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Turismo Gay in Marocco: Cosa Sapere

Non c'è da stupirsi che questa regione del Nord-Africa, delimitata dall'Atlantico e dal Mediterraneo, sia diventata una delle mete preferite dei turisti italiani!

Documenti e Vaccinazioni

Per i viaggiatori italiani, non è richiesto il visto per entrare nel Paese. Per quanto riguarda i documenti di viaggio per entrare in Marocco i viaggiatori italiani sono esentati dall’obbligo del visto per entrare nel Paese. La durata massima per un soggiorno turistico non deve superare i 90 giorni. Dopo i controlli doganali, controlla sempre che le autorità di frontiera in Marocco abbiano ben timbrato il tuo passaporto. Per motivi di lavoro, studio ecc. Attenzione! Mantieni sempre a portata di mano i documenti importanti e assicurati di avere copie digitali di backup.

Non è richiesto alcun vaccino per entrare in Marocco. Tuttavia, conviene essere in regola con le solite vaccinazioni: difterite-tetano-poliomielite (DTP) e rosolia-parotite-morbillo (MPR) per i bambini. È consigliata anche la vaccinazione contro la tubercolosi.

Rabbia: il rischio di infezione è presente in tutto il Paese. La rabbia, causata da un virus del tipo Lyssavirus, si trasmette all'uomo tramite il morso o il contatto con la saliva di animali infetti (cani, gatti, volpi, ruminanti, pipistrelli, ecc.). Non esiste trattamento per la rabbia e, una volta dichiarata, la malattia è fatale. Se pianifichi un soggiorno in zone rurali, un viaggio avventuroso o in aree isolate, è vivamente consigliata la vaccinazione. La profilassi pre-esposizione prevede un ciclo di tre dosi di vaccino, con un intervallo di 7 giorni tra la prima e la seconda dose, e di 14-21 giorni tra la seconda e la terza dose. La vaccinazione fornisce protezione per circa 2-5 anni. È necessario pianificare un richiamo contro la rabbia un anno dopo, poi ogni 5 anni.

Leishmaniosi umana: questa malattia parassitaria è un problema di salute pubblica in Marocco. Viene trasmessa all'uomo dal morso di un moscerino o ditteri infettati da altri animali (soprattutto roditori). La leishmaniosi causa lesioni cutanee, principalmente ulcere su viso, braccia e corpo, che possono provocare cicatrici permanenti, gravi disabilità e uno stigma significativo. In caso di sospetta infezione, consulta un medico il prima possibile per il trattamento adeguato.

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Febbre tifoide: Questa infezione batterica, causata da Salmonella typhi, si trasmette all'uomo per via orale tramite acqua e alimenti contaminati. La febbre tifoide può portare a complicanze digestive, neurologiche e cardiovascolari. È possibile trattarla con antibiotici. Se intendi viaggiare al di fuori dei soliti circuiti turistici, consulta il tuo medico, che potrebbe consigliarti la vaccinazione. Una singola dose di vaccino fornisce protezione dopo 15 giorni per almeno 3 anni.

Sicurezza e Precauzioni

Il Marocco ospita numerose specie animali che possono essere molto pericolose. Ogni anno, il Paese registra più di 25.000 casi di avvelenamento da morsi di scorpione e circa 350 casi di avvelenamento da morsi di serpente (fonte Today Le Maroc, agosto 2021). Nuotare con cautela è fondamentale. Durante il mese di luglio 2021, 12305 persone sono state soccorse e 48 sono morte, sono i numeri della Direzione Generale della Protezione civile (DGPC) in Marocco (fonte quotidiano Le Matin). Non tentare di nuotare in specchi d'acqua/laghi formatesi a prossimità delle dighe.

IMPORTANTE! Gli ospedali marocchini possono richiedere il pagamento integrale delle spese mediche prima di far dimettere i pazienti, il non pagamento può anche dare seguito ad azioni legali.

Guidare in Marocco può essere pericoloso. Nel 2022, il Paese ha registrato oltre 113.740 incidenti con lesioni personali, con una leggera diminuzione rispetto all'anno precedente. Occorre prestare attenzione sia nelle principali reti stradali nazionali che nelle strade secondarie. Il sito Viaggiare Sicuri della Farnesina invita quindi a guidare con estrema prudenza, ad allacciare sempre le cinture di sicurezza, evitando le ore notturne sui tratti extraurbani.

L'ultimo attentato significativo in Marocco risale al 2011, quando un attacco ha colpito la piazza Jemâa El-Fna a Marrakech. Tuttavia, altri attacchi contro europei sono avvenuti più recentemente. Nel 2018, due turisti scandinavi sono stati uccisi nella catena montuosa dell'Atlante per conto del gruppo Stato Islamico (IS). Inoltre, l'assassinio di un turista francese in un mercato a Tiznit, nel gennaio 2022, ha portato la giustizia francese ad aprire un'indagine per "omicidio in connessione con un'impresa terroristica" (fonte: Le Monde).

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Sud-est della provincia di Guelmim (regione al confine con il Sahara Occidentale): alcune zone sono ancora minate. Catena montuosa del Rif: è sconsigliato attraversarla di notte e prendere le strade secondarie perché zona di produzione e traffico di hashish.

Per la tua sicurezza e per limitare il rischio di furto, fai prova di buon senso e stai sempre attento. Fai sempre finta di sapere dove stai andando ed evita di utilizzare lo smartphone in mezzo alla strada per geolocalizzarti. Non distrarti se devi prelevare da un bancomat per strada. Esiste la possibilità di essere vittima di truffe con le carte di credito. Rifiuta di seguire qualsiasi estraneo che ti inviti ad approfittare di un "buon affare" per portarti in una boutique o in un ristorante.

Le molestie di strada, gli insulti e le aggressioni sessuali contro le donne sono tra le problematiche che colpiscono la società marocchina. Questi reati sono ancora poco considerati dai tribunali locali, nonostante l’approvazione nel 2021 di una legge che criminalizza la violenza contro le donne. L'applicazione gratuita THE SORORITY (disponibile su Android e iOS) è arrivata in Marocco nel dicembre 2021. Questa app francese consente alle donne che si sentono in pericolo di lanciare un’allerta premendo un pulsante.

Situazione Legale e Sociale per gli Omosessuali

Le relazioni extramatrimoniali sono vietate e punite con un anno di reclusione. Sebbene la maggior parte degli alloggi turistici accetti coppie straniere non sposate, è vietato accettare coppie marocchine non sposate e potrebbero richiedere un certificato di matrimonio prima di affittare loro una stanza. L'omosessualità è considerata un reato punibile con 3 anni di reclusione. Attenzione! Se ti registri su app di incontri gay in Marocco, fai attenzione perché queste piattaforme attirano anche persone malintenzionate e omofobe. Questi malintenzionati si registrano sulla piattaforma per poi attaccare e/o derubare la loro vittima.

In Marocco i gay soffrono l‘omofobia dello stato, tramite l’articolo 489 del codice penale (che punisce gli ‘atti licenziosi o contro natura con un individuo dello stesso sesso’ ndr).

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Esistono associazioni LGBTI in Marocco? Ci sono organizzazioni e movimenti ma non possono essere ufficializzate dallo stato, e questo rende la loro efficiacia e il loro raggio d’azione limitato. C’è MALI, il movimento alternativo per le libertà individuali, che si spende per difendere la comunità LGBTI.

Esperienze Personali e Testimonianze

N. è il primo ragazzo gay che ho conosciuto a Marrakech. Ha 30 anni ed è amico dei miei amici italiani da ormai diversi anni. È un tipo allegro e abbastanza timido all’inizio. Ma soprattutto è portatore sano di una certa pacatezza tipicamente marocchina che aiuta i nuovi arrivati ad adattarsi al ritmo e in poco tempo a innamorarsene. N. lavora in uno dei riad più lussuosi e costosi della medina, competitor dei megahotel che si battono ogni anno il titolo di ‘migliore d’Africa’ o simili. Ha quindi un rapporto diretto e quotidiano con un certo occidente facoltoso e probabilmente illuminato, dato che a parità di prezzo sceglie un endroit più intimo e meno mainstream.

Un omosessuale in Marocco è una persona anormale e per la maggior parte delle persone si tratta di una malattia. In generale non c’è moltissima differenza, ma sicuramente il fatto che si tratti di una grande città e che soprattutto sia una meta fortemente turistica porta uno spirito di apertura diverso nei confronti dell’omosessualità. Sulla grande piazza di Jamaa El Fna (la più grande piazza di Marrakech e una delle sue mete turistiche più famose ndr) ci sono dei travestiti. Esisteva anche una discoteca gay, si chiamava Diamant Noir.

Qui i gay soffrono l‘omofobia dello stato, tramite l’articolo 489 del codice penale (che punisce gli ‘atti licenziosi o contro natura con un individuo dello stesso sesso’ ndr). Sì, sono stato picchiato da dei compagni di scuola quando mi hanno scoperto baciare il mio ragazzo, a 14 anni. In seguito mi hanno aggredito anche degli adulti che hanno scritto insulti omofobi su un muro nel giardino a casa dei miei genitori. Mia sorella che è molto religiosa e praticante e ha un forte ascendente su mia madre ha fatto sì che mi cacciassero di casa. E mi sono ritrovato per strada, per una settimana, senza un posto dove dormire e senza soldi.

Sono nato musulmano da genitori musulmani, e sono stato praticante fino ai 16 anni, quando ho deciso di smettere. Penso che la religione musulmana sia assimilabile alle altre grandi religioni monoteiste, e che come queste sia divenuta ora un business. L’approccio nelle Scritture è piuttosto violento soprattutto per quel che riguarda le libertà individuali.

Il settore turismo è essenziale per Marrakech, una città che vive soprattutto di quello. Ma c’è una parte ‘oscura’ in questo aspetto altrimenti positivo, essendo diventata la città anche una destinazione di turismo sessuale, anche gay. Negli ultimi anni si sono registrati più casi di pedofilia e questo crea confusione nell’opinione pubblica che non si fa problemi ad associare omosessualità e pedofilia.

Sono per l’assoluta uguaglianza tra i sessi, e non credo debbano esistere ruoli predefiniti.

Crociere Gay e Reazioni

Nel 2012, una crociera che circa 2.100 passeggeri omosessuali stavano compiendo nel Mediterraneo doveva fare la prima (e unica) tappa in un Paese islamico. Ma, a quanto sembra, nessuno di loro potrà visitare la grande moschea di Hassan II e la fascinosa Marrakesh: secondo le ‘accuse’ degli organizzatori le autorità del Paese nordafricano avrebbero negato l’attracco al porto di Casablanca previsto per ieri. Da Rabat è giunta subito una smentita, affidata al ministro del Turismo Lahcen Haddad, secondo il quale nessuna decisione sarebbe stata presa per evitare la sosta della nave che invece é, con i suoi passeggeri per lo più europei e americani, “la benvenuta”. Poiché, ha spiegato il responsabile, “il Marocco non chiede nulla a proposito delle preferenze sessuali dei suoi visitatori”.

Secondo quanto aveva scritto Afriquinfos, su alcuni giornali locali i passeggeri della nave erano stati etichettati come “shawadh djinsi”, cioé anormali sessuali, come sui media arabi vengono definiti gli omosessuali.

Yabiladi.com ricorda che Abdellah Nahari, un ex imam sospeso dal ministero degli Affari islamici, ha recentemente invocato l’omicidio nei confronti del direttore del quotidiano Al Ahdeath Al Maghribia perché, in un editoriale, aveva difeso la libertà sessuale degli uomini e delle donne del Marocco.

Marrakech e Tangeri: Città Gay-Friendly

Non troverete facilmente dei locali LGBT-friendly, tranne che in due città in particolare. Si tratta di Marrakech e Tangeri, le città gay friendly del Marocco, al punto che in passato Tangeri veniva chiamata Queer Tangeri. Oggi è Marrakech la destinazione in Marocco più scelta dai viaggiatori LGBTQ+, proprio perché è la città in cui si riversa la maggior parte dei turisti e dunque lì si respira un’aria molto cosmopolita, internazionale, aperta e più tollerante rispetto ad altre parti del paese.

Nella città rossa, infatti, ci sono numerose strutture ricettive, ristoranti e locali notturni che le persone LGBTQ+ possono frequentare liberamente, anche se la discrezione rimane sempre la parola d’ordine. A Marrakech ci sono organizzazioni LGBT fondate dagli attivisti, nate per sostenere la comunità locale.

Consigli per i Viaggiatori LGBTQ+

Dal momento che in Marocco l’omosessualità è considerata un reato, io consiglio ai viaggiatori di agire con discrezione in molte zone del paese. Però vi invito a fare attenzione ad un dettaglio: nei paesi musulmani è molto frequente vedere uomini che camminano mano nella mano, che però non sono legati da una relazione omosessuale. Per i musulmani, questo gesto è considerato un segno di amicizia, dunque nessuno si stupisce se vede due uomini musulmani tenersi per mano, mentre si stupirebbero molto se vedessero lo stesso gesto tra due turisti.

In generale, comunque, in Marocco si rispetta l’usanza islamica locale di non praticare manifestazioni pubbliche di affetto, sia che si tratti di coppie etero che di coppie gay. È molto raro vedere abitanti locali che si baciano per strada, a prescindere dall’orientamento sessuale, e questa usanza viene ragionevolmente rispettata anche dai viaggiatori che vogliono immergersi nelle usanze e nei costumi della cultura marocchina e approcciarsi con rispetto alle loro consuetudini.

Gli alberghi delle località più turistiche e quelli più grandi di tutto il paese generalmente non hanno nessun problema ad accogliere le coppie omosessuali in camere matrimoniali, ma informarsi su questo punto al momento della prenotazione può essere utile. Molte strutture sono anche convenzionate con le reti internazionali del turismo LGBT e questo rappresenta un’ulteriore garanzia.

Peter Tatchell, un attivista gay inglese ritiene che il Marocco, “in confronto agli altri paesi arabi e alla maggior parte dei paesi in via di sviluppo del mondo intero, è un posto migliore e più sicuro per le persone LGBT, in cui l’omosessualità è illegale ma la legge è applicata raramente, ma anche perché il turismo gay occidentale esercita un’influenza positiva nell’aiutare a rompere l’omofobia”.

Fortemente raccomandata dalle autorità, stipulare un'assicurazione viaggio ti protegge e ti copre durante il tuo soggiorno in Marocco. Disponibile in 3 formule diverse, la nostra assicurazione viaggio Marocco è la risposta perfetta per un viaggio tranquillo.

Vita Notturna e Comunità Omosessuale

A cosa somiglia la notte omosessuale a Casablanca? Nei locali notturni non accade niente che possa scioccare un omofobo convinto: nessun gesto d’affetto o d’amore tra gli uomini seduti ai tavoli. “E’ inconcepibile. Gli omosessuali non osano nemmeno i gesti che gli eterosessuali possono avere tra di loro. Prendersi per mano per esempio. Se si lasciano andare, è nel loro modo di vestirsi, di ballare di comportarsi”. Certo che si può parlare di una comunità omosessuale, perchè “una comunità che frequenta gli stessi posti, che ha lo stesso umore, gli stessi codici”.

Yassir spiega: ”Questo non vuol dire che qui ci siano solo omosessuali. Ma solo gli omosessuali possono sapere chi lo è e chi non lo è”. Come? Yassir sorride e risponde con la battuta pronta: ”Non si può spiegare!Io saprei, con pochissimo margine di errore, chi è omosessuale e chi è etero”, poi dopo qualche secondo di riflessione, continua: “Lo sguardo è molto importante. Posso sapere da come un uomo guarda un altro uomo seduto ad un tavolo se è omosessuale o no”. Qui, sia il proprietario che i camerieri sanno che il luogo è molto frequentato da omosessuali. Sono per questo accolti a braccia aperte?”. Se ci si trova qui, non è perché il proprietario l’ha voluto o l’ha incoraggiato. Chiude gli occhi, perché gli omosessuali sono una buona clientela. Ovunque si vada, si spende molto. E’ una cosa normale perché non abbiamo né moglie né figli.”

E’ così che imparo che per nominare un omosessuale - la parola in darija ha una forte connotazione peggiorativa- si sono dovute trovare espressioni in francese, specifiche per l’ambiente omosessuale. Si dirà allora:” è così”, “cammina” o ancora “è del demanio”.

Sulla pista da ballo, due giovani uomini in pantaloni e t-shirt che li modellano ancheggiano al ritmo di una musica orientale A un tavolo, un uomo passa discretamente la mano sulla nuca e poi sul corpo del suo vicino. Due asiatici e un giovane marocchino si dirigono verso l’uscita. Yassir mi confida:” So che posso abbordare senza timore uno degli uomini che sono al bar”. Dei butta-fuori salutano amichevolmente Yassir. Vegliano sulla sicurezza del posto e che le persone non vengano disturbate dai clienti: ”Qui gli omosessuali sono protetti, il locale non può farne a meno, perché consumano di più e ritornavano più spesso degli eterosessuali”.

Impatto degli Arresti e Reazioni Internazionali

L’arresto per omosessualità del britannico Ray Cole e del suo amico Jamal avvenuto a settembre a Marrakesh, in Marocco, sembra aver creato gravi danni all’immagine del paese africano e alla sua industria turistica: secondo il sito di viaggi Trivago, nel Regno Unito le ricerche per vacanze in Marocco sono calate di quasi un terzo e quelle relative a Marrakesh si sono praticamente dimezzate.

Ray Cole: “Boicottare il Marocco non mi sembra una buona idea: le persone che verrebbero colpite non sarebbero quelle che causano i problemi”.

Forum Mondiale dei Diritti Umani a Marrakesh

Dal 27 al 30 novembre, il Marocco parlerà anche di diritti delle persone LGBT in occasione del Forum mondiale dei diritti umani, che quest’anno si terrà a Marrakesh (fmdh-2014.org): nonostante alcune associazioni locali abbiano rifiutato di partecipare all’evento per denunciare le violazioni dei diritti umani commesse dal governo (yabiladi.com), il tema delle discriminazioni subite da omosessuali e transessuali sarà sicuramente affrontato da alcuni ospiti nazionali e internazionali e non potrà essere evitato da nessuno negli incontri dedicati alle persone HIV-positive.

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