conforto (di giorno) Piazza Grande diventa il palcoscenico di un antico torneo equestre cui partecipano i 4 quartieri di Arezzo: Porta Crucifera; Porta del Foro; Porta Sant’Andrea e Porta Santo Spirito. La sfida consiste nel colpire con una lancia un bersaglio posto sullo scudo di un automa girevole, il “Buratto“, senza però farsi colpire dal mazzafrusto, palla di ferro chiodata agganciata a un bastone che il Buratto stesso imbraccia nell’altra mano (la destra) libera dallo scudo. Il mazzafrusto si aziona da un meccanismo a molla attivato dallo stesso colpo inferto dal cavaliere a cavallo la cui abilità, appunto, consiste nel portare il colpo cercando contemporaneamente di schivare la risposta. Un gioco che richiama antiche esercitazioni militari in funzione anti saracena, da cui il nome dato all’evento. I cavalieri dei quattro quartieri cittadini devono colpire lo scudo del “Buratto” con una lancia, senza farsi colpire a loro volta dal fantoccio del Saracino.
Fortezza Medicea e il Prato
Da Piazza Grande, punto di inizio del nostro racconto di Arezzo, si raggiunge a piedi il Prato, il parco cittadino a cui abbiamo accennato in precedenza. Proseguendo lungo il Passeggio del Prato si arriva infine alla Fortezza Medicea, sulla sommità del Colle San Donato. Qui, oltre che sulla città, la vista spazia a 360 gradi dai rilievi che preludono al Chianti sul versante occidentale, al massiccio del Pratomagno a nord-ovest, alle Alpi di Catenaia sul fianco nord-orientale, fino al monte Lignano a sud. Quanto alla Fortezza Medicea, si tratta di un esempio di architettura militare difensiva del XVI voluto - come si evince dal nome - dalla famiglia de’ Medici. Edificata sulla sommità di Colle San Donato, la Fortezza Medicea è un tipico esempio di architettura militare difensiva del XVI secolo.
Sorta sull'area in cui probabilmente un tempo doveva trovarsi la vecchia cittadella medievale, l'attuale fortezza fu voluta da Cosimo De' Medici nel 1540 con lo scopo di prevenire e sventare eventuali rivolte anti-fiorentine. Oggi, la Fortezza Medicea ha perso completamente il suo ruolo difensivo, tuttavia proprio grazie alla posizione strategica rimane uno degli edifici più visitati della città di Arezzo: dagli spalti si può infatti ammirare uno splendido panorama sulla città sottostante, ma anche su gran parte della Valle dell'Arno e sulle montagne in lontananza. Nel punto più panoramico di Arezzo c’è un bellissimo parco pubblico ricavato intorno alla vecchia città medievale e alla fortezza voluta dai Medici per proteggere Arezzo.
Altre Attrazioni
Nella parte sud della città murata, sorgono i resti di quello che fu un antico anfiteatro romano. Realizzato probabilmente tra il I e il II secolo d.C., l'anfiteatro presenta una struttura ellittica ed è suddiviso in due ordini di gradinate (in marmo e arenaria), che erano in grado di ospitare all'incirca tra gli 8.000 e i 10.000 spettatori. Il Museo di Casa Vasari di Arezzo ha sede in una palazzina acquistata dall’artista nel 1541 e usata come residenza di famiglia; non va confusa con la Casa Vasari di Firenze, da lui presa in affitto durante i periodi di lavoro nel capoluogo toscano.
L’abitazione è disposta su tre piani; l’appartamento signorile occupa il secondo piano: decorato dallo stesso artista e ancora ben conservato, rappresenta uno dei più esempi di dimora d’artista di gusto manierista in Italia. La casa è circondata da un bel giardino a struttura geometrica, anch’esso visitabile. Si tratta del teatro più importante della città di Arezzo. Costruito nel 1828 da un gruppo di cittadini aretini (poi riuniti nell'Accademia Teatrale Petrarca), il teatro venne inaugurato una sera del 1833, quando si decise di rappresentare Anna Bolena musicata da Donizetti. La struttura originaria, con una pianta a ferro di cavallo, ha subito nel tempo diverse modifiche e ristrutturazioni con aggiunte via via di camerini, palchetti, ecc.
In località Chiassa, la Pieve di Santa Maria è un altro edificio religioso che vale la pena visitare se ci si trova in città. La sua struttura, piuttosto imponente e suggestiva, è suddivisa in cinque arcate cieche nel basamento e tre ordini di loggiati che poggiano su una settantina di colonne. L'interno della chiesa è a tre navate cui corrispondono tre absidi e una copertura a capriate lignee. Santa Maria delle Grazie è stata costruita nel luogo dove c’era un tempio dedicato ad Apollo e una fonte intorno alla quale si svolgevano riti pagani. Nel 1490 fu costruito il caratteristico portico con il cielo stellato che colpisce lo sguardo di chi arriva a Santa Maria delle Grazie.
Infine vogliamo proporvi una chicca situata nel territorio di Indicatore, nella periferia di Arezzo. Qui potrete visitare il mosaico in stile Gaudì più grande d'Europa, fatto con tessere create da materiale di scarto. Il mosaico è stato creato con lo scopo di salvare dalla demolizione la chiesa dello Spirito Santo di Indicatore e rappresenta la Visione di Ezechiele descritta nella Bibbia.
Itinerario Consigliato per un Giorno ad Arezzo
Spesso Arezzo è in coda agli itinerari turistici della Toscana, dedicandole un giorno dopo aver visto (altrettanto fugacemente) tutto il resto. Invece, da quanto abbiamo provato a dire fin qui, dovrebbe esser chiaro che la ricchezza artistico-culturale della città è tale da meritare almeno un weekend. Arezzo è una città piacevole da visitare in un weekend, sia per la sua vicinanza a centri cittadini molto più turistici (come Firenze, Siena, ecc.) facilmente raggiungibili con i mezzi di trasporto pubblici oppure con la propria auto, sia perché il suo centro storico abbastanza concentrato permette di girare la cittadina comodamente a piedi, assaporandone l'atmosfera rilassata e la ricchezza di meraviglie storico-culturali presenti.
Nelle sue vicinanze, si trova per nostra fortuna una delle migliori pasticcerie della città in cui potersi fermare a fare colazione: stiamo parlando della Pasticceria Tiffany, un vero e proprio must sia per i turisti che per gli abitanti del posto. Da qui, il nostro giro turistico parte alla volta dei resti dell'Anfiteatro romano, una delle testimonianze più antiche presenti nel tessuto urbano. Dopo una visita veloce, ci si incammina in direzione del famoso Teatro Petrarca e della vicina Basilica di San Francesco, apprezzatissima per il ciclo di affreschi di un grande del calibro di Piero della Francesca.
Dopodiché la prossima tappa prevista è la bella Chiesa di Santa Maria della Pieve, per poi terminare la mattinata nei pressi di Piazza Grande, il vero e proprio nucleo della città. Nel pomeriggio, poiché è arrivata l'ora di pranzo, ci si ferma al ristorante Logge Vasari, fantastico non solo per le pietanze di ottima qualità, ma anche per l'affaccio sulla piazza. Dopo mangiato, è tempo di una bella passeggiata in direzione della Fortezza Medicea: dalla sua posizione, si può ammirare uno splendido panorama sulla valle circostante. Puntate poi verso il principale luogo di culto cittadino, la Cattedrale di San Donato, riconoscibile per il campanile esagonale.
Da qui, potete optare se fare una visita alla Chiesa di San Domenico, un po' più fuori mano, oppure se puntare direttamente alla Casa-museo Vasari, ricca di opere d'arte (molte delle quali realizzate dallo stesso autore). Per concludere, vi consigliamo una visita anche al Museo d'Arte Medievale e Moderna: piccolo ma interessante, siamo sicuri che potrebbe sorprendervi! La sera, sulla via del ritorno, fermatevi al ristorante Porcavacca per concludere questa lunga giornata di esplorazione davanti a un bel piatto della tradizione toscana e a un calice di vino locale.
Come Arrivare e Muoversi ad Arezzo
Arezzo è ben collegata a varie città d'Italia. In auto dista 90 km da Siena, 77 km da Firenze, 152 km da Lucca, 160 km da Pisa, 135 km da San Marino, 105 km da Assisi, 95 km da Perugia, 105 km da Urbino, 107 km da Empoli, 166 km da Livorno. Sono garantiti collegamenti ferroviari giornalieri con le principali città italiane. Gli aeroporti più vicini si trovano a Pisa (158 km) e Firenze (89 km). Se avete intenzione di godervi al meglio il centro storico di Arezzo, vi suggeriamo di lasciare la vostra auto al parcheggio e di girare a piedi per le vie principali della città. La soluzione migliore è quella di lasciarla al parcheggio dell'hotel o della struttura presso cui pernottate, per potervi avventurare a piedi nel centro storico. Se questo non vi è possibile, un'altra opzione potrebbe essere quella di lasciare l'auto al Parcheggio Pietri, si tratta di un parcheggio gratuito di recente costruzione che vi permetterà di raggiungere la parte alta della città con estrema facilità attraverso l'utilizzo di scale mobili.
Arezzo e i Dintorni
Il territorio del comune di Arezzo è molto ampio e vario. Si va dalla pianura che si apre sulla Val di Chiana e sull'Arno, alle colline, a sud della città, a zone montuose, soprattutto nella parte orientale. La provincia di Arezzo, la più orientale della Toscana, ha al suo interno una serie di attrazioni davvero interessanti da visitare. Lasciato il centro storico, spostatevi a nord: pochi chilometri dopo aver oltrepassato il delizioso borgo di Subbiano vi troverete alle porte del Casentino, una vallata a cavallo tra Arezzo, Firenze e Forlì-Cesena, dove l’arte e la cultura si mescolano alla perfezione con un paesaggio naturale incontaminato. E’ qui infatti che ha sede il parco nazionale delle Foreste Casentinesi, che assieme alle zone del Monte Falterona e di Campigna forma un’unica grande area naturale protetta che sconfina anche in Emilia-Romagna.
Ad est di Arezzo vi è poi una seconda vallata, anch’essa molto importante per il tessuto cittadino: è il Valdarno, proprio al confine con la provincia di Firenze. Qui l’influsso fiorentino è molto forte, si sente persino nell’accento degli abitanti del posto. Tra le cose da vedere, interessanti le località di Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna e Castelfranco di Sopra, oltre alla cittadina di Montevarchi, ottima base per esplorare la zona. A sud e a ovest di Arezzo, nel cuore dell’Italia al confine con l’Umbria, si trovano due belle vallate, sono la Valle del Sovara e la Valdichiana: visitando la prima non perdetevi i paesi di Anghiari e Sansepolcro, mentre nella seconda, tra i suoi meravigliosi paesaggi e le delizie enogastronomiche, non perdetevi soprattutto Cortona, ma anche Foiano della Chiana, Lucignano, Castiglion Fiorentino e Monte San Savino.
Tabella delle Distanze da Arezzo
Città | Distanza (km) |
---|---|
Siena | 90 |
Firenze | 77 |
Lucca | 152 |
Pisa | 160 |
San Marino | 135 |
Assisi | 105 |
Arezzo è la Cenerentola di Toscana, ingiustamente oscurata dalla fama di Firenze, Siena e Pisa. Giorgio Vasari e Piero Della Francesca sono da sempre i testimonial storici di Arezzo. Ma non c’è solo questo: Arezzo offre molto di più. Città natale di Petrarca e di Piero della Francesca, set per il capolavoro di Benigni, Arezzo è una città dove la bellezza è di casa.
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