Scoprire la Valposchiavo: Un Tesoro nel Canton Grigioni
La Valposchiavo, situata nel Canton Grigioni, è una valle di circa 25 chilometri che si raggiunge facilmente da Tirano, attraversando il confine italo-svizzero di Campocologno.
Un Tuffo nella Storia della Valposchiavo
La storia della Valposchiavo affonda le radici molto lontano: già abitata nell’età del Bronzo e del Ferro, fu poi integrata nell’Impero Romano sotto la Regio XI. La valle, collegata a Como, ha sempre guardato verso sud, mantenendo lingua e cultura italiane. Nel Medioevo la contesero vescovi e signori locali: dai Matsch Venosta al dominio di Milano, fino all’inserimento nella Lega Caddea sotto l’autorità del vescovo di Coira. Poschiavo e Brusio, sebbene oggi unite da una valle comune, erano già due realtà distinte nel XII secolo. Con l’arrivo dei Grigioni nel 1512, la valle divenne un importante snodo commerciale. Il passaggio della Riforma Protestante segnò profondamente la comunità, con episodi drammatici come gli eccidi religiosi del 1620 e 1623.
La separazione tra Poschiavo e Brusio avvenne nel 1851, e solo nel 1869 la valle fu staccata dalla diocesi di Como per entrare in quella di Coira. Nei secoli, la mancanza di risorse spinse molti all’emigrazione. Venezia, Inghilterra, Russia, poi le Americhe e l’Australia: la diaspora poschiavina ha lasciato segni indelebili.
Enogastronomia ed Esperienze da Non Perdere in Valposchiavo
Qui tutto sa di buono e di vero. Il progetto "100% Valposchiavo" è il cuore pulsante della valle: oltre il 95% dell’agricoltura è biologica, una cifra da record in Svizzera. La filiera corta è realtà: produttori, ristoratori e negozi collaborano per garantire qualità e sostenibilità. Nel caso capiti di fare tappa qui verso l’ora di pranzo è possibile gustare i succulenti piatti tipici della zona, realizzati con con ingredienti rigorosamente KM 0 coltivati o lavorati nella valle grazie ad un ambizioso progetto denominato “100% Val Poschiavo”.
Il progetto permette a chi esplora il borgo svizzero di deliziare il palato con leccornie di ogni genere: genuini prodotti locali come farina di segale, farina di grano saraceno, latte, formaggi ed erbe spontanee si coniugano in ricette imperdibili quali i pizzoccheri della Valposchiavo, gli sciatt, i capunet o le manfrigole. Il tutto rigorosamente annaffiato ovviamente dai migliori vini delle valli svizzere. Ciò è perseguito creando le condizioni per una conversione al bio delle aziende produttrici e trasformatrici e diffondendo la cultura del bio tra gli operatori turistici e i consumatori. Per la Val Poschiavo si tratta di proseguire il percorso intrapreso con il progetto 100% Bio Valposchiavo.
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Tutte le azioni sono finalizzate alla diffusione del regime produttivo biologico, che risulta certificato e tutelato da specifici regolamenti (per l’Italia biologico UE, per la Svizzera BioSuisse).
I Capunet di Ornella Isepponi
I suoi capunet, gnocchetti di spinaci conditi con formaggio burro e aglio, sono una meraviglia ma un’insalata mista buona e fresca come la sua non l’abbiamo mai mangiata. La verdura proviene dai due orti che Ornella coltiva personalmente davanti e dietro il ristorante. Distanza campo-cucina? A occhio scarsi 10 metri! Buonissimo e a lunga conservazione, tanto e vero che ce ne siamo comprato uno da mangiarci lungo il viaggio e ha resistito due giorni.
Eventi e Tradizioni in Valposchiavo
La valle è viva e coinvolgente, e non solo per la natura. Le differenze religiose hanno lasciato il segno, ma oggi convivono in una comunità dinamica. Tante iniziative, spesso gestite da volontari, animano il calendario: eventi culturali, feste di paese, tradizioni agricole che si tramandano da generazioni. Il turismo è una sfida condivisa: istituzioni, imprese e cittadini lavorano insieme per offrire un’accoglienza autentica e responsabile.
Il Trenino Rosso del Bernina: Un Viaggio Indimenticabile
Lo storico treno, patrimonio dell’umanità Unesco, si inerpica sulle montagne tra Italia e Svizzera, e sale fino a sfiorare ghiacciai a quasi 4.000 metri di quota, scorrendo lungo i territori meravigliosi che la stessa ferrovia del Bernina ha contribuito a riscoprire, dalla sua apertura nel 1910. Il paese di Poschiavo è una delle 16 imperdibili tappe che il trenino dal colore sgargiante effettua lungo la sua corsa da Tirano, in territorio italiano, a St. Moritz.
Il regionale ferma in tutte le fermate del suo percorso, ma riuscire a fare sosta in ognuna di esse è molto difficile in una sola giornata, anche perché il treno passa con cadenza oraria. È quindi consigliabile trascorrere almeno un weekend in questi territori, ed esplorare ogni tappa con la giusta calma, per coglierne davvero il meglio.
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Le località lungo il percorso sono le seguenti:
- Tirano
- Campocologno e Campascio
- Brusio
- Poschiavo
- Miralago e Le Prese
- Cavaglia
- Alp Grüm
- Ospizio Bernina
- Bernina Lagalb
- Bernina Diavolezza
- Morteratsch
- Pontresina
- Punt Muragl
- Celerina
- St. Moritz
Da Tirano a Poschiavo
Da Tirano a Poschiavo il treno impiega circa mezz’ora per percorrere 15 chilometri. In questo punto la valle è molto stretta e ripida. Se ci si mette in testa o in coda al treno dal finestrino si può fotografare l’intero convoglio. È un punto molto spettacolare e non è raro vedere delle persone che si appostano per scattare belle foto.
Poschiavo: Storia e Cultura
Poschiavo si trova nel Canton Grigioni, l’unico cantone ufficialmente trilingue, dove si parla italiano, romancio e tedesco, ma dove c’è una netta prevalenza dei madrelingua italiani. Poschiavo passò di mano in mano tra romani e longobardi, ed subì influssi dall’occupazione saracena e napoleonica, presentando oggi evidenti tracce delle sue movimentate vicende storiche.
Cosa Vedere a Poschiavo: Architettura e Musei
Tra gli eleganti palazzi del borgo, è da menzionare Palazzo Mengotti, oggi sede del Museo Poschiavino: al suo interno è possibile osservare oggetti provenienti dalla vita quotidiana di secoli fa, legati alla cultura ed alle tradizioni locali ed alla civiltà contadina. Molto bello e interessante perché, oltre a ospitare esposizioni temporanee, racconta la storia della vita in valle, dell’agricoltura e della emigrazione, e anche della vicenda dell’orso M13 che, “emigrato” nel 2013 dal Trentino, ha scorrazzato in lungo e in largo per la valle creando numerosi danni e disagi fino a quando non è stato abbattuto tra infinite polemiche. Reso, ahilui!, inoffensivo gli è stato tributato un postumo omaggio imbalsamato e collocato in una sala speciale del museo.
L’ottocentesca Casa Console è un raffinato esempio di architettura locale le cui origini sono legate alle attività di Antonio Semadeni, pasticciere poschiavino emigrato in Polonia, dove divenne console onorario. Nella parte terminale del paese sorge invece la Chiesa Cattolica di Santa Maria Assunta, tipica chiesa di campagna, situata in un punto panoramico visibile anche dal finestrino del treno del Bernina. Nelle immediate vicinanze della piazza si trovano anche la Collegiata di San Vittore Mauro con il suo campanile in stile romanico lombardo. Ma l’edificio sacro più importante della cittadina è l’Oratorio di Sant’Anna con i suoi sontuosi affreschi barocchi. Nel 1903 (evidentemente in quell’epoca a Poschiavo erano in vena di mutamenti!) hanno trasformato la loggia dell’oratorio in un ossario.
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L’Hotel Albrici è ospitato all’interno di un palazzo signorile del ‘600 ed è il più antico albergo della valle. È stato restaurato con grande attenzione a mantenere gli ambienti intatti e, infatti ci sono due sale al primo piano, una per gli uomini e l’altra per le donne, meravigliosamente conservate con i rivestimenti in legno, le tavole dipinte e le stufe in maiolica.
Il Lago di Poschiavo: Un Incanto Naturale
Dopo Brusio il treno costeggia il Lago, piccolo ma profondo, creato da un’antichissima frana che ostruì il fluire del fiume Poschiavino, il corso d’acqua che nasce dal Passo della Forcola e si butta nell’Adda. C’è un’antica e accesa polemica sul nome del lago conteso da Poschiavo e Le Prese. Il lago che abbraccia il borgo di Poschiavo offre poi degli scenari davvero fantastici ed è in grado di creare atmosfere magiche, riflettendo tra le sue onde le montagne circostanti o creando giochi di luce eccezionali nei tramonti montani.
Le Prese, Miralago e il lago di Poschiavo: Uno specchio in cui riflettersi!
Le Prese è la tua prossima meta, per raggiungerla devi però superare una dolce salita, proveniente da Brusio, e transitare da Miralago. Qui una breve sosta, in attesa dell'incrocio con il treno in discesa, ti permette di godere di una vista davvero appagante. Presso la stazione di Miralago puoi, infatti, lasciarvi rapire dall'immagine della montagna che si riflette imponente sulle acque del lago di Poschiavo. Queste due località sono tuttora dei luoghi di villeggiatura, amati per la tranquillità e il silenzio, interrotto solo dai fischi del trenino rosso che, in modo cadenzato, rallegrano il passare del giorno. Di certo ti potrà incuriosire, se ne avete il tempo, una passeggiata rilassante da Miralago a Le Prese, costeggiando questo bacino lacustre di antica origine.
La storia di questo fazzoletto di terra, in canton Grigione, ha inizio grazie al banchiere di Basilea Alfred Sarasin. L'imprenditore era cofondatore della Società Forze Motrici Brusio e promotore della Ferrovia del Bernina. Sarasin si occupò anche dell'albergo Bagni che, dal 1857, si fa ancora cullare dalle acque del lago di Poschiavo, sotto il nome di Hotel Le Prese. Già in passato era un luogo prestigioso di villeggiatura, che garantiva quiete ed armonia ai suoi ospiti illustri. Nel parco dell'hotel era all'epoca presente una fonte termale di acqua sulfurea, che lo rese il luogo ideale dove trascorrere le proprie vacanze.
Oggi questo lembo di terra, che costeggia i binari del trenino rosso, è un'ampia e fertile prateria che ti regala profumi e sapori di fiori ed erbe di montagna, utilizzati per produrre gustose tisane e una rinomata caramella svizzera. Le Prese è anche nota per la produzione di erbe per il tè. In questa regione oltre 30 tipi di piante ed erbe per il tè biologiche fioriscono e profumano in estate conferendo a Le Prese un’atmosfera tutta speciale. Le Prese è già, di per sé, un buon punto di partenza per escursioni e tour in bicicletta.
Le Prese e Miralago si trovano a circa 1000 mslm, nel cuore della Valposchiavo, affiancati dalla strada cantonale numero 29 e dalla ferrovia Retica del trenino del Bernina, loro principale attrattore turistico.
Il Paesaggio Naturale e Culturale
Il paesaggio naturale e culturale della Valposchiavo si sviluppa su soli 25 chilometri, dalla scintillante catena del Bernina fino ai vigneti di Veltlin, ma offre una moltitudine di bellezze naturali, belle cittadine con interessanti monumenti culturali, chiese e palazzi.
Il percorso in treno sul Passo del Bernina è un’esperienza impressionante. Qui lo sguardo spazia sul panorama montano del ghiacciaio del Morteratsch, del Diavolezza o della Lagalb. Dall’Alp Grüm si vede l’imponente ghiacciaio del Palü e contemporaneamente il Lago di Poschiavo, fino al fondovalle.
La tratta che percorre la Valposchiavo è la trasversale ferroviaria alpina più alta e, con la sua pendenza del 70 permille, è uno dei percorsi a scartamento ridotto senza cremagliera più erti - un autentico capolavoro di tecnica ferroviaria. Il capoluogo del piccolo, incontaminato comprensorio di villeggiatura della Valposchiavo è la cittadina di Poschiavo, le cui case patrizie circondano la piazza, conferendole un carattere tipicamente italiano.
Escursioni nella Valposchiavo
Se ami le passeggiate ed escursioni in montagna, lungo la tratta Tirano-St.Moritz della linea ferroviaria del Bernina non avrai che l’imbarazzo della scelta.
Bellissima gita di una giornata, percorribile su richiesta anche con l’accompagnamento di una guida turistica, permette di ripercorrere i sentieri battuti anticamente dai contrabbandieri, offrendovi un’occasione unica per conoscere da vicino la storia e le storie del contrabbando tra Italia e Svizzera.
Escursione dedicata ai romantici e a chi ama i grandi panorami alpini. Dalle stazioni del Trenino del Bernina di Poschiavo (1.014 metri) o di Miralago (965 metri) si imbocca il sentiero che in circa tre ore porta fino all’alpeggio di S. Romerio, un balcone panoramico a 1.800 metri di quota con vista mozzafiato sulla Valposchiavo, la vicina media Valtellina e il sottostante lago di Poschiavo. Da non perdere una visita alla millenaria chiesetta di San Romerio, posta su uno sperone di roccia a picco sul lago di Poschiavo. Nella locanda dell’alpeggio potrete anche sostare per uno spuntino in un ambiente tipicamente alpino.
Questa escursione è molto amata perchè, oltre a correre a fianco della Ferrovia Retica, è davvero adatta a tutti, bimbi compresi. Dalla stazione ferroviaria di Alp Grüm, imperdibile balcone panoramico sulla Valposchiavo e sul sottostante lago Palu, si imbocca il sentiero in discesa ben segnalato e marcato con le numerazioni 30-33, che, attraverso imponenti boschi di conifere, conduce fino a Cavaglia, dove vi suggeriamo di fare una sosta per visitare il Giardino dei Ghiacciai e le marmitte dei giganti (1,5 ore). Presso la locale locanda potete anche fare sosta per pranzo o per uno spuntino tipico. Da Cavaglia suggerisco di proseguire poi la discesa fino a Poschiavo (1,5 ore circa), da dove potrete rientrare a Tirano con il Trenino Rosso.
Bella escursione molto panoramica, che si snoda lungo un sentiero ben tracciato (inaugurato dall’estate 2015!) tra il Passo Bernina stradale e la Forcola di Livigno attraverso la Val Minor, con belle vedute sul ghiacciao del Piz Cambrena e sui laghi Bianco e Nero. Scendete alla fermata della Ferrovia Retica di Ospizio Bernina e raggiungete dapprima il Passo Bernina, da dove imboccherete il sentiero che parte alle spalle del piccolo Lago della Crocetta fino alla Fuorcla Minor. Da qui ridiscendete al Passo della Forcola di Livigno, dove potrete rifornirvi di generi alimentari nel locale negozio di generi extra-doganali o fare sosta per pranzo nel vicino locale. Al rientro potete percorrere la variante per la stazione della Ferrovia Retica di Bernina Lagalb, da dove potrete riprendere il Trenino Rosso per rientrare a Tirano.
Escursione adatta a tutti, perfetta anche in mountain-bike! Più che di un’escursione, in questo caso si tratta di una classica passeggiata adatta a tutti con splendide vedute sul gruppo del Bernina e sul ghiacciaio del Morteratsch. Scendete alla stazione della Ferrovia Retica di Morteratsch e prendete il sentiero pianeggiante di fronte a voi, ottimamente segnalato e dotato di pannelli didattici che ripercorrono la storia e lo stato del ghiacciaio durante l’ultimo secolo. Percorrete il sentiero glaciologico a passo lento fino a raggiungere il fronte del ghiacciaio, in un ambiente naturale tipicamente di alta montagna.
Un’altra escursione per gli amanti dei grandi panorami e dedicata in particolare a chi ama la sensazione di conquistare la meta, dato che il rifugio vi apparirà all’improvviso, facendo capolino sornione tra le rocce. Dalla stazione della Ferrovia Retica di Morteratsch seguite le indicazioni per la capanna Boval, che raggiungerete seguendo il bel sentiero panoramico fino alla Capanna, posta su un balcone a 2495 metri (2 ore e mezzo l’andata).
La Val Roseg non ha bisogno di presentazioni: splendida in tutte le stagioni, da percorrere secondo il proprio mood a piedi, in mountain-bike o a bordo di una romantica carrozza trainata da cavalli, per rivivere romantiche atmosfere di altri tempi. Dalla stazione della Ferrovia Retica di Pontresina imboccate il sentiero ben segnalato per la Val Roseg, che vi condurrà in due ore circa fino all’hotel Roseg Gletscher, attraverso un ambiente naturale da fiaba.
Passeggiata adatta a tutti, particolarmente consigliata in queste settimane di fine estate e durante l’autunno, quando i larici regalano meravigliose sfumature di colore, per indimenticabili safari fotografici. L’escursione rappresenta un vero must per tutti gli escursionisti dell’Engadina e si sposa perfettamente con l’escursione a bordo del Trenino Rosso da Tirano. In questo caso, scendete alla fermata della Ferrovia Retica di Punt Muragl (fermata a richiesta) e salite dapprima con la centenaria funicolare fino al balcone panoramico di Muottas Muragl, a quota 2400 metri. Da qui imboccate il sentiero per la Capanna Segantini (2731 metri), bellissimo rifugio a picco sull’Engadina e sulla regione dei laghi, che deve il suo nome al pittore Giovanni Segantini, che qui morì il 28 settembre 1899 di peritonite acuta mentre dipingeva il Trittico delle Alpi (2 ore circa l’andata). Escursione per tutti, dedicata in particolare a chi vuole rivivere i luoghi che hanno ispirato l’artista!
Un’altra imperdibile passeggiata per famiglie, questa volta con partenza dal Passo del Maloja. Arrivati a St. Moritz con il Trenino Rosso, raggiungete dapprima la località di Passo Maloja con l’autobus di linea che si prende sul piazzale esterno della stazione e, dal piazzale della Posta, imboccate il sentiero ben segnalato in direzione del Passo del Forno fino al lago Cavloc (1907). Posto in una conca riparata tra boschi di alte conifere, il lago Cavloc vi sedurrà con le sue acque limpidissime, le piazzole per picnic e il caratteristico rifugio. Da non perdere: il periplo del lago, alla scoperta di deliziose piccole insenature tutte da vedere.
Per ultimo vi consiglio questa bella escursione nella Regione dei laghi che si estende da St. Moritz al Passo del Maloja. Arrivati a St. Moritz con il trenino Rosso, prendete sul piazzale esterno della stazione l’autobus di linea fino a Sils Maria. Dal centro del paese, dopo aver ammirato le deliziose case engadinesi di Sils e fatto sosta al piccolo Museo dedicato al filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, imboccate ora il sentiero per la Val Fex fino a Crasta (un’ora circa), oppure prendete il sentiero che costeggia il lago fino alle località di Isola o di Passo Maloja (due ore circa). In estate ho più volte incontrato in questo tratto intrepidi bagnanti intenti a rinfrescarsi nelle numerose calette lungo il lago.
Indirizzi Utili
- Piccoli frutti Valposchiavo: via Cantonale 225, Campascio.
- Ristorante Motrice: via da Spultri 4, Poschiavo.
- Panetteria Bordoni: via da Spultri 4, Poschiavo.
- Birrificio Birraria Poschiavina: via de la Pesa 12, Poschiavo.
- Museo Poschiavino: via da Spultri, Poschiavo.
- Casa Tomè: via dai Puntunai, Poschiavo.
- Casa Console: via da Mezz 41, Poschiavo.
- Hotel Albrici: Piazza Comunale, Poschiavo.
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