Consigli di Viaggio in Corea del Sud: Guida Essenziale per un'Esperienza Indimenticabile
State pensando di organizzare un viaggio in Corea del Sud? Grazie al fascino dei suoi drama, la Corea è diventata una meta irresistibile per gli appassionati. Il vostro viaggio in Corea del Sud sarà certamente una splendida esperienza… ma siete sicuri di aver organizzato tutto con cura? Insomma, questo è un paese moderno e ospitale ma si trova davvero dall’altra parte del mondo, quindi un po’ di preparazione prima della partenza è fondamentale.
Prima di imbarcarvi per la Corea del Sud, ci sono alcune informazioni fondamentali che vi aiuteranno a rendere il vostro viaggio più fluido e senza intoppi. In questo articolo voglio quindi guidarti passo dopo passo, rispondendo a tutte le domande che anch’io mi sono posta. Scoprirai come scegliere il periodo migliore per partire, i costi da mettere in conto e persino quali app scaricare per semplificarti (notevolmente) la vita una volta atterrato a Seoul. La Corea del Sud è un paese affascinante, ancora poco conosciuto, che mi ha davvero stupita per la sua cultura millenaria e, soprattutto, il mix perfetto tra tradizione e modernità. Pronto a partire?
Documenti e Burocrazia
La maggior parte dei viaggiatori può trattenersi senza visto in Corea del Sud per un massimo di 90 giorni. Per soggiorni inferiori a 90 giorni, non è, poi, necessario il visto di ingresso. Tuttavia, è necessario richiedere un’autorizzazione elettronica di viaggio sul sito K-ETA almeno 72 ore prima della partenza. Per entrare nel paese è sufficiente avere il passaporto con almeno 3 mesi di validità residua.
Quando Andare: Il Periodo Migliore
Il clima della Corea presenta quattro stagioni distinte. Le caratteristiche salienti del clima del paese comprendono notevoli escursioni termiche tra le stagioni, inverni rigidi, l’occorrenza di tifoni e di un periodo di forte piovosità (changma) tra fine giugno e fine luglio. Non esistono controindicazioni al viaggio in Corea in nessun periodo dell’anno ma alcuni mesi presentano condizioni meteorologiche meno gradevoli. In generale la primavera e l’autunno sono i periodi migliori per un viaggio in Corea. Magnifiche le fioriture dei ciliegi e le tonalità della vegetazione in autunno.
Ti consigliamo di programmare la vostra visita in Corea del Sud in primavera o in autunno, quando il clima è temperato. Il massimo sarebbe farla coincidere con uno dei due periodi in cui gli alberi si ammantano di magia. I fiori di ciliegio iniziano a sbocciare a metà marzo sull’isola di Jeju-do, al largo della costa meridionale, e di solito Seoul si accoda all’inizio di aprile. Io ci sono stata i primi di novembre e ho trovato un meteo semplicemente perfetto, con temperature che raggiungevano anche i 20° (soprattutto a Busan) e il foliage autunnale al picco del suo splendore.
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Festività e Affluenza
I due periodi che possono mettere in difficoltà i viaggiatori sono le festività di più giorni del Capodanno lunare e del Chuseok (raccolto autunnale). In queste occasioni i coreani si mettono in viaggio in massa, rendendo quasi impossibile trovare un biglietto sugli autobus o sui treni. Le date delle ricorrenze cambiano ogni anno, quindi verificatele prima di fare programmi di viaggio. Se non potete evitare una festività, rimanete a Seoul o Busan per tutta la durata della stessa.
Costi di un Viaggio in Corea
State pensando, quanto può costare un viaggio in Sud Corea? Vi interesserà sapere che nonostante i pregiudizi non è un paese particolarmente costoso e che, una volta assicurato il budget abbastanza importante per aereo e alloggio, i pasti al ristorante e i divertimenti sono spesso molto economici (sicuramente più che nelle zone turistiche in Italia!).
Il costo di un viaggio in Corea dipende da quello che si cerca e dal modo in cui si viaggia. La voce che incide maggiormente sul budget è sicuramente il volo, che, in alcuni periodi, può essere anche molto costoso. Per il resto la vita in Corea non è eccessivamente cara. La Corea del Sud è una destinazione abbastanza economica per noi, tra alloggio, pasti, trasporti ed attrazioni puoi calcolare di spendere mediamente 70€ al giorno circa.
In Corea del sud si usa il WON (cambio Novembre 2024 1 euro=1500W) e si può pagare quasi tutto con le carte di credito. Poi è importante conoscere quale documentazione e visti servono per entrare nel paese, che 1 euro vale circa 1325 won sudcoreani e che ritirare con carta di credito e bancomat è molto più facile che in Giappone (dove tuttora risulta problematico, anche se può sembrare assurdo). Il contante ti servirà esclusivamente per caricare la T-Card (vedi sotto, nel paragrafo su Come spostarsi), le bancarelle di street food nei mercati e qualche piccolo ristorante. Quando atterri ti consiglio quindi di prelevare il minimo indispensabile (50/70 euro per un viaggio di 2 settimane).
Trasporti: Come Muoversi in Corea del Sud
Muoversi a piedi nei maggiori centri della Corea è semplice e sicuro. Facile ed economico l'uso dei mezzi pubblici. L'uso dell'autobus è raramente necessario e pone qualche difficoltà per la frequente assenza di segnaletica e annunci in lingue straniere. Muoversi in taxi in Corea è economico. I taxi sono efficienti, puliti, moderni e in buone condizioni. Le livree identificano la categoria del taxi.
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Le metropolitane, i treni e gli autobus della Corea sono puliti, comodi ed efficienti. A volte si ha l’impressione che ogni mese la metro di Seoul aggiunga alla propria rete una nuova stazione, e i treni e gli autobus interurbani vi porteranno in ogni angolo del paese. Grazie all’abbondanza di indicazioni in inglese e alla concezione funzionale dei mezzi, i trasporti pubblici in Corea rendono gli spostamenti un gioco da ragazzi.
Spostarsi in Corea del Sud è facilissimo: sia i mezzi di trasporto locale che quelli a lunga percorrenza sono estremamente capillari ed efficienti. L’unica cosa di cui avrai bisogno è la T-Card, la card ricaricabile per i trasporti. Se non l’hai acquistata insieme alla sim (vedi sopra), puoi comprarla in aeroporto (costa 4000W), nelle macchinette o allo sportello, e caricarla con i contanti. Per il resto ti basterà scaricare Google Maps (che sicuramente avrai già) e l’app Naver Map per trovare il percorso migliore con bus e metro e salire a bordo.
Sia sul bus che nella metro dovrai poi passare la T-Card sulle macchinette che si trovano all’ingresso, sia quando sali/entri, che quando scendi: il costo del biglietto dipende dal numero di fermate e ti verrà scalato direttamente dalla carta. Passando la T-card sulla macchinetta ti verrà anche evidenziata la rimanenza. In città puoi usare anche i taxi o Uber, soprattutto la sera, perchè le tariffe sono mediamente molto basse.
Per quanto riguarda la prenotazione e l’acquisto dei biglietti ferroviari per i KTX (treni veloci, es. tra Seoul e Busan) ti consiglio di utilizzare invece l’app Trip.com.
Carte elettroniche a scalare (come T-money) offrono grande comodità nell'uso dei mezzi pubblici (metropolitana, autobus) e nei piccoli acquisti. Si può cominciare acquistando una carta di transito T-money in un minimarket o da un distributore automatico in qualsiasi stazione della metropolitana. Per caricare il denaro sulla carta è possibile utilizzare le postazioni apposite. Validate la carta sia quando salite sia prima di scendere dalla metro o dall’autobus. Le tariffe sono calcolate in base alla distanza, quindi dimenticare di obliterare a fine corsa significa vedersi addebitata una cifra maggiore. È possibile utilizzare le carte T-money anche sulla maggior parte dei taxi.
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Per le distanze più lunghe, acquistare i biglietti di autobus o treni interurbani presso le stazioni non pone particolari difficoltà. Per il treno ad alta velocità KTX e per alcune delle tratte e degli orari più battuti (ad esempio, in partenza da Seoul il sabato mattina) è bene muoversi in anticipo. I biglietti dell’autobus sono generalmente disponibili alle macchinette e agli sportelli delle autostazioni.
Internet e Comunicazioni
Il wi-fi è così diffuso nelle città coreane che potrete fare a meno di una carta SIM locale. Se preferite in ogni caso procurarvene una per ogni evenienza, o se avete intenzione di spingervi nelle zone rurali, recatevi al vostro arrivo in uno dei tanti centri di roaming delle telecomunicazioni all’aeroporto di Incheon. La connessione internet si trova in tutti gli hotel e i locali pubblici, ma ti consiglio di valutare una sim card per poter utilizzare le mappe e per consultare gli orari dei mezzi mentre esplori le città.
Acquistare una SIM virtuale (comunemente chiamata e-SIM) come questa di Holafly. La sim è valida da 1 fino a 90 giorni con dati illimitati e l’attivazione è semplicissima; inserendo il codice BEBORGHI, avrete diritto anche ad uno sconto del 5% su tutti i pacchetti. Acquistare questo pacchetto Sim (fisica) con dati illimitati +T-Card per i trasporti da ritirare e attivare al tuo arrivo in aeroporto. L’unica cosa che devi fare è recarti nel chiosco indicato all’interno dell’aeroporto (è a prova di scemo) per ritirare la sim. Una volta inserita sarà attiva da subito. Insieme alla sim ti consegneranno anche T-Card da utilizzare per prendere tutti i mezzi di trasporto (tranne i treni a lunga percorrenza), che dovrai poi caricare nei 7-Eleven o nelle macchinette che si trovano ovunque.
Lingua
L’inglese a livello base è diffusamente compreso in Corea da chi ha meno di 50 anni e la segnaletica è quasi sempre sia in coreano sia in inglese. Tuttavia, è sempre una buona (e rispettosa) idea imparare qualche rudimento della lingua del posto. Oltre a memorizzare alcune parole e frasi essenziali, imparare l’hangul, l’alfabeto coreano, cambierà faccia al vostro viaggio.
Se riuscite a scandire le lettere, scoprirete di conoscere già parole come 카페 모카 (ka-pe mo-ka, la moka per il caffè), 비빔밥 (bibimbap, un piatto tipico coreano) e 사우나 (sa-oo-na, la sauna). L’hangul non è difficile da imparare. Il re Sejong il Grande, che ne curò la stesura nel XV secolo, dichiarò che un uomo saggio poteva cominciare a studiarlo all’alba e impararlo prima di mezzogiorno, e un sempliciotto non ci avrebbe messo più di 10 giorni. Non fa mai male imparare le basi, almeno per essere in grado di dire ciao e grazie quando si entra e si esce da un locale.
Comportamento e Usanze
I coreani vanno tendenzialmente di fretta e abitano un paese densamente popolato, dunque la prossemica si adegua di conseguenza. Non si usa tenere aperte le porte né scusarsi se capita di urtarsi mentre si cammina. Se vi trovate vicino alle porte su un vagone della metropolitana, le persone che devono salire o scendere non chiederanno permesso, ma presumibilmente si limiteranno a passare spingendovi da una parte. Non si tratta di maleducazione. Quando si vive in una città come Seoul non è pratico chiedere scusa ogni volta che ci si scontra accidentalmente con qualcuno: non si farebbe altro.
Il saluto tipico è un rapido inchino, niente di troppo accentuato, solo un cenno del capo abbastanza profondo da indirizzare lo sguardo verso il pavimento; a volte vi verrà tesa la mano: la stretta dovrà essere leggera più che vigorosa.
Può capitare che una persona appena conosciuta vi rivolga domande singolarmente personali, a cominciare dall’età. Questo dato è essenziale per i coreani, in quanto regola il modo in cui si rivolgono gli uni agli altri, il livello di formalità e l’uso o meno di titoli onorifici. Sono frequenti anche le domande sui legami di coppia, sull’occupazione e sull’opinione che gli stranieri hanno della Corea.
Abbigliamento
Sentitevi liberi di vestirvi in base al clima e al comfort. I coreani sono piuttosto rilassati riguardo all’abbigliamento, anche se con una certa attenzione al decoro. Se visitate un tempio i pantaloni corti vanno bene, non le canottiere e le minigonne. Sia gli uomini sia le donne indossano spesso magliette in spiaggia (è meglio lasciare a casa lo speedo o il tanga). Le coreane evitano in genere i top scollati, e le viaggiatrici potrebbero scoprire che indossarli attira talvolta sguardi non gradevoli.
Ristoranti e Cucina
In Corea mangiare è un’attività tendenzialmente condivisa e comunitaria e molti ristoranti, soprattutto quelli di barbecue, non servono porzioni singole. Quindi, se viaggiate da soli, dovrete trovare compagnia, magari nel vostro ostello (non sarà difficile) o rassegnarvi a ordinare porzioni doppie. Nella maggior parte dei ristoranti, i camerieri si chiamano premendo un pulsante che si trova su ciascun tavolo. Per attirare l’attenzione del personale di sala potrete anche esclamare ad alta voce «yogiyo!» («da questa parte!»).
L’acqua è di solito self-service, e a volte lo sono anche i contorni. Se il cameriere non mette una bottiglia d’acqua sul tavolo, cercate un distributore, dotato anche di bicchieri di metallo impilati. Alla fine del pasto, pagate al banco. Nel corso del nostro viaggio in Corea del Sud abbiamo mangiato benissimo. Ci sono poi le zuppe, il pesce e tantissimi piatti a base di carne.
Sicurezza e Precauzioni
Nonostante i titoli della stampa internazionale, i sudcoreani non sembrano preoccupati dalla prospettiva di un attacco da parte della Corea del Nord, dunque non c’è ragione perché voi lo siate. Il pericolo per i civili è remotissimo. Una visita guidata alla zona demilitarizzata al confine tra i due paesi può essere un’esperienza affascinante e davvero unica. Da lontano, la Corea del Nord può sembrare un paese inverosimile, ma quando ci si trova di fronte ai soldati dei due eserciti che si guatano si avverte l’importanza della posta geopolitica in gioco.
I furti e i crimini violenti sono rari in Corea del Sud. Le truffe e i borseggi ai danni dei viaggiatori sono praticamente inesistenti e i coreani fanno di tutto per mostrarsi ospitali. Ciononostante, come ovunque, è necessario esercitare cautela e buon senso. Nel paese vigono leggi severissime in materia di droga, e non pensate nemmeno di eluderle. La vita notturna spesso contempla abbondante assunzione di alcolici: non oltrepassate il limite per evitare di mettervi in situazioni spiacevoli.
In caso di emergenza chiamate il 112 per contattare la polizia, il 119 per un’ambulanza o i vigili del fuoco o il 1330 per la Korea Travel Hotline: un operatore vi metterà in contatto con il servizio appropriato e fungerà da interprete.
Assicurazione Sanitaria
In Corea del Sud la nostra copertura sanitaria non vale e, se disgraziatamente avrai bisogno di una visita o altro in ospedale toccherai con mano che i prezzi delle prestazioni mediche sono veramente alti. Il mio consiglio è quello di fare sempre una classica assicurazione medico-bagaglio che ti possa coprire durante il viaggio. Noi, per esperienza, consigliamo sempre Chapka. Durante uno dei nostri viaggi, abbiamo, infatti, avuto la sfortuna di doverci rivolgere ad un medico e siamo rimasti davvero soddisfatti. Io mi trovo molto bene con Heymondo, un sito che confronta le polizze di diverse compagnie e propone la polizza più conveniente per quel determinato viaggio.
Itinerari Consigliati
In dieci giorni è possibile visitare brevemente Seoul, Gyeongju e Busan. Da Seoul e Busan è possibile compiere escursioni in numerose località di interesse paesaggistico e storico. Per ovvie ragioni, l'itinerario non tocca località remote. Viaggiare in Corea è facile finché ci si muove tra città medio-grandi. Vengono toccate solo tre località (Seoul, Gyeongju, Busan). Il viaggio inizia e finisce a Seoul, principale porta di ingresso in Corea. Di seguito assumiamo che si abbiano a disposizione per il viaggio dieci giorni pieni.
Giorno 1-3: Seoul
Il viaggio tra l'Aeroporto di Incheon e il centro di Seoul può avvenire in treno o autobus. Una scelta sensata è quella di compiere un percorso a piedi attraverso il villaggio tradizionale hanok di Bukchon, il distretto commerciale di Insadong e il quartiere degli acquisti di Myeongdong. Nel secondo giorno si inizia la visita ai siti di interesse culturale di Seoul. Irrinunciabile la visita al Santuario Jongmyo, luogo di culto centrale nello spirito della nazione coreana. Vi sono svolte cerimonie solenni per il culto degli antenati. L'architettura esprime forme pure, essenziali, che rimandano alle dimensioni del simbolo e dell'ideale. La mattina del terzo giorno è dedicata al magnifico Palazzo Gyeongbokgung, il maggiore dei palazzi reali di Seoul.
Seoul è una città moderna, ricca di siti di interesse storico, edifici tradizionali e quartieri vivaci. Innanzitutto, imperdibili sono i palazzi imperiali. Il principale è l’immenso Palazzo Gyeongbokgung. Noi l’abbiamo visitato indossando gli hanbok, gli abiti tradizionali, ed è stata un’esperienza meravigliosa. Meravigliosi sono, poi, i templi ed i santuari. In città ce ne sono diversi. Una delle aree più caratteristiche di Seoul è il Cheonggyecheon, un percorso che costeggia un ruscello e che attraversa il centro città. Attraversa, poi, il quartiere Samcheong-dong, dove troverai piccole botteghe e bar caratteristici. Raggiungi, anche, Ikseondong. Da visitare c’è, poi, il quartiere di Myeongdong, famoso per lo shopping e la qualità dello street food. Piacevole è, poi, l’energia che si respira nel quartiere universitario di Hongdae.
Giorno 4: Escursione al Parco Nazionale Bukhansan
Dopo tre giorni nella metropoli è piacevole visitare un bel parco. L'area che circonda il Monte Bukhansan, a nord di Seoul, è uno dei grandi parchi nazionali della Corea del sud. Lo si raggiunge in autobus facilmente. Sono disponibili numerosi percorsi di visita di diversa durata (da 6 ore in su).
Giorno 5: Suwon o Tempio Buddista
Il quinto giorno e ultimo giorno a Seoul può essere impiegato per un'escursione nella vicina città di Suwon. Molto interessante anche un'escursione, con eventuale pernottamento, presso uno dei numerosi templi buddhisti nei dintorni di Seoul.
Giorno 6-7: Busan
La mattina del sesto giorno è occupata dal viaggio di trasferimento verso Busan. Il viaggio può essere compiuto in treno ad alta velocità oppure in autobus. Nel pomeriggio è possibile visitare il Tempio Beomeosa, uno dei templi più belli e importanti della Corea. In serata consigliamo di visitare i mercati della città. La mattina del settimo giorno può essere passata visitando il mercato ittico e il lungomare di Busan.
Situata sulla costa sud, Busan è la principale città portuale della Corea. Qui c’è, infatti, uno dei templi più belli della Corea, il tempio di Haedong Yonggungsa, costruito su di una scogliera affacciata sul mare. Da non perdere a Busan è anche il Tempio Beomeosa, situato ai piedi di una montagna ed immerso nella natura. In centro, sono assolutamente da vedere il Gukje Market ed il caratteristico mercato di Jagalchi, il mercato del pesce. Da non perdere a Busan c’è anche il Gamcheon Cultural Village. Nato come area residenziale per i rifugiati durante la guerra di Corea, è stato oggetto di un opera di riqualificazione ed è oggi un centro culturale ed artistico.
Giorno 8-9: Gyeongju
Gyeongju è oggi una placida cittadina di provincia. La visita a Gyeongju inizia necessariamente con un itinerario attraverso le tombe reali. Durante il secondo giorno a Gyeongju consigliamo di visitare lo straordinario tempio Bulguksa.
Giorno 10: Ritorno a Seoul
Corse in treno ad alta velocità permettono di spostarsi tra le tre città in meno di 4 ore.
Alloggi Consigliati
Nella scelta degli alloggi consigliamo di prestare attenzione alla convenienza dell'ubicazione. I distretti di Jongno e Jung sono il centro della città. A Jongno si trovano molti luoghi di interesse, tra cui i più importanti palazzi reali. A Jung prevalgono locali notturni, ristoranti, mercati e centri commerciali. Soggiornare in centro rende la visita alla città molto semplice. Molto popolare il soggiorno a Haeundae, presso l'omonima spiaggia, molto frequentata d'estate.
In generale, nelle attrazioni turistiche e negli hotel si parla inglese. Alle fine del nostro viaggio, avendo in programma di visitare altre zone della città, ci siamo spostati al di sotto del fiume, in una zona più distante dal centro. A Gyeongju l’idea iniziale era di fermarci a dormire in un Hanok, una casa tradizionale coreana, ma, purtroppo quando ho iniziato a cercare gli alloggi i prezzi erano già molto alti e, dato che cerchiamo sempre di restare in un determinato budget per poter viaggiare il più possibile, abbiamo dovuto rimandare l’esperienza al nostro prossimo viaggio in Corea (si.. Si tratta del Gyeongju BonghwangMansion. È uno degli alloggi che abbiamo amato di più. Al momento della scelta dell’hotel a Jeju tutto dipende da se avrai o meno un mezzo a disposizione. Ti anticipo, già, che è possibile. Qui le alternative sono tantissime. Noi abbiamo optato per l’Hotel Regent Marine The Blue. Onestamente l’abbiamo fatto perché abbiamo trovato un’ottima offerta, ma non ci ha fatto impazzire. Tutto però dipende da cosa si cerca. È un bell hotel, con ampie stanze, palestra e piscina sul tetto, situato in un’ottima posizione vista mare (porto).
App Utili
- Naver Map: fondamentale per calcolare gli itinerari a piedi (Google Maps in Corea non li fornisce), ma si può usare anche per qualsiasi altro tipo di spostamento. Fornisce orari e itinerari aggiornati in tempo reale.
- Kakao Map: è utile per capire come raggiungere un luogo. Inserendo punto di partenza e di arrivo, l’app mostra i diversi possibili percorsi.
- Metro Transit: selezionando stazione di partenza e di arrivo, mostra il percorso ed indica il tempo di percorrenza.