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Turismo Invernale: Un'Analisi Approfondita

Il turismo invernale ha subito una notevole trasformazione nel corso del tempo. Il consolidamento del turismo montano è avvenuto nel XX secolo, con la consacrazione del turismo di villeggiatura, il boom economico ed edilizio e lo sviluppo in chiave turistica di paesi e valli di montagna. Con il XXI secolo il turismo montano sta mutando le sue caratteristiche.

Per noi di Turismo e Innovazione il turismo montano è anche molto altro, legato a un ambito che si rifà ad ambiente, natura, paesaggio, ma anche e soprattutto passione, scelte di vita, storie personali, spesso in bilico tra modernità e tradizione. Tutto ciò si presta benissimo a essere convogliato e raccontato attraverso lo storytelling turistico. L’evoluzione è particolarmente interessante e avvincente, motivo per cui abbiamo deciso di dedicare una sezione specifica del nostro blog al turismo montano.

Dati e Tendenze Attuali

I dati della stagione 2016 (dati di Federalberghi) parlano di un giro d’affari complessivo di circa 6,6 miliardi di Euro per il “turismo bianco”, con un incremento dell’11,6% rispetto al 2015 e un incremento del 19,6% per le settimane bianche.

Destinazioni Italiane per il Turismo Invernale

L'Italia offre una varietà di destinazioni per gli amanti del turismo invernale, ognuna con le sue peculiarità:

  • Valle d'Aosta: La più piccola Regione d'Italia, costellata dalle più alte vette delle Alpi, è la destinazione ideale per chi ama gli sport invernali e le passeggiate ad alta quota.
  • Lombardia: Una regione del nord d’Italia nota per l'industria e la finanza, certo, ma anche per l’arte e i paesaggi straordinari, a partire da quelli dei pittoreschi laghi o delle sue montagne, Valcamonica e Valtellina in primis.
  • Veneto: Il Veneto con le sue città d’arte dalla bellezza incontrastata ma anche la natura più incontaminata. La bellezza del Lago di Garda, il fascino delle Dolomiti, il mare di Jesolo, le colline con le vigne e il relax delle terme, ma anche un immenso patrimonio artistico e storico, città eleganti come Venezia e Verona, borghi e paesaggi mozzafiato.
  • Liguria: La Liguria è un meraviglioso lembo di terra racchiuso tra mare e montagna, dalle case color pastello e dai panorami che tolgono il fiato.
  • Emilia-Romagna: L’Emilia-Romagna con la sua Riviera Romagnola offre un turismo balneare che ogni estate richiama famiglie e giovani lungo le sue coste. Ricca di siti di interesse storico e culturale, questa regione vanta una tradizione enogastronomica apprezzata in tutto il mondo.
  • Lazio: Basterebbe Roma, la capitale d’Italia e museo a cielo aperto unico al mondo, a fare del Lazio una delle regioni più belle e interessanti. Anche a livello paesaggistico, vanta un territorio di grande impatto e notevole varietà, con il lungo litorale, le splendide colline, le montagne appenniniche.
  • Abruzzo: Regione dell'Italia centrale, l'Abruzzo ha due anime e un solo cuore. Prevalentemente montuosa e collinare, si affaccia su un meraviglioso tratto del mare Adriatico.
  • Campania: Un clima sempre mite, una natura rigogliosa che incornicia paesaggi mozzafiato, borghi incontaminati e coste fiabesche: è la Campania, regione che riassume secoli di culture, tra Occidente e Oriente, in un solo gioiello del Mediterraneo noto per la sua impareggiabile ospitalità.
  • Molise: Il Molise è una regione densa di storia, caratterizzata da numerose e saporite eccellenze enogastronomiche, ma anche dalle ricche riserve naturali e dai borghi che sembrano cristallizzati nella storia.
  • Basilicata: Posta nel cuore del Mediterraneo, è un magico insieme di reperti, storia, arte e natura incontaminata, tra meravigliose coste e paesaggi da cartolina. La Basilicata è una regione in cui il passaggio dell'uomo ha lasciato importanti impronte sin dalla preistoria. Con la denominazione antica di “Lucania”, è arricchita da un incredibile patrimonio artistico. Un territorio variegato che conquista il cuore dei turisti di tutto il mondo con il suo meraviglioso mare e le città ricche di un fascino tutto loro.

Impatto del Cambiamento Climatico

Recentemente, sette degli otto eventi di Coppa del Mondo di inizio stagione sono stati annullati a causa di un’altra estate molto calda sulle Alpi, con temperature da record che hanno raggiunto anche gli ambienti d’alta quota. Le temperature medie sono già aumentate di 2°C dai tempi preindustriali, circa il doppio della media globale. Poiché il ghiaccio e la neve sono più riflettenti della roccia e del suolo sottostanti, una quantità inferiore sul terreno permette l’assorbimento di una quantità maggiore di calore dalla terraferma.

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Il 2022 è stato un anno terribile per i ghiacciai alpini con un eccessivo scioglimento e la scomparsa di interi ghiacciai. Le previsioni a lungo termine suggeriscono che le Alpi in generale potrebbero essere prive di ghiacciai ogni estate entro il 2100, con tracce di neve e ghiaccio solo ad alta quota.

Il piccolo villaggio francese di Saint-Firmin ha recentemente rimosso il suo impianto di risalita (che risaliva al 1964) perché privo di neve da oltre un decennio.

Soluzioni e Innovazioni

Tenendo conto di tutto ciò, i paesi alpini sono stati costretti a sperimentare e innovare. In Svizzera, il ghiacciaio del Rodano è stato ricoperto di tessuti permeabili per rallentare lo scioglimento. Le stazioni sciistiche non riposano sugli allori stagionali.

Nei villaggi turistici d’oltralpe c’è un crescente interesse su come sviluppare un’industria turistica a emissioni zero che ponga molta meno enfasi sui viaggi in aereo e in auto. Le attività invernali sono fondamentali per i paesi montuosi d’Europa e la Convenzione delle Alpi (entrata in vigore nel 1995) è stato un tentativo di firmatari tra cui Austria, Francia, Germania e il piccolo Principato di Monaco di coordinare gli approcci alle risorse, ai trasporti e al turismo.

Le prospettive sono fosche per lo sci e gli sport invernali nelle Alpi europee. Secondo i rapporti svizzeri, il 50% delle piste da sci del paese è stato coperto di neve artificiale per la stagione 2020-21. Salvare l’economia invernale nelle località alpine si rivelerà molto impegnativo.

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Turismo Sostenibile e Attività Alternative

Riscoprire una montagna diversa legata ad un turismo invernale dolce, sostenibile e rispettoso della natura. E soprattutto a impatto zero: dalle camminate nei boschi alle ciaspolate tra valli innevate e sentieri circondati da paesaggi unici, dalle escursioni nelle aree protette al nordic walking.

Stando agli ultimi dati elaborati da Legambiente e Vivilitalia su dati JFC, infatti, ciaspole e scialpinismo sono due attività molto amate: se nel 2010-2011 il numero di praticanti in ciaspole si attestava a 322mila, nel 2016-2017 ha toccato quota 506.500 registrando un incremento del +57,3%. Stesso discorso per lo scialpinismo che è passato da 33.000 praticanti nel 2010-2011 a ben 91.000 nel 2016-2017, con un incremento del +175,7%. Da segnalare anche il successo del nordic walking, la camminata con i bastoncini praticata ormai da 500.000 persone.

Il Ruolo delle Multinazionali nel Turismo Globale

Con l’incremento delle rotte aree e il boom di internet, a partire dagli anni novanta il settore del turismo ha visto una crescita come mai prima nella storia. Tra crociere, hotels e voli arei, oggi 7 multinazionali stanno facendo miliardi con il turismo globale. Un oligopolio per accapparrarsi fino all’ultima prenotazione online.

Le motivazioni che portano a viaggiare sono svariate e ogni anno circa 1,4 miliardi di turisti si muovono nel mondo per lavoro, diletto o questioni personali. Il turismo è un settore in rapida crescita, forse anche per questo ha attirato l’attenzione di numerose multinazionali.Sette di loro, le più grandi, sono dei veri colossi del turismo globale, producono miliardi di dollari di utili, e un impatto planetario, sia ambientale, che economico e sociale.

Padroni di flotte aeree e navi da crociera che distruggono mari e barriere coralline, in alcuni casi esempi di disuguaglianza, sfruttamento ed elusione fiscale, grazie ai paradisi tax haven. Se ciascuna di queste multinazionali decidesse di impegnarsi seriamente nella direzione della sostenibilità, si potrebbe davvero incidere a scala globale. Purtroppo al momento non è così.

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Le 7 Multinazionali Chiave del Turismo Globale

  1. TUI GROUPTRAVEL PLC: Multinazionale tedesca leader del settore viaggi, con un fatturato EBITDA di 1,56 miliardi di euro nel 2018.
  2. CARNIVAL CORPORATION: La maggiore compagnia crocieristica al mondo, con EBITDA di 5,3 miliardi di dollari nel 2018.
  3. MARRIOTT INTERNATIONAL: Multinazionale americana con 7.000 hotel globali e un fatturato di 21 miliardi di dollari.
  4. : Obiettivo principale e target di incremento economico di questa multinazionale è il Sud-Est asiatico e in generale l’Asia-Pacifico, avendo così aperto il loro millesimo hotel nell’area lo scorso giugno 2019.
  5. BOOKING.COM: Gestisce 92,7 miliardi di dollari di prenotazioni nel 2018, con un focus sulla responsabilità sociale.
  6. EXPEDIA: Fatturato di 11,2 miliardi di dollari, possiede Trivago e Hotels.com.
  7. AIRBNB: Presente in oltre 100.000 città, con circa 500 milioni di persone e 6 milioni di strutture ricettive.

Misure Restrittive e Coordinamento Europeo

Gli italiani che sperano di fare la settimana bianca sulle vette austriache rimarranno probabilmente delusi dalle prossime decisioni del Governo di Vienna dopo le pressioni degli altri Paesi Ue. Secondo quanto anticipa il quotidiano austriaco Der Standard, lo stop del Governo austriaco alle vacanze sulla neve per contrastare il contagio del coronavirus sarà annunciato nella giornata di domani. Secondo quanto si apprende, lo sci non sarà vietato ai residenti e gli impianti rimarranno aperti, ma alberghi e ristoranti saranno chiusi. In Austria gli impianti di risalita sono considerati un mezzo di trasporto pubblico e non è possibile interrompere il servizio.

La scelta del Governo austriaco arriva dopo le pressioni di Germania, Francia e Italia, determinate a vietare le vacanze sulla neve durante le vacanze di Natale nel tentativo di controllare la pandemia di coronavirus ed evitare una terza ondata di contagi. La minaccia di chiusure di confini a chi non vuole rinunciare allo slalom sulla neve nonostante la pandemia è arrivata nelle ultime ore anche da parte del Governo francese nei confronti della Svizzera, determinata a tenere gli impianti e le strutture turistiche aperte.

“Se ci sono Paesi che mantengono le stazioni sciistiche aperte, ci saranno controlli per dissuadere i francesi, con l'obiettivo di non creare una situazione di squilibrio con le località sciistiche in Francia”, ha spiegato il presidente Emmanuel Macron. “Avremo misure restrittive e dissuasive”, che “saranno affinate nei prossimi giorni con il Governo”, ha precisato il presidente francese che ha invocato “un coordinamento europeo”. Al momento, ha dichiarato, “tutti i Paesi non sono esattamente allineati”. Con la Germania e probabilmente l'Italia, “vogliamo convincere i nostri partner” come la Svizzera o la Spagna a “non spalancare le porte” delle stazioni sciistiche.

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